La prima città regia del Regno di Sardegna
Iglesias, con un numero di abitanti pari a 27.391, di poco inferiore alla vicina Carbonia (29.095), con cui condivide la leadership politica ed economica dell’intero Sulcis Iglesiente, è una delle città più importanti della Sardegna, sia dal punto di vista storico che culturale. Iglesias è tra l’altro sede vescovile della omonima diocesi, erede della storica diocesi del Sulcis. La storia della città è profondamente legata a quella dell0’estrazione mineraria che già in epoca romana ebbe il suo inizio proprio attorno a quest’area.
LA CITTÀ SCOMPARSA DI METALLA PROGENITRICE DI IGLESIAS?
L’area dove attualmente si trova la città era già frequentata in epoca antica, quando in Sardegna dominava la Cultura neolitica di San Michele di Ozieri. Lo testimoniano le numerose domus de janas presenti soprattutto presso le montagne di San Benedetto. A quella prima epoca primitiva seguì quella pre-nuragica, a cui appartengono i ritrovamenti nelle grotte circostanti di alcuni reperti delle culture di Monte Claro, Vaso campaniforme e di Bonnanaro. Durante l’età romana attorno a Iglesias si ebbe il suo primo ruolo di centro minerario per l’estrazione dell’argento presso la vicina città di Metalla, oggi scomparsa e, secondo le ricostruzioni, sita ai confini dei territori di Iglesias e Fluminimaggiore.
IL CASTELLO DI SALVATERRA
Le tracce umane attorno alla città di Iglesias si perdono durante tutto l’Alto Medioevo per ricomparire intorno al VIII secolo a.C., con la chiesa tardo-bizantina di San Salvatore, ancora in piedi, visitabile e da poco opportunamente restaurata. In epoca giudicale Iglesias fece parte del Giudicato di Cagliari e in seguito fu assegnata alla famiglia Della Gherardesca che oltre alla gestione politico-amministrativa della nascente città si occupò anche di costruire il Castello di Salvaterra, nonché l’erezione di diverse chiese, tra cui: la Chiesa di Santa Chiara edificata fra il 1284 e il 1288 e quella di Nostra Signora di Valverde costruita tra il 1285 e il 1290.
COI PISANI IL PRIMO CODICE
Dopo la morte del conte Ugolino Della Gherardesca, imprigionato dal figlio nella Torre della Fame di Pisa, Villa di Chiesa (primo nome della città di Igleasias) visse un difficile periodo di lotte interne alla famiglia della Gherardesca che si concluse con la vittoria della fazione sostenuta da Pisa che poi passò per un breve periodo sotto l’amministrazione degli arborensi e quindi nuovamente sotto il saldo controllo di Pisa fino al 1302. Grazie a Pisa tuttavia la neonata Iglesias visse un periodo di grande centralità economica pe r tutto il territorio, soprattutto grazie alla fiorente attività estrattiva del carbone, della blenda (minerale di zinco) e della galena (minerale di piombo), nonché di modeste quantità d’argento. La città popolata sia da sardi che da pisani ospitava anche altre comunità tra cui una comunità tedesca. Durante il medioevo fu emanato il più antico Codice di Leggi della Città , il Breve di Villa di Chiesa, di cui una copia del 1327 si trova conservata e custodita presso l’Archivio Storico Comunale e furono coniate diverse monete.
ARAGONESI: VILLA CHIESA DIVENTA IGLESIAS
Nel 1324 Villa di Chiesa passò sotto il dominio aragonese per i successivi quattro secoli, a cui peraltro resistette sotto dominio per oltre sette mesi prima di cedere. Con gli aragonesi però Iglesias divenne la prima città del neonato Regno di Sardegna. A quest’epoca risale la ristrutturazione di quasi tutti gli edifici di culto cittadini e delle fortificazioni difensive e la diffusione della lingua catalana e castigliana come idioma da cui derivò l’attuale denominazione della città , Iglesias (cioè “chiese”).