Santa Lucia è il piccolo borgo che fu popolato da pescatori ponzesi che si insediarono in questo tratto di costa per usufruire dei facili approdi naturali ed esercitare più efficacemente la loro attività di pesca.
Gli Aragonesi la protessero dai Saraceni
Per secoli l’area attorno a Santa Lucia è rimasta disabitata, solo gli aragonesi la ritennero interessante da un punto di vista militare, tanto che nel 1400 la dotarono di apposita torre, necessaria a difendere la costa dagli assalti saraceni. In questo punto infatti, le battute di caccia e le razzie degli arabi fu una pericolosa minaccia, perché l’assenza di difese naturali (costoni di roccia come nel vicinissimo Golfo di Orosei) facilitava tutte le operazioni di sbarco.
La chiesa medievale
Nel 1878 fu rimessa in ordine l’antica chiesa omonima, risalente al medioevo. Da allora cominciarono ad affluire abitanti provenienti anche da Siniscola e da Nuoro e l’abitato ebbe un primo sussulto demografico. Negli anni ’30 del Novecento fu piantumata la grande pineta che oggi ricopre parte del territorio centro meridionale.
La torre aragonese
La torre aragonese di Santa Lucia è costruita in mattoni misti a pietra basaltica ed è alta 13 metri. Comunicava direttamente con quella di San Giovanni, situata a La Caletta. Le torri costiere furono infrastrutture di difesa costruite in tutta la Sardegna con lo scopo di difendere l’isola dalle minacce saracene che infestarono i mari della Sardegna fino alla metà dell’800.
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La spiaggia di Santa Lucia
Il litorale attorno al borgo offre agli amanti della balneazione, una bellissima spiaggia lunga un paio di chilometri con sabbia bianca e fine, ricca di dune e a ridosso di una fitta macchia mediterranea. Il mare è a profondità graduale di colore verde smeraldo con sfumature blu e turchesi.