I moti delle unità galleggianti descrivono i diversi movimenti che un’imbarcazione o una nave compie in risposta all’azione combinata di vento, mare, corrente e manovre di governo. Comprendere questi moti è fondamentale nella navigazione marittima, poiché influiscono direttamente su stabilità, sicurezza, comfort di bordo e precisione della rotta. In ambito nautico si distinguono movimenti di rotazione (come rollio, beccheggio e imbardata) e movimenti di traslazione (deriva e scarroccio), ciascuno dei quali agisce su specifici assi dell’unità e su diverse parti dello scafo, come opera viva e opera morta. La conoscenza dei moti delle unità galleggianti è richiesta sia per la patente nautica sia per una conduzione consapevole e sicura dell’imbarcazione in ogni condizione di mare.
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Ogni movimento di unità galleggiante ha un nome ben preciso.
Moti comandati:
- abbrivio – moto di inerzia dell’imbarcazione dopo che cessa l’azione propulsiva del motore. L’abbrivio può andare in qualsiasi direzione, normalmente avanti
- accostata – rotazione dell’unità lungo l’asse verticale che determina la deviazione della prua da un lato e la poppa dall’altro
- beccheggio – rotazione dell’unità attorno all’asse trasversale che determina l’immersione della prua e il contestuale sollevamento della poppa (e viceversa)
- rollio – rotazione dell’unità attorno all’asse longitudinale che determina l’inclinazione dell’unità a dritta e a sinistra
Moti non comandati
- scarroccio – spostamento laterale non comandato della barca causato dal vento. Lo scarroccio agisce sull’opera morta
- deriva – spostamento laterale non comandato della barca causato dalla corrente. Lo scarroccio agisce sull’opera viva
- imbardata – movimento di oscillazione non comandato attorno all’asse verticale
Conoscere i moti per conoscere il mare
In conclusione, lo studio dei moti delle unità galleggianti rappresenta una base essenziale della teoria nautica e della pratica di navigazione. Saper riconoscere e interpretare fenomeni come rollio, beccheggio, imbardata, deriva e scarroccio consente al comandante di correggere la rotta, ottimizzare le manovre e prevenire situazioni di rischio, soprattutto in presenza di vento e corrente. Una corretta comprensione di questi movimenti permette inoltre di migliorare la stabilità dell’unità, il comfort dell’equipaggio e l’efficienza della navigazione. Per questo motivo, i moti delle unità galleggianti costituiscono un argomento centrale nei programmi di formazione nautica e negli esami per il conseguimento della patente nautica.
- Guarda anche: lo Scarroccio, su Nauticando.it





































