- Denominazione: Necropoli de s’Acqua Salida
- Etimologia: la parola “salida”, è spagnola e si riferisce probabilmente all’acqua di ristagno che si trova nella necropoli, specialmente durante il periodo piovoso
- Comune di pertinenza: Pimentel
- Area geografica: località Pranu Efis, a nord di Pimentel, nella regione storica della Trexenta, Sud Sardegna
- Tipologia: domus de janas a necropoli, cioè con vari loculi.
- Epoca: la costruzione risalirebbe al Tardo Neolitico (IV e III millennio a.C.) e il suo uso si è protratto fino al Bronzo Antico (XVIII-XVI secolo a.C.).
- Materiale costruttivo: banchi di arenaria
- Caratteristiche: la necropoli di s’Acqua Salida è articolata in 4 loculi, di cui una sviluppata orizzontalmente e le altre tre verticalmente. Quest’ultima tipologia si dice anche a “pozzetto“. Anche la prima era originariamente a pozzetto ma successsivamente sono state apportate delle modifiche ricavando un corridoio d’accesso e aumentando le dimensioni di scavo della cella. In questo modo vennero aggiunti tre nuovi ambienti. Nella tomba 2 sono presenti i basamenti di due pilastri che reggevano il soffitto (oggi parzialmente crollato), mentre a terra il pavimento si articola con una vasca a coppelle. Presenti anche tracce di raffigurazioni animali (toro). La tomba 4 è invece costruita su base circolare, quasi un richiamo alla capanna e anch’essa presenta delle decorazioni. La necropoli di S’Acqua Salida ha anche un’area sacrale, in cui si svolgevano probabilmente dei riti funebri: presenti un focolare e vari incavi (coppelle)
- Emergenze archeologiche nelle vicinanze: nella stessa area sussistono alcune cisterne e una cava di epoca romana, nonché la Necropoli di Corongiu 1 e 2.
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