Cava Usai o Cava Manna è uno splendido esempio di archeologia industriale perfettamente reinserito nel paesaggio circostante. Si tratta di una spiaggia composta da ciottoli levigati e ruderi di lavorazione. L’area prospiciente alla collina era infatti il centro della Cava Usai, una cava in granito da cui veniva estratto materiale commercializzato in tutto il mondo fino agli anni ’50 del ‘900. Tra le opere pubbliche costruite con questi graniti vi sono alcune parti del Porto di Napoli, di Via Roma a Cagliari e numerose opere pubbliche nell’Isola di Malta. Oggi, ai visitatori, rimane un paesaggio da cartolina, tra sabbia e graniti, acqua turchese e davanti, all’orizzonte, si staglia padrona sua maestà l’Isola dei Cavoli.
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Dalla Cava Usai o Sa Cava Manna, come fu chiamata dalla popolazione locale, vennero estratti i materiali per costruire e arredare numerose opere di vita quotidiana, sia in ambito privato (abbeveratoi e mangiatoie per il bestiame, caminetti, loggiati, pavimentazioni di esterni) che pubblico. La cava fu attiva già nel XIX Secolo, e attualmente rimangono due edifici che si fronteggiano (la casa padronale e la casa del custode) e le rimanenze delle ultime lavorazioni, perfettamente inserite nel paesaggio e dominate dalla torre spagnola di Porto Giunco che è situata in cima al promontorio.
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