Nel territorio comunale di Neoneli (provincia di Oristano), nel cuore della regione storica del Barigadu, si estende una delle aree verdi più suggestive dell’isola: il Parco Ente Foreste di Assai. Questa vasta area naturale di oltre 900 ettari è diventata nel 1983 un’Oasi permanente di protezione faunistica, rappresentando oggi uno dei principali polmoni verdi della Sardegna centrale. L’Oasi di Assai custodisce un ambiente ricco di biodiversità, ideale per escursioni naturalistiche, osservazione della fauna e percorsi immersi nella macchia mediterranea.
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📜 Origine del nome “Assai”
Il toponimo “Assai” ha origini antiche e non del tutto certe. Secondo alcuni studiosi deriverebbe da una forma prelatina legata alla radice ass-/az-, con il significato di “altura” o “luogo elevato”, in riferimento alla morfologia collinare della zona.
Altri ipotizzano una connessione con antichi termini pastorali o con nomi di località utilizzati dalle comunità agro-pastorali che abitavano l’area già in epoca nuragica e romana.
In ogni caso, il nome “Assai” è oggi strettamente associato all’Oasi di protezione faunistica, divenuta simbolo della biodiversità e della natura incontaminata del Barigadu.

Oasi di Assai
Scheda Informativa
L’Oasi permanente di protezione faunistica di Assai è una delle aree verdi più importanti della Sardegna centrale.
Si estende tra i territori di Neoneli e Nughedu Santa Vittoria, nel cuore della regione storica del Barigadu.
Questa oasi, gestita dall’Ente Foreste, protegge oltre 900 ettari di boschi, sentieri naturalistici e habitat incontaminati,
ed è ideale per escursioni, osservazione faunistica e turismo ambientale.
Caratteristica | Dettaglio |
---|---|
Nome | Oasi permanente di protezione faunistica di Assai |
Localizzazione | Comuni di Neoneli e Nughedu Santa Vittoria (OR), Barigadu – Sardegna centrale |
Estensione | Oltre 900 ettari di area boschiva protetta |
Altitudine | Tra 600 e 980 m s.l.m. – Dislivello del sentiero principale: 383 m |
Habitat | Bosco ceduo di leccio e sughera, aree di macchia mediterranea, radure panoramiche |
Fauna | Cervo sardo, daino, cinghiale, gatto selvatico, donnola, aquila reale, poiana, sparviere, numerosi passeriformi |
Flora | Leccio, sughera, lavanda, ciclamini, biancospino, orchidee selvatiche stagionali |
Sentieri | Percorso principale di 6 km (circa 2 ore di cammino); accessibile da Nughedu S. Vittoria – Perdu Orrù – Alamoiu |
Gestione | Ente Foreste della Sardegna (oggi Agenzia Forestas) |
Punti di interesse | Antica carbonaia, pinnetta pastorale, Museo naturalistico (☎ 0783 34341), aree panoramiche sulla valle del Taloro |
Periodo consigliato | Primavera e autunno per la fioritura e la fauna attiva; estate per escursioni mattutine; inverno per panorami limpidi |
🌿 L’Area Verde di Assai: natura incontaminata e panorami spettacolari
L’Area verde di Assai, nel territorio di Neoneli e Nughedu Santa Vittoria, è uno dei polmoni naturalistici più affascinanti della Sardegna centrale. Il sentiero che conduce al cuore dell’oasi può essere percorso per un primo tratto in auto, attraversando le località di Perdu Orrù e Nughedu Santa Vittoria. Lungo la strada si aprono numerosi punti panoramici sul fiume Taloro e sulla suggestiva valle di Ottana, caratterizzata da un paesaggio ampio e luminoso.

Proseguendo, si raggiunge l’area attrezzata di Alamoiu, gestita dall’Ente Foreste, dove è possibile sostare e continuare l’escursione a piedi lungo i sentieri che attraversano la Oasi naturalistica permanente di Assai. Questo habitat è ideale per l’osservazione faunistica: non è raro avvistare cervi sardi, daini, cinghiali e numerose specie di uccelli selvatici.
Chi ama la flora mediterranea potrà invece scoprire, con uno sguardo attento al terreno, un ricco patrimonio botanico che cambia con le stagioni: orchidee selvatiche, ciclamini, lavanda e biancospino colorano il sottobosco rendendo la passeggiata particolarmente suggestiva.

L’area è costantemente sorvegliata e curata dall’Ente Foreste, che negli ultimi anni ha avviato importanti interventi di manutenzione e ricostituzione boschiva. Gran parte del territorio è infatti occupata da un bosco ceduo di leccio misto a sughera, soprattutto nelle zone di Costaggios e Sa Perda Orrubia. Le sughere qui crescono rigogliose, con fusti dritti e chiome ampie, producendo sughero di alta qualità. Le operazioni di miglioramento forestale mirano a favorire lo sviluppo verticale del leccio, spesso invecchiato e in condizioni delicate, garantendo così la conservazione a lungo termine di questo ecosistema unico.

🏞️ Storia antica e moderna nel cuore della Sardegna
Il sentiero dell’Oasi permanente di protezione faunistica di Assai, lungo circa 6 chilometri e con un dislivello di 383 metri, rappresenta un itinerario ideale per chi ama unire natura, trekking e cultura sarda. Il percorso, che richiede circa due ore di cammino, si snoda nel cuore della Barbagia e regala scorci suggestivi immersi nella quiete della foresta.
- Il Parco Ente Foreste di Assai su Google Map
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Lungo il tragitto si incontrano testimonianze di vita rurale e tradizioni antiche, come l’antica carbonaia, situata appena fuori dal perimetro dell’Oasi ma perfettamente integrata nel paesaggio, e la pinnetta pastorale, una tipica costruzione in pietra e rami realizzata secondo le tecniche tradizionali dei pastori sardi.
Museo naturalistico dell’Oasi di Assai
Merita una sosta anche il Museo naturalistico dell’Oasi di Assai (📞 0783 34341, Ente Foreste), annesso alla foresteria del cantiere forestale. L’edificio, un tempo ricovero per pastori e greggi, ospita oggi un’esposizione dedicata alla fauna sarda, con esemplari tassidermizzati di daino, gatto selvatico, cinghiale, donnola e topo quercino. Tra gli uccelli spiccano maestosi rapaci come l’aquila reale — che nidifica nella zona — oltre a poiane e sparvieri, offrendo ai visitatori un’occasione unica per conoscere da vicino la biodiversità della Sardegna.



