PER SESSANT’ANNI LA STORIA RACCONTATA A META’
La storia delle Repubbliche Marinare dagli anni ’30 del ‘900 è stata riportata nei libri di scuola evocando le vicende di Amalfi, Pisa, Genova e Venezia, escludendo fatti storici che attestano la presenza in questo importante capitolo della Grande Storia d’Italia, anche quelle di Gaeta, Noli e Ancona e a cui va aggiunta per completezza anche quella di Ragusa dalmata. Già dai primi anni del secolo scorso la storiografia ufficiale ha tentato più volte di raccontare la storia delle Repubbliche Marinare riportando solo le vicende di due protagoniste, Genova e Venezia; dopo di che, nuove pubblicazioni inserirono Pisa, ma rimasero ancora escluse le altre, fino a quando nel 1904, il volume “La prima repubblica marinara d’Italia” di Umberto Moretti non raccontò la storia integrale della marina di Amalfi che fece riportare l’elenco a quattro; quindi si dovette aspettare il 1967 per vedere l’elenco completo delle Repubbliche Marinare che comprese Gaeta, Ancona e la dalmata Ragusa; infine negli anni ’80 è stata aggiunta anche la piccola parentesi di Noli.
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LO STEMMA MONCO DELLA MARINA MILITARE
La traccia del revisionismo storico sulla storia delle Repubbliche Marinare è stato riportato anche sullo stemma della Marina Militare Italiana ricalcando in chiave più moderna la grafica del più antico simbolo della Regia Marina. Osservando lo stemma è infatti possibile notare come vengano riportati solo le insegne delle quattro repubbliche marinare che i libri di storia in dotazione alle scuole italiane fino alla fine del ‘900, ovvero: Genova, Pisa, Amalfi e Pisa. Escluse invece Noli, Gaeta e Ancona che pure fanno parte del territorio italiano.