Erano gli anni ’80 quando in Italia il surf era ancora agli albori, quando ancora non la massa degli sportivi non conosceva quali potevano essere le zone di costa da trasformare in palestre a cielo aperto dove esercitarsi e competere. E intanto, in Sardegna, a quei tempi, già i pionieri della disciplina cominciavano a surfare nelle onde definite addirittura “oceaniche” della costa oristanese. Come detto, non si poteva ancora parlare di “localismo”, ovvero di consuetudine ufficializzata che riconosceva una località marina, piuttosto che un’altra ideale dove praticare questo sport, eppure le prime relazioni sociali di chi si divertiva a solcare quelle onde cominciava ad essere una costante: se si incontrava qualcun’altro che si accingeva ad entrare in acqua nel tuo stesso posto, diventava subito un fratello.
DALLE ASSOCIAZIONI SARDE SI PASSA AL CONI
Ma che la Sardegna fosse un crogiuolo di surfisti viene confermato nel 1991, quando nasce l’Associazione Surfisti Italiani, riunendo la SSA Sardegna con quella laziale: è la strada che apre alla Federazione Italiana Surfing (1997) riconosciuta dal Comitato Olimpico Italiano.
IN ITALIA I PRIMI PASSI, E IL MONDIALE ARRIVA NELL’87
Ci vogliono però dieci anni prima che il movimento surfistico si compatti e si riconosca, anche attraverso una rivista ufficiale (Surf Magazine) fondata nel 1992 dal surfista Alessandro Dini, colui che dieci anni prima aveva aperto la prima associazione di surfisti a Viareggio. Intanto, a Sables D’Olone in Francia, l’Italia partecipa alla prima gara internazionale, erano gli Europei del 1987 e l’anno dopo l’Italia partecipa per la prima volta ad un mondiale: Puertorico, negli Stati Uniti. Nel 1997 nasce la FISURF (Federazione Italiana Surfing).
SURF QUATTRO MORI
Oggi, l’Italia, anche grazie al contributo della Sardegna, è tra le prime 20 nazioni surfistiche del mondo. Giorgio Pietrangeli, Maurizio Gallo, Luca Caponera e Andy D’Anselmo diventano surfisti da libri di storia sportiva, in particolare il primo, Pietrangeli, che introduce rivoluzionarie tecniche surfistiche che cambieranno in maniera importante la pratica della disciplina. In Sardegna, il titolo di pionieri, può essere affidato a Maurizio Spinas, Diddo Ciani e Bobo Lutzu.
I club surfisti sardi:
- Diddo Surf Cagliari (Cagliari) – Telefono: 070 4560618
- Windsurfing Club Cagliari (Cagliari) – Telefono: 070 372694
- Windplay Surf Quartu Sant’Elena (Cagliari)
- Tribal Surf Surf Domus de Maria (Cagliari) – Telefono: 335493266, oppure, 389996655
- Chia Wind Club Surf Domus de Maria (Cagliari) – Telefono: 3487367505, oppure, 3357015959
- Tawala Surfing School Musei (Carbonia-Iglesias)
- Shardana Adventure Surf Buggerru (Carbonia-Iglesias) – Telefono: 393409493633
- Mitza Surf Iglesias (Carbonia-Iglesias) – Telefono: 392 819 7964
- Surf Camp Menhirs San Vero Milis (Oristano) – Telefono: 0783 58023
- Is Benas Surf Club San Vero Milis (Oristano) – Telefono: 0783 192 5363
- Neos Surf School Surf Trinità d’Agultu e Vignola (Olbia-Tempio) – Telefono: 338 287 2827
- Black Market Sassari (Sassari) – Telefono: 079 235595
Foto di copertina: Charles W. Bartlett