Fu questa la prima cultura sarda ad utilizzare le cavità naturali come sepolcri. Partendo da grotte naturali infatti, attraverso successive lavorazioni venivano ricavati dei loculi di forma ovale con soffitto a volta dove venivano tumulati i defunti.
Nell’Oristanese i maggiori insediamenti
Nella costa occidentale sarda queste antiche popolazioni indigene della Sardegna prenuragica ebbero una particolare espansione, realizzando insediamenti con abitazioni interrate, sostenute da pali in legno e coperture di erbe palustri, nei pressi dei ricchi giacimenti di ossidiana, delle pianure, degli stagni e dei numerosi porti.
La Cultura di Bonu Ighinu fu forse contemporanea agli insediamenti della Sardegna orientale, in particolare quelli rinvenuti presso la famosa grotta Corbeddu (Oliena).
All’aperto la Cultura di Bonu Ighinu costruì probabilmente piccoli villaggi di capanne circolari o ellissoidali. Di queste realizzazioni tuttavia non è rimasta traccia. Questa cultura fu precedente alla più nota Cultura di Ozieri.
** La foto in copertina rappresenta una Domus de Janas, la cui cultura di riferimento fu successiva a quella di Bonu Ighinu.