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A dare una prima regolamentazione degli scambi commerciali furono le corporazioni che avevano adottato al loro interno dei propri statuti con cui regolavano gli accessi e i rapporti tra i membri. A fine ‘400 nacquero poi i Trattati, le monografie specialistiche che si occupavano di un singolo argomento.
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Stacca separò il diritto commerciale dal diritto canonico e dal diritto civile e nel 1553 scrisse il suo “De Mercatura sive de Mercatore” in cui parlò di aspetti specifici della contabilità commerciale che i mercanti dovevano utilizzare per tenere ordine davanti alla mole di merci che trafficavano. Tra i punti essenziali di questo trattato vi furono:
- il concetto di mercante e la distinzione rispetto all’artigiano
- il diritto marittimo, con il ruolo del capitano durante le operazioni di imbarco, navigazione, trasporto, sbarco;
- i contratti commerciali, tra cui le assicurazioni e le ipoteche;
- il fallimento e la fine dell’attività di mercante
- Le opere di Stracca furono adottate in quasi tutta Europa due oltre due secoli e mezzo, fino a quando non fu promulgato il Codice napoleonico.