Nell’aprile del 1937 sull’immediato retrospiaggia del Poetto, a pochi passi dal confine territoriale con il comune di Quartu Sant’Elena, venne inaugurato l’Ospedale Marino di Cagliari, ritenuto dall’architettura moderna il più importante edificio del Razionalismo sardo.
Architettura e paesaggio
Da questo momento, nel bene e nel male l’Ospedale Marino farà parte della storia e del paesaggio del Poetto. L’edificio fu progettato da Ubaldo Badas ma in un primo tempo fu costruita solo la struttura portante, perché, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, i lavori si dovettero fermare. Il committente era il Partito Nazionale Fascista e la funzione principale di questa infrastruttura doveva essere quella di accogliere la Colonia marina Dux. L’edificio da prima, sorgendo sulla spiaggia del Poetto, fu di proprietà demaniale, poi, passò al comune di Cagliari nel 1932.
Le colonie marine fasciste
L’ospedale cercò in questo modo di sopperire al sovraffollamento delle colonie marine della città , specialmente per i soggetti affetti da patologie polmonari. In realtà i bambini durante la permanenza estiva vennero ospitati solo nei padiglioni di legno esterni, poggiati sulla sabbia. Nel 1947, l’amministrazione comunale fece concludere finalmente il progetto di Badas, seppur con alcune varianti, e l’Ospedale Marino rimase finalmente in funzione fino al 1982. Oggi, si valuta una riconversione.
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