La foresta di Corongia, da “corona montium”, toponimo sardo che indica una grande roccia scoscesa, è un’area verde di montagna che si estende per oltre 500 ettari nel territorio di Gadoni, lungo il corso del Flumendosa, a 1000 metri sopra il livello del mare.
Dal 2001 la foresta di Corongia è sotto la competenza dell’Ente Foreste dalla Sardegna che la studia, la monitora e la salvaguardia in collaborazione coi cittadini di Gadoni. Siamo infatti un’area naturalistica di notevole interesse ambientale.
La foresta di Corongia si trova su un grosso altopiano dove gli aspetti climatici riprendono le caratteristiche delle temperature semicontinentali, con estati aride e un inverno umido ricco di acqua. Frequenti le gelate nei mesi più freddi.
Questa porzione del territorio di Gadoni è, dal punto di vista fitoclimatico, un Lauretum-Sottozona media e fredda (classificazione Pavari, 1916) che si porta verso il Castanetum caldo nelle altimetrie più alte.
Geologicamente la foresta di Corongia poggia su formazioni rocciose di origine paleozoica (metamorfiti come scisti e argilloscisti) e calcari dolomitici mesozoici. Il suolo presenta tratti di grande profondità con livelli di permeabilità che ovviamente non si registrano nei tratti calcarei. Il profilo del terreno presenta degli andamenti irregolari, con pendenze ed esposizioni al sole che determinano delle coperture vegetali variegate. Presenti tacchi calcari, gole e grotte dislocati quasi ovunque, alternandosi ad aspre pendenze riparate dal sole che creano microambienti dove il tasso di umidità rimane buono anche nei mesi più caldi.
La copertura vegetale della foresta di Corongia è di notevole interesse naturalistico e da sempre ha suscitato nei locali e nelle autorità di competenza un istinto di protezione. Questo, nonostante Gadoni, come la Barbagia di Belvì in generale, sia stata oggetto di pesanti disboscamenti durante la dominazione piemontese e non solo: si pensi ai cosiddetti “feudi del regio demanio” della metà ‘700 . Ecco allora che oggi assistiamo a puntuali rimboschimenti di pino, dal marittimo al nero; di lecci e roverelle; fino ad impianti misti di latifoglie e conifere come sughera e castagno. Non mancano neanche ginepri, terebinto e tassi, ma anche erica, mirto, lentisco, fillirea e corbezzolo.
- LEGGI ANCHE: I RAVIOLI FRITTI DI GADONI
Attualmente la foresta di Corongia rientra a pieno titolo nel piatto di proposte messe a disposizione per i visitatori dal territorio di Gadoni, assieme alle altre offerte presenti ormai da anni sul piano ricettivo, gastronomico e storico-culturale che danno a questo angolo di Sardegna la titolarità di proposta turistica sostenibile, di ambiente, natura e conoscenza autentica e non modaiola.
Informazioni turistiche su Gadoni e il suo territorio:
Ufficio Turistico, via Umberto I 90 Gadoni, 3701592410 info@gadoniturismo.it, www.gadoniturismo.it
- LEGGI ANCHE: LA FORESTA DI JACU PIU