La compressione dell’immagine
Le fotocamere digitali comprimono le fotografie prima di registrarle sulla scheda di memoria.
Questa operazione serve a sfruttare al meglio lo spazio in memoria e a risparmiare tempo.
Mentre in un computer la memorizzazione avviene su un disco, l’hard disc, nella fotocamera avviene nella scheda di memoria, che è notoriamente costosa e lenta. Per questo motivo è necessario comprimere le immagini prima di memorizzarle.
Il jpeg
Il formato di compressione più comune è il JPEG che riduce drasticamente le dimensioni, facendo però perdere parte dei contenuti.
JPEG (Joint Photographic Experts Group)
Il TIFF
Il TIFF è il formato di compressione molto utilizzato nella grafica e nell’editoria perché conserva tutte le informazioni originale dello scatto. I file tuttavia sono molto più grandi del JPEG.
TIFF (Tagged Image File Format)
Il Raw
In alternativa al TIFF molti produttori propongono anche un terzo formato, il Raw che anch’esso conserva tutte le informazioni originali dell’immagine, ma non è standard e cambia a seconda del produttore.
Raw (grezzo)
In alcune fotocamere Nikon il formato Raw corrisponde al Nikon Electronic Image Format che però non viene riconosciuto da molti programmi di fotoritocco e richiede pertanto l’installazione sul computer di un software apposito fornito dalla stessa Nikon con la fotocamera.
Il formato TIFF o Raw
- Consumano molta batteria
- Consumano molta memoria (fino a 5 volte un Jpeg fine)
- Aumentano i tempi di elaborazione tenendo bloccata la macchina per mezzo minuto in attesa che l’immagine sia trasferita nella scheda di memoria
Utilizzare il Jpeg Normal per le operazioni ordinarie
Salvare ripetutamente in Jpeg dopo ogni modifica porta alla perdita di dati. Meglio dunque salvare l’originale e produrre tante copie di questo per lavorarci.