📌 Pontida: un rito politico che racconta un’epoca
Il raduno di Pontida rappresenta da sempre un momento centrale per la Lega, un appuntamento rituale che, anno dopo anno, riflette le trasformazioni ideologiche e strategiche del partito.
Nato negli anni ’90 come evento identitario della Lega Nord di Umberto Bossi, Pontida era inizialmente il simbolo di una lotta territoriale: quella del Nord produttivo contro lo Stato centrale e il Mezzogiorno, dipinto come un “peso economico” per il Paese. La retorica era fortemente secessionista e anti-meridionale, con l’obiettivo dichiarato di creare la “Padania indipendente”.
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🧭 Dalla Lega Nord alla Lega “nazionale” di Matteo Salvini
Con l’arrivo di Matteo Salvini alla guida del partito, la Lega ha avviato una trasformazione radicale:
è stata abbandonata la parola “Nord” nel nome,
è stato progressivamente modificato il linguaggio politico,
il partito ha cercato di radicarsi anche nelle regioni del Sud, tra cui la Sardegna, grazie anche all’alleanza con il Partito Sardo d’Azione.
Il baricentro politico si è spostato: dal regionalismo identitario del Nord a un nazionalismo sovranista capace di parlare a tutto il Paese, sfruttando temi come immigrazione, sicurezza e difesa dei confini.
🗣️ Un linguaggio politico profondamente mutato
La nuova Lega ha sostituito il razzismo territoriale anti-meridionale con un discorso fortemente critico verso l’immigrazione, cavalcando paure sociali e tensioni culturali.
Questo cambiamento ha permesso al partito di espandere il consenso, raggiungendo il picco del 49% nei sondaggi nel 2019.
Fu in quel periodo che Salvini, allora Ministro dell’Interno e vicepremier, chiese “pieni poteri” al Presidente della Repubblica: un gesto che suscitò grande attenzione e preoccupazione nella politica italiana.
📉 Dalla crescita vertiginosa al calo nei consensi
Dopo la stagione del boom, la Lega ha però conosciuto un forte calo elettorale. Le ragioni principali sono:
la crisi del governo giallo-verde,
la fine della spinta populista iniziale,
e soprattutto la crescita di Giorgia Meloni, capace di capitalizzare l’opposizione al governo Draghi e di attrarre parte consistente dell’elettorato di destra.
Parallelamente, Forza Italia ha cercato di rimanere rilevante, preparandosi a un’eventuale nuova “discesa in campo berlusconiana” per bilanciare i rapporti di forza nel centrodestra.
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🧍♂️ La Lega oggi: tra resistenza e adattamento
Nonostante il calo, la Lega continua a rappresentare una forza significativa nello scenario politico italiano.
Figure come il generale Roberto Vannacci, con il loro linguaggio diretto e controverso, hanno dato nuova visibilità al partito, rafforzando il suo posizionamento identitario e mediatico.
Pur in un contesto politico profondamente mutato, la Lega resiste e cerca di adattarsi, puntando su un equilibrio tra radici storiche e nuove sfide nazionali.
📝 L’evoluzione della destra italiana
La storia politica della Lega, ripercorsa simbolicamente attraverso il raduno di Pontida, racconta molto dell’evoluzione dell’Italia contemporanea: dal federalismo nordista degli anni ’90 al nazionalismo sovranista degli anni recenti, passando per trasformazioni linguistiche, strategiche e ideologiche.
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