La Sardegna è uno dei territori del Mediterraneo più ricchi di biodiversità. Dal punto di vista vegetale sul suolo dell’isola crescono infatti circa 2700 specie vegetali autoctone, di cui 2000 circa sono anche di interesse agronomico.
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Nonostante la regione ancora non disponga di una normativa specifica che protegge questo patrimonio, grazie all’isolamento geografico e all’impatto antropico contenuto dal basso livello demografico in proporzione all’estensione territoriale, è stato possibile conservare una varietà vegetale di assoluto rispetto. E tutto ciò sebbene dagli anni ’80 del ‘900 anche la popolazione umana della Sardegna sia stata investita dalle peggiori piaghe sociali del sistema economico vigente.
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Cosa sono le specie endemiche
Tra le specie vegetali di maggior interesse presenti in Sardegna vi son sicuramente le cosiddette “piante endemiche”, ovvero quelle varietà di piante che nascono e proliferano solo in poche aree circoscritte.
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Cosa sono le piante caratteristiche
A fianco alle specie endemiche vi è un’altra categoria di specie botaniche molto interessanti che si chiama “piante caratteristiche”, ovvero la corposa lista di piante, anche non endemiche, ma che caratterizzano la regione della Sardegna.
Pratolina autunnale (Bellis perennis)
Una pianta comunissima nei terreni dell’Italia centro-meridionale, ma anche sulle pendici dei Pirenei, del Massiccio Centrale, dei Balcani e delle Alpi occidentali.
Si presenta con un fusto di altezza variabile tra i 10 e i 30 cm, con i fiori periferici, i ligualati, di colore bianco con sfumature rosa, mentre i centrali sono gialli. La pratolina fa parte della famiglia delle cosiddette “margherite” di cui esistono tante specie molto simili tra loro.

Bignonia rosa (Podranea ricasoliana)
La Bignonia rosa è una pianta arbustiva rampicante che produce particolari fiori a campana di colore rosa e sfumature viola capaci di emanare un delicato profumo dolciastro.
Questa pianta raggiunge fino a 8 metri di altezza e fiorisce da settembre a dicembre inoltrato. Vive su terreni ben drenati ed esposti a soleggiatura. Grazie alle sue peculiarità di resistenza, la bignonia resiste fino a -7°C.

L’Agnocasto (Vitex agnus castus)
L’Agnocasto, detta anche peppe dei monaci o peppe falso, è una pianta arbustiva che fiorisce nella seconda parte dell’estate, da luglio inoltrato a settembre. Il suo sviluppo in altezza può raggiungere i 6 metri, mentre quello in larghezza fino a 5.
Questa pianta è molto nota in erboristeria sopratutto per il trattamento di problematiche femminile riferite alla ridotta produzione di latte materno, dismenorrea e alterazione del ciclo mesturale. Di queste specifiche tuttavia non vi è un parere unanime da parte della comunità scientifica.

La Scilla bianca (Drimia maritima)
La Scilla bianca è una bellissima pianta bulbosa che si sviluppa con un lungo scapo (anche 2 metri di altezza) e produce un’intensa fioritura di colore bianco o rosso (variante femmina o maschio) e popola le coste della Sardegna nel periodo che va da agosto a settembre inoltrato.

Il Convolvolo o Vilucchio (Convolvulus arvensis)
Una pianta rampicante, strisciante e in grado di sottomettere arbusti anche di piante robuste e alte. Si sviluppa anche per due metri di lunghezza e produce delicate campanelle di colore viola chiaro o anche bianche. Ottimo come foraggio per conigli, caratterizza il paesaggio delle dune costiere sarde da aprile ad ottobre.

Giglio di mare (Pancratium maritimum)
Uno dei protagonisti delle spiagge sarde è sicuramente il Giglio di mare, detto anche “Giglio di Sardegna”. Questo elegantissimo e profumatissimo fiore cresce negli arenili che presentano rilievi dunali ben drenati, entro cui affonda le sue radici.
Ad impollinare il Giglio di mare ci pensa la Sfingide, una bella falena che visita il fiore quando la velocità del vento scende sotto i 2 metri al secondo. Nelle Baleari questa operazione è invece affidata alla Lucertola Balearis.
Il Giglio di mare oltre che in Sardegna cresce bene in tutto l’aerale costiero del Mediterraneo, del Mar Nero (fino alla Georgia a est e alla Bulgaria ad ovest). E’ poi presente in California, alle Bermuda e nelle Azzorre. Sull’Oceano Atlantico il Giglio di mare si trova lungo le spiagge del Portogallo e del Marocco.
Il Giglio di mare fiorisce tra luglio e ottobre. Gradisce clima temperato caldo e può essere anche coltivato in giardini domestici a patto che si rispettino le sue esigenze: sabbia drenata, temepratura esterna mai inferiore a -5°.

Cisto femmina (o Cistus)
Il Cisto femmina è un arbusto tipicamente mediterraneo che caratterizza molto il paesaggio campestre in Sardegna, specialmente in primavera quando colora e profuma le aree rurali.
Questa pianta arbustiva, alta fino a 60 centimetri, si presentano con foglie verdi glauco non collose, con fiori solitari, abbondantemente peduncolati, dal diametro di 4 o 5 centimetri. La corolla è composta da 5 petali bianchi con sfumatura gialla alla base.
Come tutti i cisti, anche il cisto femmina, ha una grande capacità di adattamento e sopravvivenza alla siccità, alle variazioni di acidità del terreno, prolifera anche in luoghi molto soleggiati. Il fiore si presenta tra aprile e maggio, per poi lasciare spazio al frutto.
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Rovo comune ( o Rubus ulmifolius)
Il Rovo comune è una pianta spinosa della famiglia delle Rosacee che produce dei fiori binachi, rosa o viola, a cinque petali con al centro piccole drupe che variano di colorazione a seconda dello stato di maturazione, dal verde, al rosso, al nerastro. La fioritura compare tra maggio e giugno.
La pianta si sviluppa estendendosi a propaggine apicale arrivando a crescere fino a 6 metri di altezza. Vive in terreni umidi e mediamente profondi. Il suo areale è molto diffuso nel mondo: originaria dell’Europa e del Medio Oriente, oggi si trova anche, per introduzione umana, in Oceania e in America del Nord. Il Rovo comune, a causa della sua particolare espansività, resistenza e adattamento anche a terreni difficili dove altre piante morirebbero, è considerato un simbolo di “resilienza” e “tenacia”. Il Rovo comune è una pianta infestante perché si diffonde rapidamente ed è difficile da eradicare. La sua fama è anche dovuta al fatto che produce uno dei frutti di bosco più noti e ricercati: la mora.
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Verbasco virgato (o Verbascum Virgatum)
Pianta che vive nelle zone temperate dell’Europa e dell’Asia, appartenente alle piante scofulariacee. Pelosa, a foglie alterne, sia dentate che lobate; presenta i fiori sono di colore generalmente giallo, riuniti in eleganti spighe. In Sardegna vivono una ventina di specie e prolificano nei terreni incolti anche aridi.
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Camomilla (o Matricaria chamomilla)

Borragine (o Borago officinalis)

Erba selvatica con fioritura azzurro-violetta, è nota sin dall’antichità per le sue proprietà curative (tosse, febbre, emolliente, diuresi), sia per l’utilizzo in cucina come ingrediente di ravioli, zuppe o insalate.
Fiordaliso frangiato (o Centaurea phrygia)

Pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae che può raggiungere l’altezza massima di 10 dm, dispone di un assetto floreale eretto con poche foglie. Il colore del fiore è quasi sempre viola con sfumature gialle.
Acetosella (o Oxalis acetosella)

L’acetosella è una pianta spontanea che produce una diffusa fioritura di colore giallo o bianco che si apre nelle giornate assolate e si chiude durante la pioggia. Raggiuge un’altezza massima di 20 centimetri e cresce quasi ovunque: prati, zone umide, sottobosco, intercapedini dei muri. E’ una pianta usata in cucina per condire zuppe o minestre: consumata fresca mantiene le sue proprietà digestive, energetiche e termoregolatrici. Non bisogna abusarne perché la concentrazione di ossalato di calcio può causare effetti astringenti. In erboristeria è usata come rimedio a dermatiti squamose e acne.
Papavero comune (o Papaver rhoeas)

Pianta erbacea di cui si conoscono solo 8 specie. Capace di adattarsi a molti ambienti, dai prati alle buche dei marciapiedi, può raggiungere anche i 90 centimetri di altezza. E’ parente del papavero da oppio, da cui si estrae la morfina è utilizzato in alcune comunità contadine come sedativo leggero. In cucina invece si possono fare risotti, insalate o ripieni.
Asphodelus fistulosus (o Asfodelo fistoloso)

L’Asfodelo fistoloso è una pianta erbacea perenne che può raggiungere gli 80 centimetri di altezza e la cui fioritura, abbondante, si presenta all’inizio della primavera colorando di bianco i vari territori, pianeggianti e collinari della Sardegna. La sua distribuzione ha una maggiore concentrazione nella porzione centro-settentrionale. Tra gli usi più noti di questa elegante pianta selvatica vi è sicuramente quello per la realizzazione dei tipici cestini di Flussio.
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Cisto femmina (o Cistus salviifolius)

Il Cisto femmina è una pianta arbustiva che si sviluppa un’intricata ramosità formando dei cespugli caratteristici del sottobosco sardo. Il colore grigio-verde dei rami ospitano foglie con una densa peluria nella porzione inferiore e i caratteristici fiori a corolla bianca che spicca nel verde omogeneo dell’insieme. Al centro del fiore brillano gli stami gialli o giallo-arancio. La distribuzione di questa pianta va dal livello del mare fino ai 1400 metri.
Malvone maggiore (o Alcea rosea)

Veccia Pelosa (o Vicia Villosa)

La Veccia Villosa è una assai diffusa pianta rampicante che raggiunge anche i 1,80 centimetri di altezza, appartenente alla famiglia delle Fabacee, specie leguminose di cui fanno parte anche le fave. Resiste al freddo e alla salinità, ricresce facilmente quando viene falciata, usata come pianta da foraggio o da mangime. Impollinata dalle api, la Vicia cresce fino a 1000 metri e fiorisce tra marzo e giugno.
Iris Germanica (o Giaggiolo paonazzo)

L’Iris Germanica è una pianta appartenente alla famiglia delle Iridaceae, di cui fanno parte più di 300 specie. “Iris” è la parola che deriva dal greco “iris” che vuol dire arcobaleno, ed è caratterizzato da un fiore a simmetria raggiata con petali esterni orientati verso il basso di colore rosa, bianco, giallo, arancione, blu o viola. Questa pianta in passato era molto diffusa nei giardini delle ville borghesi e aristocratiche, ma poi è stata abbandonata ed è più facile trovarla a livello selvatico. Produce delle colonie dense con fiori grandi a sei petali e un profumo intenso ma generalmente non gradevole.
Pisello selvatico (o Pisum sativum)

Si tratta del progenitore del pisello domestico. Coltivato già nel neolitico il pisello selvatico o pisello bifloro è una pianta tutt’altro che comune che produce una fioritura colorata che difficilmente passa inosservata. In Sardegna la si trova fino a 1600 metri di altezza in colonie dense in zone specifiche, dato che il seme si diffonde a corto raggio. Predilige le pietraie ben esposte ma fresche. Ha un’altezza compresa tra 20 e 50 centimetri con un fusto cilindrico che si sviluppa in una sezione angolosa. Il fiore ha una coralla bicolore, ali scure che vanno dal nero al porpora e un grande vessillo rosa che va dal rosa al porpora. Produce un frutto farinoso che a maturazione si apre e libera i suoi semi.
Occhio di bue (o Crisantemum coronarium)

Il Crisantemo giallo selvatico è uno dei fiori più diffusi nelle campagne della Sardegna e delle regioni mediterranee invece, dove è una tipica di questa parte del mondo. In Italia, oltre alla Sardegna colonizza da aprile a luglio anche tutto il resto della penisola, ad eccezione del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Lombardia, dell’Umbria e del Trentino Alto Adige.
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Crescione giallo (o Rorippa amphibia)
Il Crescione giallo è una crucifera che caratterizza le campagne della Sardegna da aprile ad agosto. Questa pianta cresce e si sviluppa sia su terreni acquitrinosi, ma anche nei prati e negli ambienti urbani, tra le intercapedini dei marciapiedi.
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Pisello odoroso ( o Lathyrus odoratus )
Il Pisello odoroso è un rampicante capace di raggiungere anche i 2 metri e mezzo di altezza, mentre orizzontalmente tra i 60 e i 90 centimetri che fiorisce tra maggio e luglio. E’ un fiore profumato (“odoroso”) che cresce in un ambiente umid, fresco, ventilato e soleggiato.
Questa pianta è ricca di vitamina A ma non è commestibile perchè contengono tossine.

L’Erba di San Giovanni o Iperico ( o Hypericum perforatum)
L’Iperico è una pianta officinale nota per le sue proprietà antidepressive. I colore oro dei suoi fiorellini emergono anche nei campi dove la vegetazione concorrente è molto numerosa e primeggia alla ricerca della luce grazie a un fusto robusto.

Fico degli Ottentotti (o Carpobrotus)
Il Fico degli Ottentotti è una pianta succulenta nota anche come “Unghia di strega”. Questa pianta fa parte della famiglia delle Aizoaceae, ma non è originaria della Sardegna, bensì, a seconda della specie, delle zone desertiche del Sud America, del Nord America (Oregon e California) e Sud Africa. E’ una pianta molto forte, capace di crescere ed espandersi avendo a disposizione poca acqua grazie alla capacità dei suoi tessuti di trattenere l’acqua (tessuti succulenti = tessuti acquiferi). Dalla fine dell’800 il fico degli Ottentotti è stato introdotto con lo scopo di ridurre le erosioni dei terreni anche in Sardegna, provocando però l’effetto collaterale di soffocare la microflora del sottobosco locale. Attualmente sono censite 25 specie di cui una è presente in Sardegna, la Acinaciformis. I colori del suo fiore che tappezzano capillarmente ovunque attecchiscano variano dal bianco al giallo al fucsia. La pianta è molto diffusa nelle coste orientale dell’Alta Gallura e del Golfo dell’Asinara.
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Carrellata di fiori e piante spontanee
tipiche del paesaggio sardo


































