Per rendere visibile un sito internet è necessario svolgere alcune operazioni tecniche le cui competenze rientrano tra i servizi offerti dalle web agency, le aziende di professionisti della navigazione internet.
I primi concetti da apprendere per capire come far navigare bene il sito sono il Posizionamento e la Indicizzazione.
Differenza tra Posizionamento e Indicizzazione
- Indicizzare vuol dire “rendere visibile un sito” su Internet a prescindere dalla posizione in cui si trova.
- Posizionare significa invece intervenire sul collocamento del sito nella Serp, ovvero nella infinita lista di siti presenti su Internet.
Per posizionare il proprio sito internet in cima ai risultati di ricerca di Google è necessario effettuare una serie di passaggi. Vediamo quali.
Concetto di SERP
La SERP, acronimo anglosassone di “Search Engine Results Pages“, ovvero, tradotto in italiano “pagine dei risultati di ricerca” , è la pagina che il navigatore visualizza quando effettua una ricerca su internet.
La parola chiave e la SERP
Se l’utente cerca nel motore la parola chiave “informati-sardegna” in pochi secondi Google lo indirizzerà sulla SERP, ovvero sulla pagina, che contiene tutti i risultati di ricerca relativi a quella parola chiave.
Ad ogni motore la sua SERP
Il motore di ricerca sceglie i risultati da mostrare all’utente in base alla tipologia di algoritmo utilizzato. Tale procedura non è nota a nessuno nella sua interezza, se non a una ristrettissima cerchia di tecnici e proprietari del motore di ricerca. Ovviamente, ogni motore di ricerca utilizzato Google (Occidente), Bing (Occidente), Inadex (Russia) o Baidoo (Cina) sceglie quali risultati mostrare e in quale gerarchia secondo proprie direttive aziendali e editoriali.
Algoritmo = procedimento di calcolo
La procedura di funzionamento dell’algoritmo di ricerca
- scansiona tutti i siti e le pagine presenti nel web
- organizza i risultati in base all’argomento della parola chiave
- salva i risultati in un indice (processo di indicizzazione), che un grosso database
- il motore di ricerca “pesca” dal database i risultati che sono più pertinenti per quella parola chiave
- mostra i risultati più pertinenti in base all’algoritmo utilizzato
Data base = Base dati = Banca dati = Archivio di dati
Google fornisce ad ogni ricerca grosso modo 10 pagine di risultati, ciascuna delle quali contiene un Url collegati al relativo sito. Google decide quali siano i migliori risultati per la ricerca di quella parola chiave e stabilisce una gerarchia di posizionamento
SERP personalizzate
Anche se il layout della pagina (ovvero l’aspetto grafico) è sempre lo stesso, ad ogni utente Google fornisce una SERP diversa perché Google ha profilato l’utente in base alle tipologie delle sue ricerche, alla posizione geografica.
Composizione della SERP
Anche se la Serp cambia aspetto nel corso del tempo, a seconda delle soluzioni grafiche adottate dai tecnici di Google, grosso modo la SERP è generalmente composta da tre blocchi:
- il blocco centrale in apertura
- il blocco laterale (a destra)
- il blocco a piè pagina
Il blocco centrale in apertura mostra il risultato della ricerca principale, con in testa gli Url ai siti meglio posizionati. A questa ambitissima posizione si arriva con pagando la pubblicità su Google Adwords, altre volte sono risultati organici (gratuiti), altri arrivano ottimizzando il posizionamento, operazione che viene svolta da tecnici specializzati.
snippet laterali = ritagli / box / riquadri
Il blocco laterale (a destra), possono mostrare la pagina di Wikipidia che tratta l’argomento ricercato, ma anche gli snippet (letteralmente i “ritagli”) che sono dei riquadri in cui si riportano titoli, link, descrizioni di ciò che si sta cercando.
Posizionarsi in apertura di Google
Secondo le stime oltre il 60% dei click vanno sui primi tre risultati di ricerca della prima pagina, mentre il restante 40% si distribuisce gradualmente sulle pagine successive.
Per posizionare il proprio sito si effettua un lavoro tecnico specifico che si svolge attraverso le seguenti modalità:
- Ottimizzare il sito tramite SEO (“Search Engine Organic”, ovvero “Motore di Ricerca Organico”)
- Pagando la pubblicità tramite Google Adwords: ovvero acquistare parole chiave ad un’asta con cui si creano campagne pubblicitarie e articoli specifici.
- Google my business: si creano dei box laterali a pagamento che contengono informazioni della propria attività.
Seo = tecniche comunicative
che permettono di ottimizzare i contenuti del sito
La Seo
La Seo, acronimo di Search Engine Optimization (Ottimizzazione del motore di ricerca) è un insieme di tecniche comunicative che permettono di ottimizzare i contenuti del sito al fine di renderlo “attraente” per i motori di ricerca.
Questo insieme di tecniche comunicative non sono fisse, perché il cambiamento della navigazione è continua e sono pertanto necessari dei continui adattamenti. Inoltre, gli stessi operatori specializzati non possono conoscere l’esatto funzionamento degli algoritmi che fanno muovere i motori di ricerca (Google, Bing, Yahoo!), perché si tratta di conoscenze aziendali private.
Nonostante ciò però è possibile attenersi ad alcune regole per far si che il proprio sito internet sia visitato da più persone:
- produrre dei contenuti di qualità;
- evitare l’uso eccessivo e smodato delle parole chiave, il cosiddetto “keyword stuffing“. Questa tecnica rende noioso e illeggibile il contenuto da parte dell’utente e, gli stessi algoritmi del motore di ricerca si “accorgono” di questo “abuso” depenalizzando la visibilità del sito perché lo classificano di difficile lettura;
- trattare argomenti che possono interessare il target-utenti del sito. Spunti di quali possono essere gli argomenti di maggior interesse da parte dei navigatori internet possono essere forniti consultando tool (piccoli programmi) tipo Google Trends oppure KeywoordTool . Il primo fornisce informazioni per sapere quali sono le parole “primarie” del momento più ricercate su Internet; il secondo fornisce informazioni anche sulle parole “secondarie” che sono maggiormente ricercate su Internet e che sono legate alle “primarie”. Le parole chiave secondarie sono utili per capitoli e paragrafi del post.
- la scrittura dei post deve essere semplice: soggetto, verbo e complemento oggetto. Evitando per quanto possibile sintassi complicate con vocaboli troppo ricercati.