La Sardegna si candida a diventare una delle principali regioni mediterranee per la produzione di kaki di alta qualità . Tra i territori più vocati, già individuati dagli esperti del settore, quelli dell’Ogliastra e del Cagliaritano sembrano rispondere a molte esigenze, in particolare per la varietà “Rojo Brillante” che potrebbe diventare a breve una valida alternativa al pesco.
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QUATTRO MORI
In Sardegna il kaki è una pianta assai diffusa sul territorio, soprattutto tra le coltivazioni domestiche viste le qualità intrinseche della pianta, tra cui:
- le piante entrano in produzione a partire dal terzo anno di vita,
- gli impianti sono di facile gestione (contenendo lo sviluppo in altezza),
- esigenze idriche contenute,
- resa stimata pari a cinquanta tonnellate per ettaro.
L’unico organismo nocivo che potrebbe creare problematiche fitosanitarie è la “mosca mediterranea della frutta”.
KAKI MADE IN CHINA
Il kaki è, secondo i botanici, una delle prime piante da frutto coltivate dall’uomo. Si stima che in Cina già lo si coltivasse in collina oltre 2 mila anni fa, la dove il suolo si presentava ben drenato, profondo e a basso contenuto di sodio.
I Cinesi per primi riconobbero le sue eccezionali caratteristiche:
- lunga vita (alcune piante sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell’agosto 1945. Da qui l’ennesimo soprannome di “albero della pace“)
- resistenza ai parassiti
- l’apparato fogliario alla sua caduta coi freddi invernali fornisce al terreno un ottimo concime
IN ITALIA È GIÀ UN CULT
In Sardegna il cachi arriva solo nella metà dell’800, dopo che i primi impianti avevano già fatto scuola nel Salernitano (Agro Nocerino), in Emilia (Forlivese) e in Sicilia. Attualmente è diffuso in quasi tutta Italia con una produzione annua intorno alle 65 mila tonnellate. Sebbene infatti il kaki sia ritenuto una specie subtropicale, è stato possibile impiantarlo anche alle latitudini mediterranee attraverso protoinnesti che hanno rafforzato le difese e gli hanno consentito di sopportare addirittura le basse temperature (anche -10°C) della Pianura Padana e del Trentino.
LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DEL KAKI
Il kaki è un frutto molto energetico, adatto alla dieta di persone attive (bambini, adulti, anziani)
- Fornisce 65-70 kcal per 100 gr di prodotto
- Il 18% è costituito da zuccheri
- ha grandi proprietà lassative, diuretiche
- contiene grandi quantità di potassio, fino a 170 mg
IL KAKI IN CUCINA
- La Crema di cachi
Per creare un ottimo dolce a base del frutto autunnale per eccellenza, lo si può abbinare col mascarpone e il rum (quindi si tratta di un dolce per adulti e va consumato a modiche quantità ).
Ingredienti per la pasta frolla:
- 300g di farina 00
- 150g di burro
- 100g di zucchero
- 2 tuorli
- mezza stecca di vaniglia
- una buccia di 1 limone
- 1 pizzico di sale
Ingredienti per la crema di cachi (quattro persone):
- 3 cachi maturi
- 200 g di mascarpone
- 1 foglio di colla di pesce
- 2 cucchiai di rum
- 2 mandarini
Ingredienti per il caramello:
- 60 g di zucchero semolato
Lavorazione:
- lavorare la pasta frolla
- preparare gli stampini: li imburrate, li bucate con la forchetta nel fondo, li rivestite di carta da forno, li riempite di fagioli e li fate cuocere fino alla doratura
- pelare i cachi (2 o 3) e frullarli assieme a zucchero e mascarpone
- sciogliere la gelatina nel rum e aggiungerla al frullato mescolando fino ad amalgamare bene il tutto
- riempire gli stampini e porli in frigo a riposare per un paio d’ore
- caramellare i mandarini, privandoli di tutti i rivestimenti, compresi i filamenti bianchi
- al termine delle due ore, tirar fuori gli stampini e adornarli coi mandarini
- servire fresco.