Che cos’è il Parco Geominerario della Sardegna
Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna è un sistema di siti minerari, archeologici e naturalistici riconosciuto dall’UNESCO come parte della rete dei Geoparchi Mondiali. Nato con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio minerario dell’isola, il parco è un itinerario culturale e turistico che racconta oltre duemila anni di attività estrattiva, dalle prime lavorazioni in epoca antica fino alla chiusura delle ultime miniere nel XX secolo.
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Parco Geominerario della Sardegna
Elenco dei siti
Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna raccoglie luoghi di grande valore storico-industriale, testimonianza dell’attività mineraria che ha segnato l’isola per secoli.
Sito | Localizzazione |
---|---|
Montevecchio | Medio Campidano – Guspini e Arbus |
Monte Arci | Oristano |
Orani | Nuoro |
Funtana Raminosa | Gadoni (NU) |
Gallura | Nord-Est Sardegna |
Argentiera – Nurra | Alghero (SS) |
Guzzurra – Sos Enattos | Lula (NU) |
Sarrabus – Gerrei | Sud-Est Sardegna |

Storia e riconoscimenti
Il parco è stato istituito ufficialmente nel 2001 e rappresenta il primo esempio in Italia di recupero coordinato di siti minerari dismessi a fini culturali e turistici. La sua creazione è frutto di anni di studi e progetti, avviati dopo la crisi del settore minerario sardo negli anni ’90. Nel 2007, il Parco Geominerario è entrato a far parte della rete European Geoparks Network e UNESCO Global Geoparks, confermando il suo valore internazionale come esempio di turismo sostenibile e recupero del patrimonio industriale.

Gli otto siti principali del Parco
Il Parco Geominerario della Sardegna comprende otto aree principali, ognuna con la propria storia e peculiarità:
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Montevecchio (Medio Campidano – Guspini e Arbus)
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Monte Arci (Oristano)
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Orani (Nuoro)
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Funtana Raminosa (Gadoni – NU)
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Gallura (Nord-Est Sardegna)
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Argentiera – Nurra (Alghero – SS)
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Guzzurra – Sos Enattos (Lula – NU)
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Sarrabus – Gerrei (Sud-Est Sardegna)
Questi siti coprono un arco temporale che va dalle miniere romane di rame e piombo, alle grandi strutture industriali ottocentesche, fino alle testimonianze della moderna estrazione metallifera.
Montevecchio – Cuore della memoria mineraria
Tra i siti più visitati del Parco Geominerario c’è Montevecchio, uno dei complessi minerari meglio conservati d’Europa. Qui è possibile visitare il Palazzo della Direzione, le Officine, il Pozzo Sant’Antonio e il cantiere di Piccalinna, percorrendo itinerari che raccontano la vita quotidiana dei minatori dal 1848 al 1991. Montevecchio è anche vincitore del Premio EDEN 2011 per le destinazioni europee di eccellenza, grazie alla sua capacità di unire turismo, cultura e sostenibilità ambientale.
Attività ed esperienze per i visitatori
Il parco offre visite guidate, laboratori didattici, trekking, eventi culturali e rievocazioni storiche. Molti siti includono laverie restaurate, gallerie visitabili, musei minerari e punti panoramici. Alcuni percorsi sono arricchiti da installazioni multimediali che raccontano la storia del lavoro in miniera, le tecniche estrattive e l’impatto sociale ed economico che l’industria mineraria ha avuto sulle comunità locali.

Turismo sostenibile e valorizzazione del territorio
Il Parco Geominerario della Sardegna è un modello di turismo sostenibile: valorizza aree un tempo industriali trasformandole in attrazioni culturali e naturalistiche, promuove l’economia locale e sensibilizza i visitatori sull’importanza della tutela ambientale. La visita a questi luoghi non è solo un’esperienza storica, ma anche un viaggio nella memoria collettiva dell’isola, dove il paesaggio porta ancora i segni del lavoro e del sacrificio di intere generazioni.
