Il Pozzo sacro di Sa Testa, è un monumento archeologico da un cortile circolare, da un vestibolo e dal pozzo vero e proprio. La sorgente si trova a 17 gradini di profondità . La sua lunghezza complessiva è di 17 metri e mezzo ed è realizzato interamente in scisto e granito. L’area fu luogo di culto e le sue origini risalgono alla fine del II millennio a.C., la fase più avanzata dell’età nuragica, quando si praticava la deposizione di offerte votive (vasi, statue, armi, oggettistica varia in bronzo) nei pressi di fonti d’acqua perenni. Il pozzo sacro di Sa Testa faceva parte di un più articolato complesso nuragico che comprendeva oltre ad altri ambienti di culto, anche insediamenti abitativi. Il pozzo sacro di Sa Testa in particolare, aveva stabilito rapporti col vicino pozzo sacro di Milis (GolfoAranci), rapporti che erano anche di natura mercantile con i visitatori provenienti da oltre mare: le relazioni avvenivano sotto la protezione divina, la quale garantiva un pacifico scambio.
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NEL ’38 AFFIORANO I PRIMI REPERTI
Gli scavi di scoperta del pozzo sacro di Sa Testa risalgono al 1938, quando furono portati alla luce i primi reperti x voto di epoca nuragica, ma non solo, anche punica e romana: ciò significa che il luogo sacro continuò ad essere assai frequentato pure nelle epoche successive. Nel 1969 l’area archeologica subì un importante intervento di restauro, mentre, a partire dagli anni ’80 e il boom del turismo culturale e di massa, le amministrazioni olbiesi hanno provveduto alla valorizzazione del sito da un punto di vista informativo-stradale e didattico, fino all’attuale condizione (l’ultimo intervento è del 1996) che può vantare di un eccellente stato di manutenzione ed una cartellonistica informativa multilingue.
LA DESCRIZIONE DEL POZZO
Il pozzo sacro di Sa Testa è articolato in tre parti fondamentali:
- La corte cerimoniale
- Il vestibolo
- Il pozzo
Alla corte – del diametro di 8,30 metri – si accede attraverso quattro gradini con ai lati un muro dotato di appositi sedili destinati a ospitare i fedeli o forse le offerte votive. Il pavimento è lastricato e ospita una canaletta centrale per lo scolo dell’acqua.
IL VESTIBOLO
Il vestibolo, di forma trapezoidale, è l’ambiente di raccordo tra corte e pozzo.
IL POZZO
Al pozzo si accede tramite una scala di 17 gradini, coperta in parte da alcuni architravi, mentre, il pozzo dove si raccoglie l’acqua sorgiva è praticamente una camera circolare – alta 6,81 metri – coperta con una falsa volta (detta “tholos“). Sopra di essa vi era anche una seconda volta, ma di cui oggi rimane solo la base.
COME ARRIVARE
Il Pozzo di Sa Testa si trova nella periferia settentrionale di Olbia. Per giungervi si percorre la strada per il Porto Industriale, verso la spiaggia di Pittulongu. Seguendo poi le indicazioni per Cala Saccaia, si arriva allo spiazzo da cui parte il sentiero che sale sino all’area archeologica. L’auto può essere comodamente parcheggiata nell’area di sosta adiacente che si apre subito dopo aver oltrepassato il cancello.
- Percorso per il Pozzo Sacro: mappa.