Il Sud America è la porzione del continente americano che, da nord a sud, si estende dall’Istmo di Panama ( Repubblica di Panama) a Capo Horn (Cile).
GEOGRAFIA FISICA DEL SUDAMERICA
LE DUE INTERPRETAZIONI GEOGRAFICHE
Il Sud America, detto anche America del Sud o America meridionale, è stato classificato dalla letteratura geografica mondiale in due modi diversi:
- secondo la geografia fisica italiana, spagnola, francese e portoghese, il Sud America è considerato un subcontinente facente parte dell’America, la quale sarebbe suddivisa in tre marcoregioni: Nord America, Centro America e Sud America;
- secondo la geografia fisica inglese, russa e cinese invece l’America del Sud è un continente distinto dal Nord America e dal Centro America.
Il Sud America si trova interamente nell’emisfero occidentale e quasi totalmente in quello australe. Ospita una popolazione di 398 milioni di persone (stima del 2016) e ha un’estensione di 17804990 chilometri quadrati (pari a circa il 12,7% del totale delle terre emerse).
I CONFINI
Il Sud America confina:
- a nord-est con l’Oceano Atlantico;
- a sud-est con l’Oceano Atlantico
- a ovest con l’Oceano Pacifico
- a nord-ovest con l’Istmo di Panama (America Centrale).
VESPUCCI SMENTI’ COLOMBO
L’America del Sud è stata scoperta dagli europei tra il 1499 e il 1502 grazie alle imprese del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci.
La denominazione “America”, fu probabilmente ispirata al suo nome e in suo onore, è stata data nel 1507 dai cartografi tedeschi Waldseemuller e Ringmann.
Con la scoperta di Vespucci, che costeggiò il subcontinente fino alla Patagonia, gli europei iniziarono a capire che quelle terre non erano le Indie Orientali come Colombo e parte della letteratura geografica fino ad allora aveva ipotizzato, ma facevano parte di un altro continente, che poi venne denominato anche “Nuovo Mondo“.
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LA PLACCA SUDAMERICANA E LE ISOLE
Gran parte del Sud America si trova sopra la placca sudamericana. Sono escluse da questa zolla l’Istmo di Panama e le isole caraibiche propsicienti al Venezuela, le Piccola Antille (Tobago, Brbados, Martinica, Dominica e Guadalupa).
Tutta la fascia costiera nord-orientale dove si affacciano il Venezuela, la Guyana, il Suriname e la Guyana francese è denominata Sudamerica caraibica, perchè si affaccia sull’area marina dei Caraibi.
Sono escluse dalla placca sudamericana, sebbene geopoliticamente facciano parte del Sud America, anche altri gruppi di isole sparse, ovvero, da nord a sud e da ovest a est:
- Galàpagos
- Isola di Pasqua
- Isola di Robison Crusoe
- Isola la Terra del Fuoco
- Isole delle Falkland
I VALORI FISICO-GEOGRAFICI DEL SUD AMERICA
Questa porzione meridionale dell’America ha dimostrato agli europei, sin dalla sua scoperta, di essere un luogo di notevole interesse dal punto di vista geografico, naturalistico e ambientale. In Sud America si trovano infatti:
- le cascate più alte del mondo, come il Salto Angel, in Venzuela, di 807 metri;
- il fiume con la maggior portata d’acqua al mondo, il Rio delle Amazzoni, pari a circa 209.000 metri cubi al secondo;
- la catena montuosa più lunga del mondo, le Ande, con la punta più elevata fissata all’Aconcagua a 5962 metri sopra il livello del mare. Le Ande hanno una lunghezza totale di 7200 chilometri e iniziano a nord dall’Istmo di Panama, attraversano tutto il subcontinente e terminano a sud a Capo Horn, in Cile;
- il deserto più secco del mondo, il deserto di Atacama, dove si registrano solo una media di 15 millimetri di pioggia all’anno;
- la foresta pluviale più vasta del mondo, l’Amazzonia, la cui estensione è di circa 6.700.000 chilometri quadrati;
- la capitale più in alto al mondo, La Paz, capitale della Bolivia posta a 3.625 metri sopra il livello del mare;
- il lago commerciale più alto del mondo, il lago Titicaca, che, con i suoi 8.330 chiometri quadrati di estensione si trova a 3.812 metri sopra il livello del mare;
- la città più meridionale al mondo, Puerto Toro, in Cile, dove si trova una popolazione che oscilla tra i 36 e i 50 individui, tutti pescatori.
In Sud America si trovano giacimenti minerari di oro, argento, ferro, stagno, rame e, non ultimo, petrolio.
In Sud America vivono specie animali uniche al mondo, che vivono dunque solo in questo territorio:
- il giaguaro;
- il tapio;
- il lama;
- la vigogna;
- l’anaconda;
- il piranha.
GEOGRAFIA POLITICA DEL SUDAMERICA
Il Sud America, la porzione più meridionale del continente americano è suddiviso politicamente in N stati, che sono, da Nord a Sud e da Ovest a Est:
- Colombia – Capitale: Bogotà, 7,181 milioni (2018); superficie: 1 138 910 km²; abitanti: 51,27 milioni (2021).
- Venezuela – Capitale: Caracas, 2,082 milioni (2015); superficie: 912 050 km²; abitanti: 28,7 milioni (2021).
- Guyana – Capitale: Georgetown, 24.849 (2012); superficie: 214 970 km² ; abitanti: 790.329 (2021).
- Suriname – Capitale: Paramaribo, 240.924 (2012); superficie: 163 270 km²; abitanti: 591.798 (2021).
- Guyana francese – Capitale: Caienna, 57.614 (2015); superficie: 91 000 km²; abitanti: 294.071 (2021).
- Ecuador – Capitale: Quito, 2,011 milioni (2020); superficie: 283 560 km²; abitanti: 17,89 milioni (2021).
- Perù – Capitale: Lima, 9 milioni (2021); superficie: 1 285 220 km²; abitanti: 33,36 milioni (2021).
- Brasile – Capitale: Brasilia, 3 039 444 (2017); superficie: 8 514 877 km²; abitanti: 214 milioni (2021).
- Bolivia – Capitale: Sucre, 306.751 abitanti (2021); superficie: 1 098 580 km²; abitanti:11,83 milioni (2021).
- Cile – Capitale: Santiago del Cile, 5,614 milioni (2017); superficie: 756 950 km²; abitanti: 19,21 milioni (2021).
- Argentina – Capitale: Buenos Aires, 2.770.000 abitanti; superficie: 2 766 890 km²; abitanti: 45,81 milioni (2021).
- Paraguay – Capitale: Asunción, 525.252 (2016); superficie: 406 750 km²; abitanti: 7,22 milioni (2021).
- Uruguay – Capitale: Montevideo, 1,381 milioni (2017): superficie: 176 220 km²; abitanti: 3,485 milioni (2021).
- Isole Falkland – Capitale: Port Stanley, 2.108 (2012); superficie: 12 173 km²; abitanti: 2.840 (2012).
- Georgia del Sud e isole Sandwich – Capitale: Grytviken, 3 d’inverno e 11 d’estate (2018); superficie: 3 093 km²; abitanti: 30 (2021).
SUPERFICIE
Il Sud America ha un’estensione complessiva di 17.804. 990 km² (pari a circa il 12,7% del totale delle terre emerse).
17.804. 990 km²
Elenco ragionato degli Stati del Sud America, in ordine di superficie:
- Brasile – superficie: 8 514 877 km².
- Argentina – superficie: 2 766 890 km².
- Perù – superficie: 1 285 220 km².
- Colombia – superficie: 1 138 910 km².
- Bolivia – superficie: 1 098 580 km².
- Venezuela – superficie: 912 050 km².
- Cile – superficie: 756 950 km².
- Paraguay – superficie: 406 750 km².
- Ecuador – superficie: 283 560 km².
- Guyana – superficie: 214 970 km².
- Uruguay – superficie: 176 220 km².
- Suriname – superficie: 163 270 km².
- Guyana francese – superficie: 91 000 km².
- Isole Falkland -superficie: 12 173 km².
- Georgia del Sud e isole Sandwich – 3 093 km².
POPOLAZIONE
In Sud America vive una popolazione di 398 milioni di persone (stima del 2016) e ha un’estensione di 17.804. 990 chilometri quadrati (pari a circa il 12,7% del totale delle terre emerse
398.000.000 di abitanti
Elenco ragionato degli Stati più popolosi del Sud America in ordine di grandezza dal più popoloso al meno popoloso:
- Brasile – abitanti: 214 milioni (2021).
- Colombia – abitanti: 51,27 milioni (2021).
- Argentina – abitanti: 45,81 milioni (2021).
- Perù – abitanti: 33,36 milioni (2021).
- Venezuela – abitanti: 28,7 milioni (2021).
- Cile -abitanti: 19,21 milioni (2021).
- Ecuador – abitanti: 17,89 milioni (2021).
- Bolivia – abitanti:11,83 milioni (2021).
- Paraguay – abitanti: 7,22 milioni (2021).
- Uruguay – abitanti: 3,485 milioni (2021).
- Guyana – abitanti: 790.329 (2021).
- Suriname – abitanti: 591.798 (2021).
- Guyana francese – abitanti: 294.071 (2021).
- Isole Falkland – abitanti: 2.840 (2012).
- Georgia del Sud e isole Sandwich – abitanti: 30 (2021).
Elenco ragionato delle capitali del Sud America e ordinate in base al numero di abitanti:
- Perù – Capitale: Lima, 9 milioni (2021).
- Colombia – Capitale: Bogotà, 7,181 milioni (2018).
- Cile – Capitale: Santiago del Cile, 5,614 milioni (2017).
- Brasile – Capitale: Brasilia, 3 039 444 (2017).
- Argentina – Capitale: Buenos Aires, 2.770.000 abitanti.
- Venezuela – Capitale: Caracas, 2,082 milioni (2015).
- Ecuador – Capitale: Quito, 2,011 milioni (2020).
- Uruguay – Capitale: Montevideo, 1,381 milioni (2017).
- Paraguay – Capitale: Asunción, 525.252 (2016).
- Bolivia – Capitale: Sucre, 306.751 abitanti (2021).
- Suriname – Capitale: Paramaribo, 240.924 (2012).
- Guyana – Capitale: Georgetown, 24.849 (2012).
- Guyana francese – Capitale: Caienna, 57.614 (2015).
- Isole Falkland – Capitale: Port Stanley, 2.108 (2012).
- Georgia del Sud e isole Sandwich – Capitale: Grytviken, 3 d’inverno e 11 d’estate (2018).
Altre città importanti e popolose del Sud America:
- Brasile – San Paolo, 12,33 milioni (2020).
- Brasile – Rio de Janeiro, 6,748 milioni (2020)
ECONOMIA DEL SUD AMERICA
I paesi del Sud America, nati dall’affrancamento, almeno formale, della colonizzazione europea che per secoli aveva governato quelle terre, in epoca moderna e contemporanea hanno sempre vissuto in una condizione di sottosviluppo pur essendo un’area tra le più ricche di risorse del mondo.
IL RUOLO DEGLI STATI UNITI NEL SOTTOSVILUPPO DEL SUD AMERICA
Dagli anni ’30 del ‘900 il Sud America subisce la soggezione degli Stati Uniti che, attraverso colpi di stato mascherati, ha impedito ogni tentativo di istituire stati democratici-progressisti, sostituendoli molto spesso con vere e proprie dittature fasciste.
Tale condizione di subalternità dunque, non ha mai consentito alle popolazioni del Sud America di raggiungere il pieno sviluppo politico ed economico, tale da potersi allineare agli stati più avanzati del mondo. Pertanto, solo il Brasile, grazie a un grande territorio e ad una disponibilità di materie prime tra le più abbondanti del pianeta, è riuscito a raggiungere livelli economici paragonabili ai paesi più ricchi.
Le popolazioni sudamericane in quasi tutti i paesi vivono per maggior parte in uno stato di miseria e povertà, mentre solo una piccola parte di esse detiene uno stato di benessere paragonabile a quello delle classi medie e medio alte dei paesi sviluppati.
- Agricoltura, allevamento e pesca
L’agricoltura e l’allevamento sono ancora attività economiche fondamentali nella maggior parte dei paesi sudamericani. Le terre molto spesso appartengono a grandi latifondisti locali o a multinazionali straniere, mentre la forza lavoro è fornita dalla popolazione indigena che compensa la mancanza ancora diffusa di processi di meccanizzazione. In paesi sottosviluppati come Haiti ad esempio in questi settori lavorano fino al 68% della popolazione.
LE BARACCOPOLI
Tale condizione di sottosviluppo rurale non è mai stata affrontata dagli stati governativi attraverso riforme agrarie incisive e democratiche. Questo perché, come detto, ogni tentativo di instaurare governi progressisti e democratici, è stato smorzato dal’ostruzionismo statunitense. Pertanto, la mancanza di lavoro nelle campagne, pur a fronte delle ingenti ricchezze a disposizione, ha fatto si che in Sud America, gran parte dell’incremento demografico, si riversasse nelle grandi città dove sono sorti dal dopoguerra i quartieri urbani più poveri del mondo. Sono ad esempio di ciò le “favelas sudamericane” (favelas in portoghese significa “baraccopoli”), ovvero zone della città in cui vivono milioni di persone in condizioni di degrado assoluto.
** Le baraccopoli e le più modeste “periferie degradate” nascono quando all’incremento demografico non corrisponde una proporzionale distribuzione delle risorse economiche disponibili in quel determinato territorio.
DALLA META’ DEL NOVECENTO
QUASI TUTTO IN MANO ALLE MULTINAZIONALI
In Sud America, la eccezionale produttività agricola dei territori dalla metà del ‘900 è stata progressivamente messa sotto il controllo delle grandi multinazionali alimentari che gestiscono tutta la filiera in grado di portare cibo e prodotti lavorati in tutto il mondo.
Con l’avvento delle multinazionali si sono diffuse in Sud America le piantagioni monocolturali che consistono nello sfruttamento intensivo di un territorio attraverso la coltivazione massiccia ed estesa di una sola specie agricola. Questa pratica è assai diffusa soprattutto in Brasile e in Argentina dove, le immense praterie e la presenza della Foresta Amazzonica (Brasile) consentono ancora oggi uno sfruttamento di aree vergini prive di rilievi naturali (colline, montagne), facendo sì che la resa economica di queste lavorazioni sia ancora più lucrosa per i proprietari delle grandi multinazionali.
Sono esempi dI monocolturali agricole in Sud America i seguenti prodotti:
- Caffè – Il Brasile con le sue 2.555.000 tonnellate di caffè all’anno è il maggior produttore al mondo da oltre 150 anni. La Colombia è il terzo paese al mondo con 810.000 tonnellate all’anno.
- Banane – Brasile, Ecquador, Colombia sono nella lista dei dieci paesi maggior produttori di banane al mondo. Il Brasile ne produce 6,752 milioni di tonnellate; l’Ecquador 6,505 milioni ; la Colombia 3,707 milioni).
- Canna da zucchero – Il Brasile è il più grande produttore mondiale di canna da zucchero, con circa 768.678.382 tonnellate l’anno; la Colombia con 36.951.213 è il settimo.
Fonte: Atlsbig
Nonostante le multinazionali siano proprietarie di grandi estensioni agricole in Sud America, rimangono spazi per le piccole realtà familiari private, le quali si concentrano sulla coltivazione di prodotti di sussistenza, come patate, mais e fagioli.
La disciplina di mercato delle grandi multinazionali, che gestiscono la maggior produzione agricola del Sud America, fa sì che tra le popolazioni si creino disuguaglianze distibutive che determinano poi malcontenti e disordini sociali anche di grosse dimensioni, coinvolgendo gran parte delle persone che vivono in quelle aree.
Questa mal distribuzione dei beni agricoli determinata dalle politiche delle multinaziononali fa sì che di quelle produzioni agricole non ne beneficino i locali; che i prodotti subiscano pericolose oscillazioni di valore a causa dell’andamento del mercato (ad esempio il crollo delle produzioni di caffè in Colombia a causa dei cambiamenti climatici) che poi si ripercuotono direttamente sull’occupazione dei lavoratori, i quali, raramente godono di diritti sindacali.
LE INDUSTRIE
Il Sud America ha i più grandi distretti industriali concentrati sulle fasce costiere a maggiore indice di urbanizzazione. I settori industriali più sviluppati sono:
- settore automobilistico
- settore petrolchimico
- settoe meccanico
- settore chimico
- settore elettrico
- settore della gomma
Anche nell’industria le multinazionali detengono la gran parte del potere economico e politico, condizionando gli andamenti produttivi e le rese sul mercato sulla base degli andamenti dello stesso.
IL TERZIARIO
Turismo e finanze sono settori in crescita in Sud America. In particolare il primo, grazie alle notevoli offerte dei territori, registra da alcuni anni interessanti valori di crescita. Il turismo è infatti sempre più sviluppato nel nord, presso le coste che si affacciano sui mari dei Caraibi. Mentre è ancora di nicchia quello al sud, nelle zone più inospitali della Patagonia. Reggono anche le attrattive delle grandi montagne andine, delle metropoli brasiliane e argentine e, non ultime, le zone rurali dei paesi dell’interno, come il Paraguay.
DATI ECONOMICI
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) dei singoli paesi del Sud America (dati del 2017, fonte: Oindex Mundi)
Paesi |
PIL |
|
---|---|---|
1. Brasile |
3,248 |
|
2. Argentina |
922 |
|
3. Colombia |
712 |
|
4. Cile |
452 |
|
5. Perù |
430 |
|
6. Venezuela |
382 |
|
7. Ecuador |
193 |
|
8. Paraguay |
89 |
|
9. Bolivia |
84 |
|
10. Uruguay |
78 |
|
11. Suriname |
9 |
|
12. Guyana |
6 |
|
13. Isole Falkland |
0 |