La conferma di Albieri presidente EGAS ha riacceso il dibattito politico in Sardegna, aprendo una discussione che va oltre la singola nomina e investe il modo stesso di intendere la gestione degli enti pubblici regionali.
La guida di EGAS Sardegna, ente strategico per il governo del servizio idrico, resta quindi affidata ad Albieri, una scelta che ha suscitato la reazione di una parte del Partito Democratico e in particolare di Roberto Deriu, che ha definito illogico affidare la presidenza a un esponente riconducibile all’area di minoranza.
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Una critica politica che non valuta il lavoro di Albieri presidente EGAS
Ciò che emerge con chiarezza dalla polemica non è una valutazione sul merito dell’operato di Albieri presidente EGAS, né un’analisi dei risultati amministrativi ottenuti durante il suo mandato.
La contestazione si concentra invece esclusivamente sull’appartenenza politica della figura nominata, sostenendo che, essendo cambiata la maggioranza regionale, sarebbe stato necessario esprimere un presidente “di colore politico coerente” con il nuovo assetto.
Un’impostazione che sposta il dibattito dalla qualità della gestione alla logica dell’alternanza automatica delle cariche.
EGAS Sardegna tra funzione tecnica e logica delle maggioranze
EGAS non è un organismo politico in senso stretto, ma un ente tecnico-amministrativo chiamato a garantire equilibrio, pianificazione e continuità nella gestione del servizio idrico.
Ridurre la discussione su Albieri presidente EGAS a una questione di maggioranza e minoranza rischia di snaturare il ruolo stesso dell’ente, trasformando una funzione pubblica in un terreno di confronto puramente politico, sganciato dai risultati concreti prodotti per i cittadini.
Quando la politica guarda alle poltrone e non ai risultati
Il punto critico non è la legittimità del dibattito politico, ma il messaggio che esso trasmette. Se il criterio principale per valutare un incarico pubblico diventa l’appartenenza e non l’efficacia dell’azione amministrativa, il rischio è quello di rafforzare l’idea di una politica più attenta alle posizioni di potere che ai servizi resi alla collettività.
Il caso di Albieri presidente EGAS diventa così emblematico di una difficoltà più ampia della politica regionale: distinguere tra ruoli tecnici e logiche di spartizione.
Credibilità delle istituzioni e interesse pubblico
In una fase storica segnata da crescente sfiducia verso le istituzioni, il dibattito sulla conferma di Albieri presidente EGAS pone una domanda fondamentale: la politica è ancora in grado di valutare il merito, o continua a leggere ogni incarico come una “poltrona” da redistribuire?
Una riflessione che riguarda non solo questo caso specifico, ma la credibilità complessiva dell’azione pubblica in Sardegna.
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