Informati Sardegna
  • SPIAGGE
    • Tutti
    • Fiori e piante dei litorali sardi

    Sa Curcurica

    Cala Ginepro

    Cala Fighera, Cagliari

    Cala Fighera

    Platamona

    Platamona

  • MARE
    Golfo di Orosei, tratto di costa di Baunei

    Baunei e il Golfo di Orosei

    Scogliera di Santu Bainzu Ischabizzaddu

    Scogliera di Santu Bainzu Ischabizzaddu

    Punta Molentis, Villasimius

    Il complesso di Punta Molentis

    S'Abba Meica, Cala Gonone

    S’Abba Meica

  • MONTAGNA
    • Tutti
    • Botanica Sardegna
    • Cascate di Sardegna
    • Foreste della Sardegna
    • Insetti di Sardegna
    • Tacchi d'Ogliastra
    • Trekking
    Iris germanica Sardegna

    Iris germanica: il fiore nobile della Sardegna tra bellezza e biodiversità

    fiordaliso frangiato in Sardegna

    Fiordaliso frangiato: dove cresce in Sardegna e come riconoscerlo

    Borragine in fiore – Borago officinalis

    Borragine (Borago officinalis): proprietà, usi e habitat in Sardegna

    Fiori di camomilla (Matricaria chamomilla)

    Camomilla Matricaria chamomilla, pianta officinale e fiore spontaneo della Sardegna

  • LOCALITÀ
    • Tutti
    • Antichi villaggi
    • Barbagia di Ollolai
    • Borghi Autentici
    • Città di Fondazione
    • Città regia
    • Mandrolisai
    • Sud Sardegna
    • Turismo in Sardegna
    Sorradile e il lago Omodeo

    Sorradile

    Osidda

    Osidda

    Posada, centro storico

    Posada

    Oliena

    Oliena

  • LUOGHI
    • Tutti
    • Chiese della Sardegna
    • Geografia della Sardegna
    • Monumenti naturali
    • Monumenti storici
    • Opere pubbliche
    • Rioni identitari
    • Ruderi in Sardegna
    Veduta del ponte sul Cedrino dal centro storico

    Ponte Romano di Orosei: storia, curiosità e paesaggi sul Cedrino

    Diga di Santa Chiara a Ula Tirso

    Diga di Santa Chiara a Ula Tirso

    Locherie, Onifai

    Locherie Onifai: la “pera di granito rosa” tra natura, storia e geologia

    Tasso di Neul’a coro, Urzulei

    Tasso di Neul’a coro

  • STORIA
    • Tutti
    • 14-18 in Sardegna
    • Animali estinti
    • Banditismo sardo
    • Castelli di Sardegna
    • Età Nuragica
    • Fenicio-punico
    • Ferrovie storiche della Sardegna
    • Medioevo sardo
    • Ottocento in Sardegna
    • Prenuragico
    • Sardegna romana
    • Sardegna vandalica
    • Seconda Guerra Mondiale
    • Sessantotto in Sardegna
    • Ventennio fascista
    Graziano Mesina, il bandito sardo di Orgosolo

    Graziano Mesina: la storia del bandito di Orgosolo, tra mito e cronaca nera

    Ardara - Reperto

    Giudicati sardi

    Disegno di Caralis secondo il cartografo tedesco Georg Braun (1572)

    Giudicato di Caralis

    Cagliari. Primo piano del centro storico dell'antica Caralis

    Karalis

  • CULTURA
    • Tutti
    • Agroalimentare sardo
    • Architettura della Sardegna
    • Artigianato Sardo
    • Carnevali di Sardegna
    • Castelli di Sardegna
    • Chiese di Sardegna
    • Costumi sardi
    • Memorie Maestranza
    • Pittura di strada
    • Ricerca scientifica
    • Urbanistica in Sardegna
    Sant'Efisio di Nora

    Sant’Efisio di Nora

    Cineteatro Cavallera

    Cineteatro cavallera

    Palazzo del Comando Legione Carabinieri Sardegna

    Palazzo del Comando Legione Carabinieri Sardegna

    Basilica di San Gavino, Porto Torres

    Dionigi e Flavio Scano

  • GASTRONOMIA
    • Tutti
    • Condimenti
    • Dolci sardi
    • Frutta di Sardegna
    • Gelati sardi
    • Prodotti Alimentari
    Foto di Lama Roscu su Unsplash

    Cos’è il gelato artigianale: guida al dessert italiano cremoso e naturale

    Miele di ciliegio

    Miele di ciliegio

    La raccolta delle more selvatiche tra luglio e agosto

    La raccolta delle more selvatiche tra luglio e agosto

    Kaki di Sardegna

    Kaki di Sardegna

  • Chi siamo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • SPIAGGE
    • Tutti
    • Fiori e piante dei litorali sardi

    Sa Curcurica

    Cala Ginepro

    Cala Fighera, Cagliari

    Cala Fighera

    Platamona

    Platamona

  • MARE
    Golfo di Orosei, tratto di costa di Baunei

    Baunei e il Golfo di Orosei

    Scogliera di Santu Bainzu Ischabizzaddu

    Scogliera di Santu Bainzu Ischabizzaddu

    Punta Molentis, Villasimius

    Il complesso di Punta Molentis

    S'Abba Meica, Cala Gonone

    S’Abba Meica

  • MONTAGNA
    • Tutti
    • Botanica Sardegna
    • Cascate di Sardegna
    • Foreste della Sardegna
    • Insetti di Sardegna
    • Tacchi d'Ogliastra
    • Trekking
    Iris germanica Sardegna

    Iris germanica: il fiore nobile della Sardegna tra bellezza e biodiversità

    fiordaliso frangiato in Sardegna

    Fiordaliso frangiato: dove cresce in Sardegna e come riconoscerlo

    Borragine in fiore – Borago officinalis

    Borragine (Borago officinalis): proprietà, usi e habitat in Sardegna

    Fiori di camomilla (Matricaria chamomilla)

    Camomilla Matricaria chamomilla, pianta officinale e fiore spontaneo della Sardegna

  • LOCALITÀ
    • Tutti
    • Antichi villaggi
    • Barbagia di Ollolai
    • Borghi Autentici
    • Città di Fondazione
    • Città regia
    • Mandrolisai
    • Sud Sardegna
    • Turismo in Sardegna
    Sorradile e il lago Omodeo

    Sorradile

    Osidda

    Osidda

    Posada, centro storico

    Posada

    Oliena

    Oliena

  • LUOGHI
    • Tutti
    • Chiese della Sardegna
    • Geografia della Sardegna
    • Monumenti naturali
    • Monumenti storici
    • Opere pubbliche
    • Rioni identitari
    • Ruderi in Sardegna
    Veduta del ponte sul Cedrino dal centro storico

    Ponte Romano di Orosei: storia, curiosità e paesaggi sul Cedrino

    Diga di Santa Chiara a Ula Tirso

    Diga di Santa Chiara a Ula Tirso

    Locherie, Onifai

    Locherie Onifai: la “pera di granito rosa” tra natura, storia e geologia

    Tasso di Neul’a coro, Urzulei

    Tasso di Neul’a coro

  • STORIA
    • Tutti
    • 14-18 in Sardegna
    • Animali estinti
    • Banditismo sardo
    • Castelli di Sardegna
    • Età Nuragica
    • Fenicio-punico
    • Ferrovie storiche della Sardegna
    • Medioevo sardo
    • Ottocento in Sardegna
    • Prenuragico
    • Sardegna romana
    • Sardegna vandalica
    • Seconda Guerra Mondiale
    • Sessantotto in Sardegna
    • Ventennio fascista
    Graziano Mesina, il bandito sardo di Orgosolo

    Graziano Mesina: la storia del bandito di Orgosolo, tra mito e cronaca nera

    Ardara - Reperto

    Giudicati sardi

    Disegno di Caralis secondo il cartografo tedesco Georg Braun (1572)

    Giudicato di Caralis

    Cagliari. Primo piano del centro storico dell'antica Caralis

    Karalis

  • CULTURA
    • Tutti
    • Agroalimentare sardo
    • Architettura della Sardegna
    • Artigianato Sardo
    • Carnevali di Sardegna
    • Castelli di Sardegna
    • Chiese di Sardegna
    • Costumi sardi
    • Memorie Maestranza
    • Pittura di strada
    • Ricerca scientifica
    • Urbanistica in Sardegna
    Sant'Efisio di Nora

    Sant’Efisio di Nora

    Cineteatro Cavallera

    Cineteatro cavallera

    Palazzo del Comando Legione Carabinieri Sardegna

    Palazzo del Comando Legione Carabinieri Sardegna

    Basilica di San Gavino, Porto Torres

    Dionigi e Flavio Scano

  • GASTRONOMIA
    • Tutti
    • Condimenti
    • Dolci sardi
    • Frutta di Sardegna
    • Gelati sardi
    • Prodotti Alimentari
    Foto di Lama Roscu su Unsplash

    Cos’è il gelato artigianale: guida al dessert italiano cremoso e naturale

    Miele di ciliegio

    Miele di ciliegio

    La raccolta delle more selvatiche tra luglio e agosto

    La raccolta delle more selvatiche tra luglio e agosto

    Kaki di Sardegna

    Kaki di Sardegna

  • Chi siamo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Informati Sardegna
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Home » Approfondimenti » Attualità » Sardegna rubata » Alessio Bertrand, il solo sopravvissuto alla tragedia della Moby Prince

Alessio Bertrand, il solo sopravvissuto alla tragedia della Moby Prince

Cronache di Sardegna

di Redazione
in Sardegna rubata
Tempo di lettura: 6 minuti
Momenti concitati durante i soccorsi al Moby Prince

La petroliera Agip Abruzzo dopo la collisione con il Moby Prince, 10 aprile 1991

Alessio Bertrand, unico superstite della Moby Prince, è il solo a essere sopravvissuto alla più grave tragedia marittima civile italiana. Il suo nome, Alessio Bertrand Moby Prince, è legato per sempre al disastro del 10 aprile 1991.

Quel giorno, il traghetto Moby Prince, partito da Livorno e diretto a Olbia, si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo, provocando un incendio che causò 140 morti.  Alessio Bertrand, un giovane cameriere di bordo rimarrà l’unico sopravvissuto al disastro Moby Prince.

  • LEGGI ANCHE: Processo Moby Prince

Thai Massage Cala Gonone Dorgali
Thai Massage Cala Gonone Dorgali

La tragedia del Moby Prince

La testimonianza di Alessio Bertrand Moby Prince resta oggi fondamentale per capire cosa accadde realmente quella notte.

Alle 22:25 circa, poco dopo la partenza da Livorno, il Moby Prince entrò in collisione con la petroliera ancorata, la Agip Abruzzo, carica di oltre 80.000 tonnellate di greggio. In pochi minuti, il traghetto fu avvolto dalle fiamme.

Nonostante l’immediata richiesta di soccorsi da parte della petroliera, le operazioni di salvataggio furono concentrate sulla nave cisterna, trascurando per oltre un’ora il traghetto passeggeri.


La verità raccontata da Alessio Bertrand, superstite del Moby Prince

Nonostante inchieste e processi, nessun colpevole è mai stato condannato per la strage. Restano numerose zone d’ombra:

  • La presenza militare nelle acque antistanti

  • La mancata attivazione dei soccorsi verso il traghetto

  • Le manomissioni alle prove e le contraddizioni nelle testimonianze ufficiali

La vicenda è stata spesso definita un mistero italiano mai chiarito, alimentando il sospetto di insabbiamenti.


Alessio Bertrand e il mistero della tragedia del Moby Prince

A distanza di oltre 30 anni, Alessio Bertrand vive lontano dai riflettori, con le cicatrici fisiche e psicologiche di quella notte. Ha più volte raccontato la sua esperienza, denunciando le gravi lacune nei soccorsi e sostenendo la battaglia per la verità insieme ai parenti delle vittime.

 


Lapide commemorativa per le vittime al porto di Livorno
Lapide commemorativa del disastro del Moby Prince al porto di Livorno. Foto: Piergiuliano Chesi

Una ferita aperta per l’Italia

La tragedia della Moby Prince rappresenta ancora oggi una delle più gravi catastrofi navali civili italiane in tempo di pace. Ogni 10 aprile, a Livorno e in tutta Italia, si commemorano le vittime e si rinnova la richiesta di verità e giustizia.


Mai più il mare

Da quella esperienza, in cui ha visto la morte in faccia e in cui tante persone come lui hanno perso la vita in un modo così atroce e ingiusto, Alessio, non vive più sereno. Fa psicoterapia e usa psicofarmaci per contenere il non senso di quel vissuto. Non guarda più il mare dice alla prima intervista pubblica sul quotidiano il Tirreno nel 2011.


Dramma e sopravvivenza: la storia di Alessio Bertrand Moby Prince

In una dichiarazione riportata dal Fatto Quotidiano, Bertrand chiarisce un dettaglio cruciale:

“La nebbia? Non la vidi. Me ne parlò il timoniere, Aniello Padula, che incontrai durante il caos dell’emergenza.”

Ricorda anche che tentò di buttarsi subito in mare, ma fu fermato dallo zio, che lo avvertì del pericolo rappresentato dalle eliche della nave.

L’unico a buttarsi subito fu Francesco Esposito, barista di bordo, che morì annegato. Il suo corpo venne ritrovato solo alle 9:30 del mattino successivo, diventando la prima vittima identificata.


Il salvataggio di Alessio Bertrand, unico superstite della Moby Prince

I primi soccorritori a giungere sul luogo della tragedia furono due ormeggiatori, Natti e Valli, che, a bordo di una piccola imbarcazione, recuperarono Alessio Bertrand. Il superstite si era lanciato in mare, dopo essere rimasto aggrappato per ore a una ringhiera della poppa della Moby Prince.


Grafico della propagazione delle fiamme a bordo
Percorso del fuoco sul traghetto entrato in collisione. Grafica: Alessandro Zocca

“Ci sono ancora persone vive!”

Durante la concitata comunicazione radio tra ormeggiatori e Capitaneria di Porto, Valli lanciò un messaggio drammatico:

“Abbiamo raccolto un naufrago e dice che ci sono ancora persone sulla nave. Ci sono ancora 50 passeggeri mi dicono…”

Bertrand lo urlò tre volte, stremato ma determinato, chiedendo aiuto e indicando di andare verso la poppa della nave dove si trovavano altri passeggeri ancora vivi.


La Guardia Costiera indugia

Nonostante la gravità della comunicazione, la Guardia Costiera indugiò. Valli, in attesa di istruzioni, non ricevette risposte immediate. Un lungo silenzio radio seguì a quelle parole, rotto solo dalla voce dell’operatore che disse:

“Non c’è più nessuno. Sono tutti morti.”


Il lungo silenzio

Dopo questa ultima comunicazione tra Capitaneria e ormeggiatori c’è un lungo, inspiegabile, silenzio. L’ormeggiatore al microfono, Valli chiede inutilmente se qualcuno è dall’altra parte, ma nessun risponde.

  • Dopo un pò di tempo il testimone si trova a bordo della motovedetta della Capitaneria, la Chiarile Papa 232.  E chi lo assiste dice che “non c’è più nessuno e che sono tutti morti”.

Dramma e sopravvivenza: la storia di Alessio Bertrand e del Moby Prince

Diciotto minuti dopo il salvataggio di Bertrand, dalla Capitaneria partì una domanda:

“Il naufrago ha dichiarato che si sono buttati in mare altri… oppure no?”

La risposta della motovedetta fu sorprendente:

“Il naufrago ha detto: tutti morti bruciati.”

Ma Bertrand nega categoricamente. Alla Commissione parlamentare d’inchiesta ribadì di aver detto:

“Fermiamoci qui perché ci sono altri da salvare.”

Relitto carbonizzato del traghetto
Il relitto del Moby Prince al porto di Livorno. Foto: Ansa

Il disperato tentativo di fuga di Alessio Bertrand sulla Moby Prince

Bertrand, Massa e D’Antonio cercarono una via di salvezza attraversando i ponti bassi, scavalcando corpi, e usando una manichetta antincendio per bagnarsi e resistere al calore. Scelsero di raggiungere il garage, dove il salto in mare sarebbe stato meno rischioso. Ma solo Bertrand sopravvisse.


Rabbia, dolore e memoria per Alessio Bertrand

Il suo sfogo nell’ambulanza, appena sbarcato, è ancora oggi simbolo del dolore vissuto:

“I miei amici!”, gridava, riferendosi ai compagni di lavoro Angelo Massa (30 anni) e Giovanni D’Antonio (22 anni), con cui aveva tentato una fuga disperata dal fuoco.


Gli amici di sventura che muoiono

Alessio Bertrand con l’espressione “i miei amici” si riferiva ai suoi colleghi di bordo e marinai di coperta, in particolare ad Angelo Massa, 30 anni di Castellamare di Stabia e a Giovanni D’Antonio, 22 anni, di Torre del Greco. Con loro tenta la difficile missione di salvarsi la vita con una rocambolesca fuga dal fuoco nei piani bassi della nave per raggiungere la minor altezza possibile da cui poi gettarsi in mare.


Il tentativo di fuga (invano)

Massa, D’Antonio e Bertrand scappano dal fuoco che sta avvolgendo la nave, attraversano corridoi pieni di fumo, scavalcano persone già accasciate, scendono rampe di scalette per andare verso il garage. F

anno questo tragitto bagnandosi con una manichetta per resistere al calore che comincia a divampare, ma sono già passati oltre trenta minuti dall’impatto e l’ultimo con cui Bertrand parla prima riuscire a salvarsi è D’Antonio.


Una verità giudiziaria deludente

Nel 1997, dopo anni di indagini e processi, arrivò la sentenza dell’assoluzione generale:

“Tutti morti dopo 40-50 minuti dall’impatto.”

Una versione che smentisce i racconti di Alessio Bertrand superstite Moby, dei soccorritori e dei parenti delle vittime, lasciando ancora una ferita aperta e un dubbio irrisolto. La vicenda di Alessio Bertrand Moby Prince continua pertanto a rappresentare una ferita aperta per l’Italia.

  • Leggi anche: Alessio Bertrand, unico sopravvissuto della Moby, racconta all’Ansa
Il traghetto Moby Prince nel 1987 a Bastia
La Moby Prince nel porto di Bastia, ad agosto del 1987. Foto:Cactus26

 

 

 

CondividiInviaCondividi

Nelle stesse categorie

Province della Sardegna
Sardegna rubata

Oltre 160 di nuove province

Sardegna rubata
Mieli Zanchini domanda antisemita
Sardegna rubata

Speculazione energetica, tra speculazioni politiche e strano giornalismo d’inchiesta

Speculazione energetica in Sardegna
Prossimo articolo
Graziano Mesina, il bandito sardo di Orgosolo

Graziano Mesina: la storia del bandito di Orgosolo, tra mito e cronaca nera

Reportage sulla Sardegna

Apri tutto | Chiudi tutto

Moffeti – Scienze Motorie Applicate

Apri tutto | Chiudi tutto

Approfondimenti

Apri tutto | Chiudi tutto

Tag

Aritmetica Attualità Barbagia Biologia Botanica Cagliari Cala Gonone Chiese di Sardegna Costa Occidentale Sarda Costa Orientale Sarda Cultura Domus de janas Dorgali Fiori Gallura Gastronomia Golfo dell'Asinara Golfo di Orosei Islamismo Israele Località Mare Matematica Medioevo Medioriente Montagna Nord Sardegna Nuraghe Nuraghi Nuragici Ogliastra Olbia Orosei Palestina Preistoria della Sardegna Primavera Provincia di Oristano Scuola Primaria Scuola Secondaria Spiagge Storia Storia della Sardegna Sud Sardegna Sulcis Iglesiente Villasimius

Sponsor

Moffeti - Scienze Motorie Applicate

INFORMATI SARDEGNA

INFORMATI SARDEGNA portale di approfondimenti, reportage, divulgazione e opinione.
Vico Enrico Fermi, 2 – 08022 Dorgali (NU).
Informati Sardegna non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/03/2001

SEGUI INFORMATI SARDEGNA

 

Facebook

Youtube

SOSTIENI INFORMATI SARDEGNA!

INFORMATI SARDEGNA è un portale di approfondimenti, reportage, divulgazione e opinione.
SE TI PIACE QUESTO PROGETTO EDITORIALE PUOI SOSTENERLO ANCHE CON UNA DONAZIONE

Clicca qui per fare la tua donazione

© 2010-2024 | INFORMATI SARDEGNA | Tutti i diritti riservati | redazione@informati-sardegna.it

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • SPIAGGE
  • MARE
  • MONTAGNA
  • LOCALITÀ
  • LUOGHI
  • STORIA
  • CULTURA
  • GASTRONOMIA
  • Chi siamo