Il castello dei Malaspina ad Osilo è la fortezza costruita intorno al XII secolo dalla nobile famiglia italica di origine longobarda che gli dette il nome. I Malaspina giunsero in Sardegna intorno al 1016 e i primi documenti che attestano il castello di Osilo in loro possesso risalgono al 1272.
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I MALASPINA RIVALI DEI DORIA NEL GIUDICATO DI TORRES
I marchesi si insediarono nel Logudoro grazie al matrimonio combinato di Corrado il Giovane con Urica, figlia naturale di Mariano II di Torres. Nel 1259, la morte della giudicessa turritana Adelasia , spianò la strada alla progressiva appropriazione delle istituzioni giudicali da parte dei Doria (famiglia rivale dei Malaspina) ma anche all’affermazione dei signori territoriali che costruirono i castelli di Bosa e di Osilo, per il controllo delle curatorie di Montes, Figulinas, Coros, Planargia e Costavalle.
GLI ARAGONESI SPENSERO I MALASPINA
Per i Malaspina fu un però breve periodo di autodeterminazione, che cominciò a spegnersi nel 1323, quando irruppe sulla scena dei domini territoriali, la Corona d’Aragona, con cui, inizialmente i Malaspina si allearono, ma poi, entrarono in contrasto per la titolarità del “regnum Sardinie et Corsice”. Confronto che si concluse dopo un progressivo assoggettamento dei loro fondi e immobili da parte dei nuovi dominatori. Prima di scomparire, la nobile famiglia longobarda fece comunque in tempo ad entrare nella storia medievale sarda, nel capitolo riguardante le vicende delle esperienze signorili in Sardegna tra i secoli XIII-XIV.
IL CASTELLO DEI MALASPINA A OSILO
- Il contesto ambientale
Il castello dei Malaspina ad Osilo sorge su una delle tre cime del monte Tuffudesu. L’area è stata frequentata sin dall’antichità più remota e preistorica, ma i Malaspina, nobile famiglia originaria della Lunigiana ( regione storica tra la Liguria e la Toscana) arrivò a Osilo in conseguenza della spedizione contro gli arabi. A ricompensa di quelle vittoriose battaglie contro gli infedeli infatti, la Santa Sede, omaggiò i Malaspina con la licenza di costruire fortificazioni nella Sardegna settentrionale, a difesa dell’Anglona, della Nurra e della Gallura.
- La struttura
Il castello di Osilo si articola su una pianta ovale allungata che in origine doveva occupare una superficie pari a 1000 mq. Nella sua forma originaria di cui oggi rimane solo la torre principale e i muri perimetrali degli ambienti accessori, la struttura si completava di una cinta muraria e di due torri, una circolare in basalto e l’altra quadrata in tufo. Le aree interne comprendevano sicuramente pure gli alloggi per le truppe e per il castellano, ma anche le aree destinate allo stoccaggio dei viveri e al deposito delle armi.