La Chiesa di Nostra Signora d’Itria è uno dei più antichi edifici religiosi di Dorgali, le cui prime pietre furono posate nel Quattrocento.
L’area fu scelta dai frati conventuali, che vi fondarono un monastero destinato a introdurre e diffondere il cristianesimo nel territorio barbaricino.
In origine, il complesso era monastico e comprendeva aree di preghiera, mensa e riposo, riflettendo l’organizzazione tipica dei conventi medievali.
Nel corso dei secoli subì diversi interventi di restauro, tra cui uno significativo nel 1600, che trasformò il monastero in una chiesa dedicata alla Madonna d’Itria, e l’ultimo nel 2011, mirato al consolidamento strutturale e alla valorizzazione architettonica.
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Il nome Itria deriva dal greco Odigítria (Ὁδηγήτρια), che significa “colei che indica la via”.
È un antico titolo mariano di origine bizantina, diffuso in tutto il Mediterraneo e portato in Sardegna dai monaci orientali e dai mercanti nel Medioevo.
La Madonna d’Itria rappresenta la Vergine che guida i fedeli nel cammino della vita, proteggendoli dai pericoli del viaggio terreno e spirituale.
In Sardegna il culto è particolarmente sentito nelle aree interne della Barbagia e nella zona di Dorgali, dove la chiesa a lei dedicata testimonia la continuità di una devozione antichissima.

Scheda informativa Chiesa di Nostra Signora d’Itria
📍 Luogo: Dorgali (NU), rione Gorito – Barbagia, Sardegna
🕍 Denominazione attuale: Chiesa di Nostra Signora d’Itria
📜 Denominazione storica: Nuestra Señora de Orito
🏗️ Edificazione: XV secolo (1400), come complesso monastico conventuale
🛠️ Ristrutturazioni: XVII secolo (1600); intervento di restauro e valorizzazione nel 2011
⛪ Intitolazione: Madonna d’Itria (origine bizantina, “Odigitria” = “colei che indica la via”)
🏛️ Architettura e elementi: tracce del convento originario; due celle dei frati sopra il presbiterio (accesso da scalinata interna); simulacri di S. Stefano, S. Anna, S. Antioco e Santu Gristos
🎯 Valore storico: testimonianza della presenza conventuale e della diffusione del cristianesimo nel territorio dorgalese
🕯️ Architettura e elementi storici
L’attuale chiesa conserva tracce originali di grande valore storico e artistico, tra cui:
Simulacri di Santo Stefano, Sant’Anna, Sant’Antioco e Santu Gristos, testimonianze della devozione locale;
Due celle dei frati originari, situate sopra il presbiterio e accessibili tramite una piccola scalinata interna;
Resti delle strutture conventuali medievali, visibili nei muri perimetrali e nelle aperture ad arco.
Questi elementi rendono la Chiesa di Nostra Signora d’Itria una testimonianza preziosa della presenza conventuale francescana nel cuore di Dorgali e del rione Gorito.

🌹 Il significato del nome “Itria”
Il titolo “Itria”, dal greco Odigítria (Ὁδηγήτρια), significa “colei che indica la via”.
È un antico appellativo mariano di origine bizantina, legato alla figura della Madonna Odigitria, venerata come guida e protettrice dei fedeli lungo il cammino della vita.
In Sardegna, la Madonna d’Itria è particolarmente venerata nelle zone interne della Barbagia, dove la devozione si intreccia con la spiritualità popolare.
La diffusione del culto, comune anche in Sicilia (soprattutto nel Siracusano), testimonia l’influenza bizantina nel bacino del Mediterraneo e la sua eredità nella religiosità sarda.
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