Il cantautore americano Bruce Springsteen ha fatto tappa nella sua tournee europea 2023 a Ferrara il 18 maggio, a poche ore dalla tragica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche.
Il concerto si è svolto durante le caldissime operazioni di soccorso agli alluvionati e quando gli effetti meteorologici della straordinaria perturbazione si stavano manifestando.
L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche ha causato 15 vittime, migliaia di persone sfollate e messo in ginocchio il sistema economico produttivo dei territori.
Moralismi fuori dalla discussione
Evitando di fare la morale ai fan che hanno voluto omaggiare la loro passione per i Boss con la presenza al concerto ed evitando di “scaricare” sul cantante e il suo entourage le colpe di una mancata sospensione del concerto per ragioni di opportunità, lascia sgomento come una macchina di intrattenimento musicale legata a grandi interessi economici, sia in grado di non fermarsi davanti a eventi tragici di tale portata.
Non sapevamo nulla
Il fatto che Bruce Springsteen non sapesse cosa fosse successo a pochi chilometri da Ferrara, il luogo del suo concerto, cioè che una tragedia e un disastro di proporzioni storiche avevano appena colpito migliaia di persone rimaste senza casa è stato confermato da uno dei chitarristi della E Street Band, Steven Van Zandt, che via Twitter a pochi giorni dallo show ha detto:
“Non ne sapevamo niente. Tutto ciò che abbiamo sentito è che l’entourage ha dovuto fare gli straordinari perché il luogo era una grande pozza di fango a causa della pioggia. Questo è tutto”.
Steven Van Zandt
Il capitalismo aliena attori e consumatori
Una delle caratteristiche del capitalismo è da sempre quella di abbassare il più possibile la soglia di consapevolezza della realtà di attori e consumatori del business affinché il “sistema capitalistico”, ovvero la “macchina da soldi”, funzioni bene e senza intoppi.
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Come funziona il capitalismo
L’obiettivo della macchina capitalistica, come sappiamo, è produrre un bene, venderlo, farlo consumare e riniziare il ciclo, affinché questo processo immetta in circolo ricchezza, benessere economico o denaro.
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L’industria discografica e il capitalismo
L’industria discografica è una delle più efficienti macchine da soldi inventate dal capitalismo negli ultimi 120 anni storia.
L’industria discografica infatti è in grado di trasformare il piacere di intrattenimento delle persone in un bisogno artificiale di consumare compulsivamente e acriticamente i suoi prodotti, i dischi appunto.
Come in ogni altro settore dell’economia capitalistica, anche in quello discografico, affinché il lucroso legame tra artisti e fan si mantenga efficiente è necessario che si produca uno stato di alienazione dalla realtà sia degli attori (cantanti, musicisti, tecnici, organizzatori) che dei consumatori finali (fan). Questo perché attori e consumatori consapevoli potrebbero fermare la macchina per “pensare” a ciò che stanno facendo.
Springsteen e lo Star System
Ritornando adesso a Bruce Springsteen e al suo concerto italiano in piena alluvione, è così che, un artista impegnato, dalla reputazione cristallina anche sul piano della sensibilità alle tematiche sociali e politiche che toccano il mondo civile, potrebbe arrivare a Ferrara nel 2023 e fare il suo concerto a pochi minuti da una tragica alluvione accaduta a qualche chilometro di distanza senza sapere niente su cosa sia appena successo.
The Show must go on
Grazie a questo stato di inconsapevolezza dell’attore principale, forse l’unico ingranaggio in grado di fermare la macchina in corsa sul punto d’arrivo, è stato possibile mettere in moto un concerto di musica rock e consentire che migliaia di persone cantassero e ballassero a pochi minuti e a pochi chilometri dall’evento che, in condizioni di normalità umana, avrebbe richiesto una pausa di riflessione.