Cala Gonone. Quello che un tempo era uno sperduto villaggio di pescatori in mezzo al Golfo di Orosei è oggi diventato una località turistica che segue il trend della modernità : giri d’affari milionari attorno al business della ricezione, del pernottamento, del trasporto privato da e per le spiagge del golfo e non ultimo della cementificazione.
Fatta netta la liceità delle concessioni urbanistiche anche l’ultima collina verde che sovrastava la parte bassa del paese, che ospita gli ultimi ginepri e produce le intense profumazioni della macchia mediterranea, è stata presa d’assalto dal cemento. L’area infatti, dalla primavera del 2021, è stata messa sotto dalle pale meccaniche, rivoluzionata dalle opere di urbanizzazione primaria (marciapiedi, collegamenti fognari, raccordi pedonali con i quartieri sottostanti), da un importante disboscamento della macchia mediterranea e dall’adattamento, attraverso il parziale sbancamento, del costone in basalto che un tempo caratterizzava questo angolo di costa dorgalese.
Dopo qualche anno di tregua a seguito dell’overdose cementifera del trentennio ’70-’80’90, continua insomma la razionalizzazione in chiave urbanistica (per una migliore fruizione) a danno del paesaggio che fino a qualche decennio fa rendeva Cala Gonone pittoresco e selvaggio.
Autore: Pierpaolo Spanu, 27/06/21