Giornalismo e Isola dei Famosi, continua la cattiva abitudine di intercambiare giornalisti e conduttori televisivi, soprattutto nei reality show, senza che l’Ordine dei Giornalisti intervenga e ponga freno a questa ambiguità.
Giornalisti all’Isola dei Famosi: dal giornalismo al trash
Nell’edizione attuale (2025) dell’Isola dei Famosi, l’uso dei giornalisti come conduttori dimostra ancora una volta come i reality show sacrifichino la professionalità per dare dignità alla tv trash.

Giornalismo e Isola dei Famosi

Nel frattempo, prosegue lo screditamento della figura del giornalista, che dovrebbe essere il “cane da guardia” del potere e che invece viene svilita da meccanismi furbi di intercambio tra ruoli professionali profondamente diversi.
Sempre più giornalisti nei reality show come l’Isola dei Famosi
Questo fenomeno non è nuovo, ma negli ultimi anni ha subito un’accelerazione.
Giornalisti che dovrebbero vigilare sul potere, o raccontare la realtà con spirito critico, si ritrovano invece a condurre format come l’Isola dei Famosi, che vivono di polemica, gossip e spettacolarizzazione del nulla.
Etica e cultura: il giornalismo usato per legittimare la tv trash
Il punto non è solo etico, ma anche culturale: quale immagine trasmettiamo ai giovani aspiranti il giornalismo usato nell’Isola dei Famosi? Quale funzione resta a una professione che si fa entertainment? Serve una riflessione profonda su questi intrecci tra giornalismo e intrattenimento.
Il ricorso a giornalisti nei reality come l’Isola dei Famosi non è solo una questione di format. È una scelta di narrazione: dare una patina di credibilità a programmi basati sul gossip e sull’intrattenimento estremo. È ora che il mondo dell’informazione e il pubblico riflettano sul vero ruolo del giornalismo nella società, e su quanto sia sottile il confine tra informazione e spettacolo.
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