S’Enna de S’Arca rappresenta la porzione più settentrionale della Costa Verde, una delle aree costiere più selvagge e suggestive della Sardegna occidentale. A nord confina con il Poligono militare di Capo Frasca, mentre a sud si estende verso il villaggio di Pistis e la spiaggia di Is Arenas s’Acqua ‘e S’Ollastu. Qui la natura si mostra nella sua forma più autentica, tra mare cristallino, rocce scolpite e una macchia mediterranea ancora intatta.

Una costa rocciosa modellata da uomo e natura
La costa di S’Enna de S’Arca è caratterizzata da fondali irregolari e scogliere composte principalmente da arenaria e basalto. Fin dall’epoca punico-romana e poi in quella spagnola, l’arenaria veniva utilizzata come materiale da costruzione, come dimostra la storica Torre di Flumentorgiu. Le incisioni lasciate dalle ultime estrazioni si alternano alle forme naturali scolpite dal mare e dal vento, dando vita a un paesaggio unico e scenografico. Le acque, trasparenti e brillanti, riflettono la varietà dei fondali con sfumature che spaziano dal verde smeraldo al blu intenso e al cobalto profondo.
Un mare ricco di pesce e di tradizioni
Il mare di S’Enna de S’Arca è rinomato per la sua ricchezza ittica. Nei fondali vivono numerose specie come saraghi, orate, spigole, dentici e tracine, rendendo la zona ideale per la pesca subacquea e le immersioni. Sulle rocce è possibile trovare anche i prelibati ricci di mare, molto apprezzati nella gastronomia locale. Non è raro imbattersi in battute di pesca o in pescatori che praticano il prelievo tradizionale di questi ricci, simbolo della cultura marina sarda.

La storia mineraria di S’Enna de S’Arca
La zona di S’Enna de S’Arca, situata all’estremità settentrionale della Costa Verde, è legata non solo alla sua bellezza naturale ma anche a un passato minerario significativo. Qui, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, furono avviate attività estrattive legate principalmente alla presenza di arenaria e basalto, materiali impiegati nell’edilizia e nelle opere costiere. Le cave a cielo aperto, ricavate direttamente lungo la scogliera, vennero sfruttate per decenni, lasciando incisioni regolari sulla roccia ancora oggi ben visibili. Proprio queste lavorazioni — nate per fini industriali — sono state nel tempo riassorbite dal paesaggio, trasformandosi in un elemento identitario del luogo. Il sito di S’Enna de S’Arca rappresenta un raro esempio di interazione tra attività estrattiva e ambiente costiero, dove i segni dell’uomo si fondono armoniosamente con la natura creando un contesto unico e suggestivo.



Un paesaggio lunare immerso nella macchia mediterranea
Uscendo dall’acqua, ci si ritrova davanti a un paesaggio quasi lunare, fatto di rocce scure e tonalità calde che spaziano dal rosso al marrone. La macchia mediterranea cresce rigogliosa tra le pietre, sprigionando profumi intensi e creando un contrasto spettacolare con il blu del mare. Le costruzioni presenti sono pochissime e perfettamente integrate nell’ambiente naturale. Tra le specie animali che popolano quest’area si possono osservare splendide donzelle pavonine e il più comune tordo pavone, simboli della biodiversità locale.



 
 







































