Guardia alla Baia: la Torre del Budello di Teulada
La Torre del Budello, situata a soli 12 metri dal mare, è una tipica torre costiera di avvistamento costruita per proteggere i traffici commerciali che interessavano la Baia di Teulada, in particolare l’area della foce del Rio Leonaxiu e del grande stagno di Teulada. La struttura domina la spiaggia di Su Portu de S’Arena e faceva parte di un sistema difensivo ben organizzato, in costante comunicazione visiva con le torri di Malfatano, Porto Scudo e Sant’Isidoro.
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Torre del Budello
Scheda Storica
La Torre del Budello è una postazione difensiva costiera edificata nel 1601 dall’imprenditore cagliaritano
Pietro Porta, già proprietario della tonnara di Piscinnì. La torre controllava i traffici sulla Baia di Teulada e la spiaggia di Su Portu de S’Arena.
Caratteristica | Dettaglio |
---|---|
Anno di costruzione | 1601 |
Costruttore | Pietro Porta (imprenditore di Cagliari, proprietario della tonnara di Piscinnì) |
Inaugurazione | Dicembre 1601 |
Dismissione | Marzo 1843 |
Smilitarizzazione | Aprile 1867 (Regio Decreto 25/04/1867 – smilitarizzazione delle fortificazioni costiere) |
Funzione originaria | Postazione difensiva e di controllo dei traffici costieri |
Altezza | 11,80 metri |
Diametro esterno | 10,2 metri |
Ambiente interno | Un unico vano |
Volta | A cupola con pilastro centrale |
Dotazioni | Troniera, caminetto, botola per cisterna, scala di accesso alla piazza d’armi |
Località | Baia di Teulada – Spiaggia di Su Portu de S’Arena (SU), Sardegna |
L’armatura militare della Torre del Budello
La struttura difensiva fu presidiata costantemente sin dal 1603, anno in cui il primo comandante Costantino Melis ne assunse il comando. La guarnigione era composta da un comandante, un artigliere e tre o quattro soldati, che garantivano la difesa del tratto costiero fino alla dismissione avvenuta nel 1867. Nel corso dei secoli, la torre vide l’avvicendarsi di figure militari sotto le dominazioni aragonese e piemontese, mantenendo sempre un ruolo strategico di controllo.
Dalla difesa al contrasto del contrabbando
Durante il dominio piemontese, la Torre del Budello fu oggetto di restauri insieme ad altre torri costiere del territorio ritenute ancora idonee alla funzione militare. I lavori, finanziati con una spesa di 540 Lire sarde, le conferirono una nuova utilità. A partire dalla metà dell’Ottocento, infatti, la torre fu destinata anche alla lotta al contrabbando, grazie alla realizzazione di una scala esterna in muratura che ne facilitava l’accesso e l’utilizzo operativo.
