Marceddì è il piccolo e suggestivo villaggio di pescatori terralbesi situato all’estremità sud del golfo di Oristano, tra Torre Vecchia e Torre Nuova, due antiche torri spagnole del 1600. La laguna su cui si affaccia è la principale attrazione economica, culturale e paesaggistica di Marceddì, che presenta zone di stagni di acque salmastre, dolce e salata, che sono rispettivamente: lo stagno di Corru s’ittiri, il bacino di San Giovanni e lo stagno di Marceddì.
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Il villaggio di Marceddì si trova al confine con la notissima Costa Verde ed è una frazione del comune di Terralba nota per gli ottimi prodotti ittici delle lagune. La sua popolazione arriva ad un massimo di 1000 abitanti solo nella stagione estiva, il resto dell’anno rimane quasi disabitata. Il villaggio di pescatori, appartiene al comune di Terralba, da cui dista 12 km, ed è un punto di passaggio verso le spiagge della Sardegna sud-occidentale (Pistis, Torre dei Corsari, Costa Verde, Piscinas).
Cucinare a bordo vasca
Tra le maggiori attrazioni del borgo, sicuramente quella gastronomica è una delle più importanti. Le acque pescose degli stagni sono note in tutta l’isola per la prelibatezza dei suoi principali prodotti ittici, tra cui l’anguilla, pescata abbondantemente in coincidenza di forti acquazzoni; la triglia di fango che qui vive in branchi a volte numerosissimi nutrendosi prevalentemente di vermi che trova scavando nel fango; l’orata, pregiatissima e in fase di popolamento anche per effetto delle peschiere e della ricchezza organica delle acque; il muggine, considerato il pesce di Marceddì per eccellenza dalle cui uova si producono la apprezzatissima bottarga; la spigola detta anche “su lupu” per la sua voracità predatoria grazia alla quale in queste acque raggiunge facilmente grosse dimensioni. I fondali sabbiosi di queste acque sono popolati anche da un noto pesce osseo, la marmora, che frequenta particolarmente i fondali sabbiosi nei quali, con l’ausilio del muso, scava con l’intento di trovare cibo, costituito prevalentemente di vermi marini e arenicole. Quest’ultimo pesce può raggiungere anche gli 800 gr. di peso.
Specchio per le arselle
Nella laguna di Marceddì da maggio ad agosto si svolge la raccolta delle arselle, che si trovano in abbondanza a 15 centimetri sotto la sabbia. La pesca avviene usando una scatola con il fondo in vetro, chiamata specchio, che serve a scrutare il fondo alla ricerca dei buchi sulla sabbia fatti dai sifoni delle arselle. Il sistema è riconosciuto rispettoso dell’ambiente e non invasivo.
Specie protette
Gli stagni sono anche luogo di caccia e sopravvivenza per una grande varietà di volatili, come l’airone rosso, il pollo sultano, il falchetto di palude, lo svasso maggiore e lo svasso piccolo, l’anatra tuffatrice e il germano reale. L’area umida è interamente protetta e la sua rilevanza ecologica è di carattere internazionale.
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IL VILLAGGIO
Marceddì è stato costruito ai bordi della laguna, e si estende inoltrandosi verso la vicina pineta. Le case sono di piccole dimensioni, costituite da pochi vani abitativi e molto più spazio destinato al ricovero delle imbarcazioni e delle attrezzatura da pesca. Le strade sono quasi tutte sterrate. Il paesaggio che staglia davanti al villaggio è quasi fiabesco: davanti allo stagno si può ammirare il promontorio di Capo Frasca, segue il pittoresco porticciolo e la moderna chiesa della Madonna di Bonaria.