L’Isola dell’Asinara: posizione e caratteristiche geografiche
L’Isola dell’Asinara, situata di fronte alla punta nord-occidentale della Sardegna e appartenente al Comune di Porto Torres, è la seconda isola sarda per dimensioni dopo Sant’Antioco, con un’estensione di circa 50 km². La sua conformazione stretta e allungata, da cui deriva il nome latino Sinuaria (poi trasformato in Asinara), la rende un ambiente naturale unico, caratterizzato da coste frastagliate, calette cristalline e rilievi dolci che raggiungono i 408 metri del Monte Scomunica.

🌊 Isola dell’Asinara Scheda rapida
Parco Nazionale & Area Marina Protetta
📍 Posizione & dimensioni
- Nord-ovest Sardegna (Comune di Porto Torres)
- Superficie: ~50 km² (2ª isola sarda dopo Sant’Antioco)
- Morfologia: stretta e allungata (origine del nome da Sinuaria)
- Cima: Monte Scomunica 408 m
🌿 Natura & fauna
- Macchia mediterranea (ginepri, lentischi, corbezzoli)
- Asinello bianco (simbolo dell’isola), mufloni, cavalli
- Avifauna migratoria e coste con calette cristalline
🏛️ Storia in breve
- 1885: colonia penale agricola (12 diramazioni)
- Lazzaretto & stazione di quarantena a Cala Reale
- Prima Guerra Mondiale: prigionieri austro-ungarici (Ossario)
- XX sec.: carcere di massima sicurezza – 41-bis
- 1985: soggiorno di Falcone e Borsellino a Cala d’Oliva
🚶 Visita & accessi
- Ingresso regolamentato (Parco Nazionale)
- Tour in jeep, trekking, bici, barca
- Periodo consigliato: primavera/autunno
📌 Luoghi da non perdere
- Cala Reale: palazzo, stazione di quarantena, Ossario
- Fornelli & Cala d’Oliva: aree del complesso penitenziario
- Spiagge e calette (area protetta, rispetto delle regole)
ℹ️ Note utili
- Portare acqua, cappello e crema solare
- Rispettare fauna/flora e aree di interdizione
- Servizi limitati: pianificare in anticipo
Un ambiente naturale incontaminato e protetto
Oggi l’Isola dell’Asinara è interamente compresa nel Parco Nazionale dell’Asinara e fa parte dell’Area Marina Protetta del Golfo dell’Asinara. La sua biodiversità è straordinaria: qui vivono l’asinello bianco, simbolo dell’isola, oltre a mufloni, cavalli e una ricca varietà di uccelli migratori. La vegetazione mediterranea domina il paesaggio con macchia sempreverde, ginepri, corbezzoli e lentischi, che rendono l’isola un autentico paradiso per escursionisti e amanti della natura.
L’Asinara come colonia penale e carcere di massima sicurezza
Dal 1885 l’isola divenne colonia penale agricola, seguendo il modello già sperimentato a Pianosa. I detenuti scontavano la pena integrandola con attività agricole e di allevamento. Nel corso del Novecento, il carcere dell’Asinara si trasformò più volte fino a diventare, negli anni ’70, una struttura di massima sicurezza destinata a ospitare mafiosi, brigatisti e banditi sardi. L’isolamento geografico e la difficile accessibilità ne fecero un luogo ideale per l’applicazione del regime detentivo speciale previsto dal 41-bis.

Isola dell’Asinara: dall’epidemia ai giudici Falcone e Borsellino
Oltre al carcere, l’Isola dell’Asinara ha avuto un ruolo centrale anche nella storia sanitaria e giudiziaria d’Italia. Alla fine dell’Ottocento ospitò un lazzaretto per la quarantena marittima, mentre durante la Prima guerra mondiale accolse oltre 24.000 prigionieri austro-ungarici, molti dei quali morirono di malattie e sono oggi ricordati nell’Ossario dell’Asinara. Negli anni ’80, l’isola accolse i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che qui redassero parte dell’istruttoria del maxi-processo alla mafia.

L’Isola dell’Asinara oggi
Con la chiusura definitiva del carcere nel 1997, l’Asinara ha avviato una nuova fase della sua storia, diventando meta turistica e naturalistica di grande richiamo. Oggi l’isola è visitabile con escursioni guidate in jeep, a piedi, in bicicletta o in barca, con percorsi che permettono di scoprire non solo le meraviglie naturali ma anche gli edifici del passato carcerario e sanitario. L’Asinara rappresenta un raro esempio di luogo dove natura, storia e memoria si intrecciano in modo unico.

Perché visitare l’Isola dell’Asinara
Visitare l’Isola dell’Asinara significa immergersi in un contesto straordinario, dove la bellezza paesaggistica si unisce al fascino della storia. Le spiagge incontaminate, i panorami selvaggi e la possibilità di conoscere le vicende legate al carcere e alla quarantena marittima rendono l’esperienza indimenticabile. Che si arrivi per ammirare l’asinello bianco o per comprendere meglio il passato penitenziario dell’isola, l’Asinara resta una delle destinazioni più affascinanti e ricche di significato della Sardegna.



Cala d’Oliva: dal borgo di pescatori al cuore del penitenziario
Cala d’Oliva è un suggestivo borgo dell’Isola dell’Asinara, fondato originariamente da pescatori camoglini che qui crearono il primo vero insediamento stabile. La comunità rimase sull’isola fino al 1885, quando lo Stato decise l’esproprio delle case per trasformare l’Asinara nel nuovo quartier generale carcerario. Gli abitanti furono costretti a lasciare l’isola e si trasferirono nella vicina costa sarda, dando vita al villaggio di Stintino. Le abitazioni di Cala d’Oliva furono riconvertite in strutture di servizio: alloggi per il personale penitenziario, chiesa, scuola e residenza della direzione del carcere.


L’Ossario dell’Asinara: memoria della Prima Guerra Mondiale
L’Ossario dell’Asinara si trova nella zona di Cala Reale ed è uno dei luoghi più suggestivi e toccanti dell’isola. Venne costruito negli anni ’30 per raccogliere i resti di oltre 7.000 soldati austro-ungarici, prigionieri durante la Prima Guerra Mondiale, che persero la vita a causa di malattie e stenti nei campi di prigionia allestiti sull’isola. L’edificio, di stile neoclassico, custodisce al suo interno lapidi e iscrizioni commemorative che ricordano il sacrificio di quei giovani soldati, trasformando l’Asinara da semplice colonia penale a luogo di memoria storica. Oggi l’Ossario rappresenta una delle tappe più significative da visitare all’interno del Parco Nazionale dell’Asinara, sia per il suo valore storico che per il forte impatto emotivo che suscita nei visitatori.

La Stazione marittima della quarantena all’Asinara
La Stazione marittima della quarantena all’Asinara, realizzata a Cala Reale nel 1885, rappresenta una delle pagine più significative della storia sanitaria dell’isola. Nata per accogliere navi provenienti da porti esteri considerate a rischio sanitario, la struttura aveva il compito di isolare equipaggi e passeggeri per prevenire la diffusione di malattie infettive come colera e peste. Per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, l’Asinara divenne così un baluardo di difesa sanitaria per tutta la Sardegna e per i traffici commerciali diretti verso l’Italia. Oggi, la stazione marittima fa parte del patrimonio storico del Parco Nazionale dell’Asinara e testimonia il passato medico e sociale dell’isola, unendo memoria storica e interesse turistico-culturale.
