La Torre di Barì fu costruita tra il 1590 e il 1594 dalla Corona spagnola e faceva parte della grande rete difensiva costiera che venne messa in atto per difendere l’isola dalle incursioni barbaresche.
A Barì come nel resto dei territori spagnoli
Tale politica militare fu la stessa adottata dalla Corona negli altri Stati e in Sardegna iniziò ufficialmente nel 1572, grazie alla prima direzione affidata a Marco Antonio Camos.
Misure difensive inadeguate
Nel giro di poco più di trent’anni la Sardegna fu dotata di ben 82 torri costiere, anche se, la resa, in termini di efficacia militare non fu del tutto soddisfacente: le torri infatti non disponevano di personale militare e armamenti a sufficienza per affrontare eventuali assalti.
La fine degli attacchi
La piaga degli attacchi pirateschi nel Mediterraneo fu sconfitta ufficialmente nel 1815, quando, al Congresso di Vienna, fu imposto agli stati barbareschi che la tratta degli schiavi fosse messa al bando.
La smilitarizzazione col Regno d’Italia
La smilitarizzazione delle torri spagnole in Sardegna fu invece conclusa nel 1867, quando l’isola ormai faceva parte del neonato Regno d’Italia.
Le caratteristiche della Torre di Barì
La Torre di Barì ha una altezza di 13 metri per 11 metri di diametro alla base e 8 al terrazzo. Al suo interno si trova una camera di 14 metri quadri, dove venivano ospitati i militari di presidio.
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