Coi suoi quasi 1300 abitanti il paesino di Sedini è un concentrato storia, architettura e urbanistica autentiche della Sardegna rurale.
Siamo nel cuore dell’Anglona, la subregione del Nord Sardegna che fu una delle porte d’ingresso usate dai Genovesi ai tempi del tentativo di conquista dell’isola. Qui fondarono il centro principale della zona, Castelsardo, che dista poco meno di venti chilometri.
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Sedini è stato costruito in uno stretto fondovalle tra le colline di Iu Padru e della Maglina. Le case del centro storico sono state costruite sfruttando la rocciosità del terreno come portante delle pareti e questo aspetto caratterizza sia l’urbanistica generale che l’architettura delle abitazioni.
L’area di Sedini era già frequentata in epoca preistorica, come dimostra la presenza della più grande domus de janas della Sardegna, la cosiddetta “casa nella roccia”. La sua storia, fortemente legata alla produttività agropastorale del territorio che, in periferia, si apre a rigogliose pianure, è stata costellata anche da momenti difficili, come quello della Peste del 1656 che costrinse gli abitanti a trasferirsi qui dal villaggio di Spelunca.
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