Silana è un passo di media montagna (quota 1017 m s.l.m.) nell’Ogliastra meridionale, lungo la Strada Statale 125 – Orientale Sarda, l’iconica arteria panoramica che collega Dorgali a Baunei. Il valico ricade nel territorio comunale di Urzulei ed è un crocevia strategico tra Supramonte marino e Supramonte montano: da qui partono numerose escursioni verso gole, falesie e altipiani calcarei. Il paesaggio di Silana è tra i più spettacolari della Sardegna, con viste profonde sui canyon e scenari selvaggi che rendono questo tratto della SS125 una delle strade più suggestive del Mediterraneo.
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Panorama mozzafiato sul Supramonte
Dal Passo Silana si apre uno dei panorami più spettacolari della Sardegna. La posizione a cavallo tra il Supramonte Marino e il Supramonte Montano regala viste a perdita d’occhio su canyon, valloni e altipiani calcarei. Nelle giornate più limpide lo sguardo può spingersi fino al massiccio del Gennargentu, la vetta più alta dell’isola.
Clima fresco anche d’estate
Grazie alla quota di 1017 metri sul livello del mare, il clima del Passo Silana è piacevolmente fresco anche nei mesi più caldi. Questa condizione rende l’area ideale per chi vuole affrontare escursioni a piedi o in bicicletta durante tutto l’anno, evitando l’afa tipica delle zone costiere.
Escursioni dal Passo Silana
Il Passo Silana è un vero crocevia escursionistico che collega due mondi:
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Verso il Supramonte Marino, i sentieri conducono alle celebri cale del Golfo di Orosei: Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu, Cala Goloritzé e Cala Biriola, tra le spiagge più iconiche della Sardegna.
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Verso il Supramonte Montano, da Silana si possono raggiungere luoghi spettacolari come la Gola di Gorropu (uno dei canyon più profondi d’Europa), le Piscine di Urtaddara e la Giuntura (anfiteatro naturale formato dall’incontro dei fiumi Flummineddu e Orbisi).
Ambiente naturale e biodiversità
L’ambiente naturale del Passo Silana è caratterizzato da un mix unico di vegetazione alpina e mediterranea, adattata alle condizioni difficili di un territorio carsico, con suoli poveri di nutrienti, forti venti e sbalzi di temperatura stagionali.
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Vegetazione prevalente: ginepri, lecci, cisti, insieme a lentisco, mirto, corbezzolo, rosmarino e piante rupestri tipiche delle alte quote.
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Fauna: il passo è habitat di specie simbolo della Sardegna come il muflone e l’aquila reale, che trovano rifugio tra i boschi e le falesie.

Geologia del Passo Silana
Il Passo Silana, situato a 1017 metri nel territorio di Urzulei lungo la SS125 “Orientale Sarda”, è caratterizzato da imponenti conformazioni calcaree. In epoche geologiche remote, quest’area del Supramonte era parzialmente sommersa dal mare: i depositi marini si sono consolidati in calcare, dando vita ai massicci e alle pareti rocciose che oggi dominano il paesaggio.

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Caratteristiche delle rocce calcaree
Le pareti calcaree del Passo Silana presentano tonalità che variano dal bianco al grigio chiaro, con striature e cavità dovute all’erosione. La combinazione di acqua, vento e sbalzi termici ha scolpito falesie, anfratti e terrazzi rocciosi, rendendo l’area un autentico laboratorio naturale di geomorfologia.
Il carsismo del Supramonte
Il territorio del Passo Silana è segnato da intensi fenomeni di carsismo, che hanno modellato il paesaggio creando gole profonde, doline e numerose grotte. Tra i risultati più spettacolari vi è la vicina Gola di Gorropu, uno dei canyon più imponenti d’Europa.
Grotte e micro-ecosistemi
All’interno delle cavità sotterranee, il lento lavoro dell’acqua ha dato origine a suggestive stalattiti e stalagmiti, che formano veri e propri micro-ecosistemi sotterranei. Questi ambienti, ricchi di biodiversità nascosta, testimoniano la lunga evoluzione geologica che ha reso unico il paesaggio del Supramonte e del Passo Silana.
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La Sorgente di Silana
A circa due chilometri dal Passo Silana, nel cuore del Supramonte di Urzulei, si trova la Sorgente Silana, un’importante fonte naturale d’acqua. La ricchezza e l’abbondanza delle sue acque cristalline alimentano numerosi corsi d’acqua a valle, contribuendo in modo decisivo al mantenimento della biodiversità del territorio.
L’ambiente circostante è caratterizzato da una vegetazione rigogliosa che beneficia di questa risorsa idrica costante, creando un habitat ideale per specie vegetali e animali tipiche del Supramonte. La Sorgente Silana rappresenta così non solo un elemento vitale per l’ecosistema, ma anche una tappa di interesse naturalistico per chi esplora l’Ogliastra e i percorsi dell’Orientale Sarda SS125.
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Il miele di Silana
Il miele di Silana è considerato uno dei più rari e pregiati d’Italia. La sua unicità deriva dall’ambiente incontaminato del Supramonte di Urzulei, dove le api raccolgono il nettare da una vegetazione mista, che unisce elementi alpini e mediterranei. Lontano da fonti di inquinamento, questo miele conserva un sapore autentico, ricco e complesso.
Le api di Silana attingono a numerose piante autoctone, tra cui:
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Corbezzolo → dona al miele un gusto amarognolo e deciso.
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Cisto → contribuisce a un profumo intenso e floreale.
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Rosmarino → conferisce freschezza e note balsamiche.
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Mirto → arricchisce di aromi mediterranei caratteristici.
I mieli prodotti a Silana
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Miele di corbezzolo → tipico della Sardegna, raro e molto ricercato, con gusto amaro e retrogusto persistente.
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Millefiori di montagna → dolce e aromatico, racchiude la biodiversità delle fioriture locali.
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Miele di eucalipto o lavanda selvatica → meno comune, apprezzato per il sapore particolare e le proprietà balsamiche.
Benefici e proprietà
Il miele di Silana è un alimento naturale dalle numerose proprietà:
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Azione antibatterica e antiossidante.
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Proprietà lenitive e cicatrizzanti.
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Il miele di corbezzolo è particolarmente noto per i benefici sulle vie respiratorie e per l’elevata concentrazione di polifenoli.
L’Erba Gatta di Silana
Una peculiarità del miele di Silana è la presenza di nettare di Erba Gatta (Camedrio maro), pianta un tempo usata come cicatrizzante e stimolante. Il miele che ne deriva ha un odore intenso e caratteristico, che lo rende unico nel panorama delle produzioni apistiche sarde.
Altri usi dell’Erba Gatta
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In fitoterapia: impiegata per proprietà calmanti e digestive.
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In cucina: utilizzata per tisane contro insonnia, nervosismo e disturbi gastrointestinali.
Produzione artigianale e dove acquistarlo
Il miele di Silana è prodotto in piccole quantità da apicoltori locali che seguono metodi tradizionali, garantendo un prodotto genuino e naturale. È possibile trovarlo:
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Direttamente dagli apicoltori del territorio, durante fiere e mercatini della Sardegna.
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Presso negozi di prodotti tipici e cooperative di Urzulei, Dorgali e Baunei.
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Online, tramite piccoli produttori che spediscono in tutta Italia.

La Cantoniera di Silana
La Cantoniera di Silana, situata lungo la Strada Statale 125 Orientale Sarda, ha subito diversi rimaneggiamenti rispetto al progetto originario, adeguandosi ai cambiamenti tecnici e tecnologici introdotti con i nuovi sistemi di trasporto a motore. Oggi la struttura si compone di tre corpi distinti, collegati esternamente da una fascia di marciapiede.
Il corpo centrale, con pianta rettangolare di 16 x 12 metri e un’altezza di 8,30 metri, è articolato su due piani. La facciata presenta sei aperture disposte simmetricamente rispetto all’asse longitudinale, in linea con la tradizione architettonica delle cantoniere italiane.
Ai lati del corpo principale si trovano i due corpi laterali, più bassi, caratterizzati dalla presenza di ampie terrazze al posto del primo piano, arricchite da un cornicione a fasce aggettante che dona slancio alla struttura. Nel corpo sinistro trova posto il magazzino principale della cantoniera.
Al centro della facciata campeggia la scritta di denominazione della Cantoniera di Silana, accompagnata dall’inconfondibile stemma dell’ANAS, l’ente responsabile della manutenzione della SS125.
La colorazione è quella tipica delle cantoniere storiche: un rosso pompeiano intenso, interrotto dal bianco delle aperture e dei profili esterni, che dona all’edificio un aspetto elegante e ben riconoscibile lungo la strada.
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Orientale Sarda SS125: la strada panoramica del Supramonte
Il tratto della Strada Statale 125 Orientale Sarda, che attraversa i territori di Baunei, Urzulei e Dorgali, è considerato una delle strade panoramiche più spettacolari della Sardegna. Il percorso, con le sue curve a serpentina, si snoda lungo il costone del Supramonte Marino, offrendo viste mozzafiato sul Supramonte Montano.
Da diversi punti della SS125 è possibile ammirare alcuni tra i paesaggi più iconici dell’isola, come la maestosa Gola di Gorropu, uno dei canyon più profondi d’Europa, e la suggestiva Valle di Oddoene, ricca di vigneti e natura selvaggia.
Questa strada panoramica è particolarmente apprezzata da viaggiatori di ogni tipo: cicloturisti, motociclisti, camperisti e automobilisti che cercano un’esperienza di viaggio unica tra curve, natura incontaminata e paesaggi indimenticabili. Non a caso, l’Orientale Sarda è oggi considerata un’attrazione imperdibile della costa orientale della Sardegna.
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La strage di Jenna ’e Petha (1951)
Il 9 maggio 1951 nei pressi di Jenna ’e Petha, lungo la Strada Statale 125 Orientale Sarda, avvenne una delle pagine più tragiche della storia recente della Barbagia. La banda di Pasquale Tandeddu, noto bandito di Orgosolo che tra gli anni Quaranta e Cinquanta seminò terrore nelle montagne tra Barbagia e Ogliastra, organizzò un assalto armato ai danni di un pullman di linea Selas, diretto da Tortolì a Olbia, e di una pattuglia di carabinieri a bordo di una camionetta.
La banda aveva preparato uno sbarramento stradale tra le cantoniere di Silana e Bidiscolai, con l’intento di rapinare i passeggeri. Appena i mezzi si fermarono, i banditi aprirono il fuoco contro i militari, cogliendoli di sorpresa: per quasi tutti fu una morte immediata. Subito dopo iniziò il saccheggio del pullman, con i passeggeri costretti a consegnare denaro e beni personali.
In quei momenti concitati, i criminali obbligarono l’autista e tre viaggiatori a spostare i corpi dei militari. Mentre i civili si avvicinavano alla camionetta, un carabiniere ancora in vita tentò di reagire sparando alcuni colpi, che però andarono a vuoto. Fu quindi finito con una scarica di mitra.
Nella strage persero la vita tre carabinieri della Squadriglia Autocarrata di Nuoro, dislocata a Dorgali: Antonio Sanna, Bruno Caielli e Antonio Luigi Pische. In quel giorno pattugliavano la SS125, garantendo la sicurezza della circolazione.
Il monumento di Sciola
A ricordo di quel tragico evento, l’artista Giuseppe Sciola ha realizzato un monumento in pietra che ancora oggi commemora la strage di Jenna ’e Petha del 1951, simbolo della memoria collettiva e monito contro la violenza che segnò la Sardegna di quegli anni.
