Pischina Urtaddala, nel cuore del Supramonte di Urzulei, è una spettacolare piscina naturale profonda circa 25 metri, formatasi all’interno di un’antica grotta carsica.
Siamo in uno dei luoghi più selvaggi e affascinanti della Sardegna centro-orientale, dove la natura modella paesaggi di straordinaria bellezza e complessità geologica.
Il nome Pischina Urtaddala deriva dal sardo e significa letteralmente “piscina dell’ortadalla” o “piscina profonda”, un’espressione popolare che descrive la conformazione naturale del luogo: una grande cavità carsica che si riempie d’acqua piovana, simile a una piscina naturale.
Il termine “Urtaddala” (o “Ortaddala”, secondo alcune varianti locali) potrebbe avere radici antiche legate al lessico pastorale barbaricino, usato per indicare zone d’acqua o depressioni rocciose dove si raccoglieva la pioggia.
Per questo motivo, il nome evoca la forma e la funzione originaria di questa meraviglia naturale incastonata nel cuore del Supramonte di Urzulei.
Il Supramonte di Urzulei è infatti un vasto altopiano calcareo di origine paleozoica, caratterizzato da doline, grotte e canyon che testimoniano milioni di anni di erosione.
In questo scenario, Pischina Urtaddala appare come un’oasi d’acqua incastonata tra le rocce, un ambiente unico per profondità, trasparenza e armonia paesaggistica.
Questo angolo di montagna unisce asprezza orografica e quiete naturale: un’area relativamente pianeggiante, circondata da pendii scoscesi, dove si percepisce la forza primordiale del Supramonte sardo.
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Il cuore del Supramonte
Nel 2003 il regista sardo Salvatore Mereu ha utilizzato lo scenario di Pischinas di Ortaddala come set cinematografico di una scena del suo film del 2003 Ballo a tre passi.
Il Supramonte è un vasto altopiano carsico di formazione paleozoica che si trova sul versante centro orientale della Sardegna.
Quest’angolo di montagna si caratterizza per l’asprezza della sua orografia.
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Il cuore del Supramonte di Urzulei
La Pischina Urtaddala rappresenta uno dei luoghi più suggestivi del Supramonte di Urzulei, un altopiano carsico di origine paleozoica che domina la Sardegna centro-orientale.
La piscina naturale è alimentata dalle acque piovane che scorrono lungo il canyon carsico di Codula Orbisi, tra i territori di Orgosolo e Urzulei, per poi riversarsi qui formando, nei periodi di piena, spettacolari cascate che amplificano il fascino selvaggio del paesaggio.

Un paradiso naturale tra canyon, boschi e fauna selvatica
Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, questo angolo di montagna è considerato uno dei più selvaggi e autentici della Sardegna.
L’area è ricoperta da fitta vegetazione mediterranea, dove convivono tassi inglesi, aceri, ginepri, terebinti e lecci secolari, insieme a essenze profumate come orchidee spontanee, oleandri, peonie e rose selvatiche.
La fauna è altrettanto ricca e comprende cervi sardi, mufloni, aquile reali e numerose altre specie che popolano i boschi e le falesie del Supramonte.

Tracce antiche e memoria umana
Attorno a Pischina Urtaddala si trovano testimonianze archeologiche che attestano la presenza dell’uomo sin dall’antichità: nuraghi, tombe dei giganti e antichi insediamenti, alcuni dei quali ancora oggi visibili ad occhio nudo.
Questi resti storici si integrano con l’ambiente circostante, rendendo l’area un perfetto esempio di connessione tra natura e cultura nella Sardegna interna.
Pischina Urtaddala nel cinema
Nel 2003, il regista sardo Salvatore Mereu ha scelto Pischina Urtaddala come set naturale per alcune scene del film “Ballo a tre passi”, contribuendo a far conoscere a un pubblico più vasto la straordinaria bellezza del Supramonte.

Un paesaggio primordiale
Il Supramonte di Urzulei si distingue per l’asprezza della sua orografia, con rilievi frastagliati, doline, canyon e altopiani che si alternano a boschi di grande valore ecologico.
Questo paesaggio, ancora intatto e silenzioso, racconta l’anima più antica, aspra e poetica della Sardegna.






































