Iscrizione e formazione classi del secondo ciclo rappresentano due momenti fondamentali dell’organizzazione scolastica, che segnano il passaggio degli studenti verso la scuola superiore. Ogni anno, famiglie e istituti devono affrontare un percorso strutturato che parte dalla scelta dell’indirizzo di studio — liceo, istituto tecnico o professionale — e si conclude con la definizione delle nuove classi. Comprendere le regole, i tempi e i criteri che regolano queste fasi è essenziale per garantire un avvio ordinato e inclusivo dell’anno scolastico. In Sardegna, dove il territorio presenta specificità legate alla distribuzione degli studenti e delle scuole, la pianificazione accurata delle iscrizioni e la corretta formazione delle classi assumono un ruolo strategico per assicurare pari opportunità e qualità educativa in tutto il territorio regionale.
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Iscrizione ai percorsi del secondo ciclo
Modalità di iscrizione
Le iscrizioni si effettuano online attraverso la piattaforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ogni famiglia può indicare una scuola di prima scelta e fino a due opzioni alternative, nel caso l’istituto prescelto non possa accogliere tutte le domande.
Nella domanda è necessario specificare l’indirizzo di studio scelto e i dati anagrafici dello studente.
Le iscrizioni sono aperte solitamente tra dicembre e gennaio di ogni anno scolastico.
Gli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali seguono la procedura ordinaria, con supporto personalizzato da parte delle scuole.
Consigli pratici per le famiglie sarde
Informarsi per tempo sull’offerta formativa delle scuole della propria provincia.
Partecipare agli open day e agli incontri di orientamento.
Considerare anche gli istituti tecnici e professionali, che offrono percorsi pratici e buone prospettive occupazionali in settori strategici per la Sardegna (turismo, agroalimentare, energie rinnovabili, ICT, nautica).
Formazione delle classi: criteri e vincoli
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Parametri generali
La formazione delle classi nel secondo ciclo segue regole definite a livello nazionale per garantire equilibrio, inclusione e sostenibilità organizzativa.
| Tipologia di classe | Numero minimo | Numero massimo | Note |
|---|---|---|---|
| Classi iniziali del secondo ciclo | 27 studenti | 30 studenti | Possibili deroghe in caso di particolari esigenze territoriali o strutturali. |
| Classi con alunni con disabilità | — | 20 studenti | Si applica solo su motivazione del dirigente scolastico. |
| Classi nelle zone a bassa densità o plessi distaccati | 15 studenti | 27 studenti | Deroghe possibili in territori isolani o montani. |
Fasi operative
Il dirigente scolastico coordina la formazione delle classi, supportato da una commissione interna.
Si garantisce una distribuzione equilibrata degli studenti in base a genere, rendimento, provenienza e eventuali situazioni di fragilità.
Le classi vengono costituite per corso e indirizzo, tenendo conto delle risorse di personale e degli spazi disponibili.
Nelle scuole che ospitano più ordini o indirizzi, i criteri vengono adattati per mantenere omogeneità tra le diverse sezioni.
Implicazioni per studenti e famiglie
La formazione delle classi incide sulla qualità dell’apprendimento: classi equilibrate favoriscono un clima positivo e un’attenzione più efficace da parte dei docenti.
Le famiglie devono conoscere le regole di ammissione e di precedenza adottate dalla scuola in caso di esubero di iscrizioni.
Gli studenti con bisogni educativi speciali beneficiano di un’organizzazione inclusiva, con classi meno numerose e presenza di insegnanti di sostegno.
In Sardegna, dove molte scuole operano in comuni periferici o isolani, possono essere previste classi con numeri inferiori per garantire la continuità del servizio scolastico.
Iscrizione e formazione classi del secondo ciclo: cosa cambia in Sardegna
Le scuole dell’isola devono affrontare esigenze specifiche legate alla distribuzione territoriale e alle caratteristiche socio-economiche del territorio.
Le principali novità e attenzioni riguardano:
Adeguamento dei parametri numerici per le scuole dei piccoli centri, delle zone montane o delle isole minori.
Potenziamento dell’offerta formativa tecnica e professionale, con percorsi orientati ai settori strategici regionali.
Collaborazioni scuola-territorio, per sostenere l’orientamento precoce e contrastare la dispersione scolastica.
Maggiore attenzione all’inclusione, con classi ridotte dove sono presenti studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.





































