Nuraghe Gulunie – Video
Un nuraghe realizzato in cima al promontorio che divide la spiaggia di Osala (Dorgali) e quella di Osalla (Orosei). L'una a sud, l'altra a nord. Il nuraghe di Osala, o di Gulunie, dal nome della zona, è uno dei pochi ...
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Un nuraghe realizzato in cima al promontorio che divide la spiaggia di Osala (Dorgali) e quella di Osalla (Orosei). L'una a sud, l'altra a nord. Il nuraghe di Osala, o di Gulunie, dal nome della zona, è uno dei pochi ...
La teoria che descrive i sardi come popolo di abitudini montane timoroso e scevro da ogni confronto col mare, non riguarda la storia degli antichi sardi che invece, secondo le fonti egizie del II millennio, erano abili marinai e insaziabili ...
Il complesso nuragico alle pendici del monte Tonneri testimonia il Bronzo Medio quando (si ipotizza) i nuraghi erano sede dei capi tribù e sovrastavano le vie di comunicazione principali.
Il nuraghe nel cuore della città di Nuoro che risalirebbe al periodo formativo della civiltà nuragica. La torre e il villaggio circostante (150 capanne) mettevano sotto controllo un'importante via di transumanza della Sardegna centrale.
È probabile che la prima migrazione umana in Sardegna avvenne dal continente nero, sospinta dalla caccia all'elefante nano e alla lontra gigante. A Dorgali, nel 1955, furono scoperti i primi resti di cibarie umane risalenti al Paleolitico Inferiore.
Scoperta nel '38, oggi è in ottima forma, con corte, vestibolo e pozzo ben conservati. Il sito si trova a pochi passi dall'abitato e offre ai visitatori una puntuale cartellonistica multilingue.
L'unico mammuth endemico d'Italia ha fatto parte della fauna sarda, quando, in epoca preistorica, banchettava nelle foreste dell'isola. Si trattava di un vicino parente degli attuali elefanti.
Il masso in trachite più famoso del mediterraneo. Per i locali era già "Sa Pedra Pertunta", ma il Benetti la battezzo "Roccia dell'Elefante" per la sua somiglianza ad un enorme pachiderma in posizione seduta.
Uno sconosciuto quadrilobato dalle dimensioni imponenti (80 metri di diametro). Dopo l'abbandono fu riutilizzato dai romani come granaio e per lo stoccaggio di sughero e fave. Era uno dei nuraghi più importanti della costa orientale sarda. Da visitare
Sulla costa cuglieritana tra S'Archittu e Santa Caterina di Pittinuri si trovava il porto dell'importante centro punico
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