Il Fico comune è la specie esotica originaria della penisola Anatolica e della Siria, che si diffuse in tutto il mediterraneo durante i primi scambi commerciali dell’antichità e, anche in Sardegna, trovò clima e ambiente ideale tanto da formarsi spontaneo. Dalla pianta, attraverso innesti, sono state ricavate le specie di fico comune che sono ormai diventate parte integrante del paesaggio tipico sardo.
IL POVERO FICO
Il fico comune nasce dunque spontaneamente grazie impollinato dalla blastophaga, una piccola vespa della famiglia delle Agaonidae. L’incredibile adattabilità del fico a molti ambiente, consente a questa pianta di crescere e diventare un albero robusto sia tra le siepi, che nelle scarpate, nei muri o nei campi incolti. Il fico cresce bene in ambienti argillosi, aridi, caldi e secchi (muore al di sotto dei -10°C), tipici delle zone subtropicali e temperate. Questa incredibile adattabilità ha fatto si che il fico, per secoli, fosse un pasto sicuro (e molto nutriente) a uomini e animali anche in Sardegna, dove la terra non è mai stata tanto generosa.
CARATTERISTICHE BOTANICHE DEL FICO COMUNE
- Nome: Ficus carica (Caria è la zona dell’Asia Minore dove sembra essere nativo il fico)
- Il fico domestico fa parte della varietà femminile, mentre quello maschile è il fico selvatico, tipo spontaneo di pianta che non dà frutti commestibili
IL FICO: DA MANGIARE A OCCHI CHIUSI (QUASI)
L’ albero di fico è una pianta piuttosto possente alta fino 8-10 metri, dal tronco tortuoso che produce tra le sue foglie trilobate di colore verde, il frutto omonimo definito anche come “frutto falso” o frutto complesso, perché si origina non solo dallo sviluppo dell’ovario ma anche da altre parti del fiore. I veri frutti del fico sono di fatto i piccoli acheni (detti comunemente “semini“) mentre i fiori stanno all’interno del fico, costituiti da un’apertura dove entra la blastophaga. La buccia del fico ha colori che vanno dal bluastro al grigio e dal rosso al verde. La buccia è commestibile (bisogna eliminare però il picciolo) e può essere mangiata con una certa sicurezza se opportunamente pulita, perché i fichi spontanei sardi non sono stati sottoposti a trattamenti chimici che renderebbero pericolosa l’ingestione della buccia.
I VALORI NUTRIZIONALI DEL FICO
La polpa del fico è notoriamente carnosa e molto zuccherina, in grado di fornire i seguenti valori nutrizionali (valori per 100 grammi di prodotto fresco);
- 82% acqua
- 11% carboidrati
- 1% proteine
- 0,2% grassi
- 47 Kcal
- 2% fibre
LE PROPRIETÀ DEL FICO
Il fico è noto per avere innumerevoli proprietà , tra cui, le più importanti sono:
- Proprietà digestive e lassative
- Proprietà rimineralizzanti
- Proprietà emollienti ed espettoranti
- Disinfettante e antiinfiammatorio della bocca e del cavo orale
- Proprietà abbronzanti
COME MANGIARE IL FICO FRESCO
FICO E PECORINO – In Sardegna esistono varie ricette locali che prevedono l’uso del fico come alimento principale. È il caso della combinazione col formaggio piccante, il pecorino stagionato. Esistono in commercio anche le creme di formaggio piccante che possono essere spalmate sulla polpa del frutto e lo trasformano in uno stuzzicante apritivo.
FICO E GORGONZOLA – Il fico è ottimo anche abbinato al gorgonzola: in questo caso la preparazione consiste nella rimozione del picciolo e nell’apertura di una parte della pancia fico (da sopra), dove si sistema una goccia di gorgonzola. Il composto va poi infornato per 10 minuti a 200 gradi e servito caldo.
MARMELLATA DI FICHI – Un altro modo classico di consumare i fichi, alternativo ovviamente alla più comune degustazione “nuda e cruda” del frutto fresco, è certamente la marmellata. Come quella con fichi bianchi.
Foto Fico: AxelRohdeElias, Etienne