🟨 Il caso Spalletti-Ranieri: una Nazionale senza guida
Dopo l’uscita di scena di Spalletti, la Federazione ha provato a convincere Claudio Ranieri, simbolo della competenza e dell’equilibrio, a prendere in mano una Nazionale in difficoltà. Ma Ranieri ha rifiutato. Non per mancanza di stimoli, ma forse per lucidità: oggi allenare l’Italia è più una missione impossibile che una consacrazione.
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🟨 Il vero problema: il sistema calcio italiano
Da anni, le squadre di club italiane hanno smesso di investire nel settore giovanile nazionale. I vivai languono, i giovani italiani non trovano spazio nelle prime squadre, e i dirigenti preferiscono puntare su stranieri pronti, facilmente monetizzabili.
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🟨 Settori giovanili in crisi e modelli stranieri imitati male
A differenza di Paesi come la Spagna, la Germania o la Francia, dove il calcio federale e quello di club lavorano in sinergia per formare talenti, in Italia si cerca il risultato immediato. Il calcio è diventato business, e nel business il tempo per costruire scompare.
🟨 Identità perduta: cosa resta oggi del calcio italiano
La Nazionale non rappresenta più un progetto a lungo termine. La mancanza di giocatori simbolo, di leader in campo, e di coerenza tattica riflette una confusione generale. Il rifiuto di Ranieri è solo l’ultima cartina tornasole.
🟨 Serve un progetto, non un nome
Cambiare commissari tecnici serve a poco, se non si cambia mentalità. Senza investimenti nei vivai, programmazione federale e riforme nei campionati giovanili, nessun allenatore potrà risollevare il calcio italiano.
✅ Conclusione / CTA
Il calcio italiano ha bisogno di ripartire dalle basi. Non servono eroi, ma dirigenti capaci, progetti seri e il coraggio di dire che il problema non sono gli allenatori, ma il sistema.
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