I capoluoghi delle province storiche della Sardegna rappresentano i principali poli urbani, culturali e amministrativi dell’isola. Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano incarnano quattro anime diverse del territorio sardo, riflettendo la complessa stratificazione storica, geografica e identitaria che caratterizza la Sardegna dall’antichità ai giorni nostri. Analizzare questi centri significa comprendere l’evoluzione politica, sociale e territoriale dell’isola.
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Cagliari – Capitale storica e porta del Mediterraneo
Situata nel settore meridionale dell’isola, Cagliari è il principale centro urbano della Sardegna e il suo storico fulcro politico e amministrativo. Fondata dai Fenici con il nome di Karalis, la città assunse un ruolo strategico già in età punica e romana, diventando uno dei più importanti porti del Mediterraneo occidentale.
Dal punto di vista geografico, Cagliari si affaccia sul Golfo degli Angeli ed è circondata da un articolato sistema di colli, stagni e pianure costiere. Il quartiere fortificato di Castello, sorto in epoca medievale pisana, testimonia la funzione difensiva e di controllo politico della città. Oggi Cagliari è il centro istituzionale, economico e culturale dell’isola, oltre a rappresentare un nodo fondamentale nei collegamenti marittimi e aerei.

Sassari – Cuore urbano del nord Sardegna
Sassari è il principale centro urbano della Sardegna settentrionale e storicamente ha svolto un ruolo autonomo rispetto alla capitale. Sorta in epoca medievale come borgo commerciale, la città conobbe una rapida crescita tra il XIII e il XIV secolo, affermandosi come polo economico e culturale del Logudoro.
La sua posizione interna, a breve distanza dalla costa nord-occidentale, le ha permesso di sviluppare una forte identità urbana, distinta da quella prettamente portuale di Alghero. Sassari è storicamente legata alla tradizione comunale e all’amministrazione giudicale, oltre a essere sede universitaria di rilievo. Dal punto di vista geografico, domina un territorio collinare che funge da cerniera tra l’entroterra e le pianure costiere del nord Sardegna.

Nuoro – Capitale culturale della Sardegna interna
Situata nel cuore montuoso dell’isola, Nuoro rappresenta il principale centro della Sardegna centrale. A differenza degli altri capoluoghi, Nuoro non nasce come città portuale o commerciale, ma come centro dell’entroterra pastorale e montano.
Dal punto di vista storico, Nuoro è divenuta capoluogo solo in età moderna, ma ha assunto un ruolo centrale nella costruzione dell’identità culturale sarda, soprattutto tra Ottocento e Novecento. È universalmente riconosciuta come la “Atene della Sardegna”, grazie al contributo di intellettuali, scrittori e artisti che hanno raccontato il mondo agro-pastorale dell’isola. La sua collocazione geografica, ai margini del massiccio del Gennargentu, la rende un punto di riferimento per le aree interne e montane.

Oristano – Eredità giudicale e equilibrio territoriale
Oristano, affacciata sulla vasta pianura del Campidano di Oristano, è storicamente legata al Giudicato di Arborea, uno dei più importanti stati medievali sardi. Fu capitale giudicale e centro politico di primo piano tra il XIII e il XV secolo, raggiungendo il suo apice sotto la guida di Eleonora d’Arborea.
Geograficamente, Oristano occupa una posizione strategica tra le zone agricole interne e la costa centro-occidentale. La presenza di stagni, lagune e terreni fertili ha favorito uno sviluppo legato all’agricoltura e alla pesca. Pur essendo oggi il capoluogo meno popoloso tra quelli storici, Oristano conserva un ruolo istituzionale rilevante e una forte identità storica legata all’autonomia e al diritto medievale sardo.

Quattro vocazioni territoriali distinte
I capoluoghi delle province storiche della Sardegna costituiscono un sistema urbano complementare, in cui ogni città esprime una specifica vocazione territoriale: Cagliari come capitale mediterranea, Sassari come polo del nord, Nuoro come cuore culturale dell’interno e Oristano come erede della tradizione giudicale. Insieme, raccontano la pluralità geografica e storica dell’isola, offrendo una chiave di lettura fondamentale per comprendere l’identità della Sardegna nel suo insieme.
- Guarda anche il sito del Museo del Costume di Nuoro
Quattro cose da vedere a Cagliari
Cagliari offre numerosi luoghi di interesse storico e naturalistico: il Castello di Cagliari, cuore medievale della città, domina il Golfo degli Angeli con le sue mura e torri pisane; il Bastione di Saint Remy rappresenta uno dei simboli urbani più iconici; il Santuario di Bonaria, luogo di grande valore religioso e storico; e il Parco Naturale Molentargius-Saline, area umida unica dove è possibile osservare i fenicotteri rosa a pochi passi dal centro.
Castello di Cagliari
- Quartiere medievale fortificato che domina la città dall’alto, con torri pisane, bastioni, cattedrale e viste panoramiche sul Golfo degli Angeli.
Bastione di Saint Remy
- Iconico belvedere neoclassico nel cuore urbano, luogo simbolo di Cagliari e punto di collegamento tra la città storica e quella moderna.
Santuario di Bonaria
- Complesso religioso di grande valore storico e spirituale, legato al culto mariano e alla tradizione dei naviganti del Mediterraneo.
Parco Naturale Molentargius-Saline
- Area naturale protetta tra stagni e saline, celebre per la presenza dei fenicotteri rosa e per i percorsi naturalistici a ridosso della città.


Quattro cose da vedere a Sassari
Sassari offre numerosi luoghi di interesse storico e culturale: il centro storico medievale, cuore istituzionale della città, conserva chiese e palazzi di pregio; Piazza d’Italia rappresenta il principale spazio urbano monumentale; la Fontana di Rosello è uno dei simboli identitari più antichi; e il Museo Nazionale “G.A. Sanna”, riferimento per la storia e l’archeologia del nord Sardegna.
Centro storico di Sassari
- Nucleo medievale della città, caratterizzato da chiese storiche, vicoli, palazzi ottocenteschi e sedi istituzionali di grande valore.
Piazza d’Italia
- Elegante piazza monumentale ottocentesca, fulcro della vita cittadina e sede dei principali edifici amministrativi.
Fontana di Rosello
- Antico simbolo urbano di origine medievale, legato alla storia dell’acqua e alle tradizioni civiche sassaresi.
Museo Nazionale G.A. Sanna
- Museo archeologico ed etnografico che racconta la storia del territorio sassarese e del nord Sardegna.


Quattro cose da vedere a Nuoro
Nuoro offre numerosi luoghi di interesse culturale e identitario: il Museo del Costume racconta la tradizione della Sardegna interna; il Museo MAN rappresenta il polo dell’arte moderna e contemporanea; il Monte Ortobene domina la città offrendo panorami suggestivi; e la Casa Natale di Grazia Deledda conserva la memoria letteraria della “Atene sarda”.
Museo del Costume
- Museo etnografico dedicato agli abiti tradizionali, alle feste e alla cultura popolare sarda.
MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro
- Importante centro espositivo dedicato all’arte moderna e contemporanea, punto di riferimento culturale regionale.
Monte Ortobene
- Massiccio granitico che sovrasta Nuoro, meta naturalistica e panoramica simbolo del territorio barbaricino.
Casa Natale di Grazia Deledda
- Museo dedicato alla scrittrice premio Nobel, testimonianza della tradizione letteraria nuorese.


Quattro cose da vedere a Oristano
Oristano offre numerosi luoghi di interesse storico e culturale: la Cattedrale di Santa Maria Assunta rappresenta il centro religioso cittadino; la Torre di Mariano II richiama il passato giudicale; Piazza Eleonora è il cuore simbolico della città; e l’Area Marina Protetta del Sinis custodisce un patrimonio naturalistico e archeologico unico.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Principale edificio religioso della città, ricostruito in età moderna su impianto medievale.
Torre di Mariano II
- Resti delle fortificazioni medievali, simbolo del Giudicato di Arborea e della storia cittadina.
Piazza Eleonora d’Arborea
- Centro monumentale e civile della città, dedicato alla figura storica di Eleonora d’Arborea.
Area Marina Protetta Penisola del Sinis
- Area costiera di straordinario valore naturalistico e archeologico, con spiagge, stagni e siti antichi.







































