Il ricorso di Alessandra Todde: la decisione del Tribunale
Il 28 maggio 2025, la prima sezione civile del Tribunale di Cagliari ha respinto il ricorso presentato dalla presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, contro l’ordinanza-ingiunzione di decadenza emessa dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello. L’ordinanza, notificata il 3 gennaio 2025, contestava presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali sostenute durante la campagna per le elezioni regionali del febbraio 2024.
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Perché il Tribunale ha respinto il ricorso di Alessandra Todde
Il Tribunale ha stabilito che la competenza a deliberare sull’eventuale decadenza della presidente spetta esclusivamente al Consiglio regionale della Sardegna, come previsto dalla normativa vigente. Il giudice ha inoltre confermato la sanzione pecuniaria di 40.000 euro, ritenendo le violazioni contestate “plurime e gravi”, in particolare per la mancata apertura di un conto corrente dedicato e l’assenza di un mandatario elettorale, elementi fondamentali per garantire la trasparenza dei finanziamenti.
Todde resta presidente: ora parla il Consiglio regionale
In seguito alla sentenza, Alessandra Todde ha dichiarato: “Andiamo avanti: impugniamo la sentenza, perché le violazioni contestate non sussistono, come pure rilevato dalla Corte dei Conti e dalla Procura della Repubblica di Cagliari. In primo luogo, il tribunale dice che il Collegio di garanzia era incompetente a esprimersi sulla decadenza. Quindi avevamo ragione” . La presidente ha inoltre sottolineato che la sentenza presenta “diversi punti discutibili e controversi” e ha ribadito l’intenzione di proseguire il proprio mandato fino a una decisione definitiva.
Le tappe del caso ricorso Alessandra Todde
La decisione finale sulla decadenza di Alessandra Todde spetta ora al Consiglio regionale della Sardegna, dove la presidente dispone di una maggioranza di centrosinistra. Parallelamente, il 9 luglio 2025, la Corte Costituzionale esaminerà il conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Sardegna nei confronti dello Stato, relativo all’applicabilità della normativa nazionale sulla decadenza agli amministratori delle regioni a statuto speciale come la Sardegna.
La vicenda rimane al centro del dibattito politico regionale, con l’opposizione che chiede le dimissioni della presidente e la maggioranza che difende la legittimità del suo operato. Nel frattempo, Alessandra Todde continua a esercitare le sue funzioni, in attesa delle decisioni del Consiglio regionale e della Corte Costituzionale.
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