L’Islam proibisce il consumo di alcol per l’osservante di questa religione. La principale ragione di questo divieto è che il corpo è considerato dall’Islam come un tempio sacro che non deve essere inquinato da agenti che lo danneggiano, come appunto l’alcol.
L’alcolismo è considerata dall’Islam una degenerazione dello spirito. Il consumo di alcolici rientra dunque nella categoria degli Haram, le cose proibite dalla sharia, la legge islamica.
- LEGGI ANCHE: L’ISLAMISMO
Nel Corano la posizione di avversione verso l’uso di questa sostanza nell’alimentazione umana è ben espressa in numerosi passi e si precisa che il divieto è assoluto anche in caso di piccole quantità. L’alcol è vietato se proveniente da qualsiasi processo di fermentazione vegetale, compresa oltre all’uva anche l’uvetta, i datteri e il miele.
Già all’epoca primordiale dell’Islam, lo stesso Maometto aveva individuato nell’assunzione dell’alcol il rischio di una deriva impura per l’osservante. L’alcol distrae l’uomo dalla dedizione a Dio e danneggia il suo corpo.
- LEGGI ANCHE: GLI ANIMALI IMPURI NELL’ISLAM