Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto in Sardegna è possibile raccogliere le more, il goloso frutto prodotto dalla diffusissima pianta spinosa del “rovo” che popola da sempre le campagne dell’isola.
QUANDO RACCOGLIERE LE MORE SELVATICHE
Le more di rovo selvatico vanno raccolte quando i frutti si presentano con una colorazione viola uniforme e il frutto si stacca facilmente dalla pianta. Il momento della giornata migliore per raccogliere le more selvatiche è nelle ore centrali, quando non c’è umidità e il clima è secco.
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CONSERVAZIONE DEL FRUTTO
Le more una volta raccolte vanno depositate in un contenitore igienizzato e asciutto, dove i frutti possono essere depositati evitando compressioni. Evitare di esporre al sole le more appena raccolte per non accelerare il processo di maturazione o l’attacco delle muffe: il prodotto può essere conservato all’aperto e consumato in 3 o 4 giorni; mentre in frigo la durata può essere prolungata fino a 15.
PIANTA INFESTANTE
Il rovo è una pianta perenne, abbondantemente diffusa in Sardegna dove è considerata infestante per la sue eccezionale capacità di propagazione. I rovi senza spine producono le more più dolci e più ricercate dagli appassionati.
Il rovo in Sardegna è utilizzato da sempre come delimitatore di confine tra territori adiacenti.
LE CARATTERISTICHE DEL ROVO
Ha un noto portamento cespuglioso e frastagliato con sarmenti pentagonali lunghi fino a 10 metri: queste diramazioni della pianta sono estremamente resistenti agli urti e al vento.
La pianta del rovo è una semicaducifoglia, ha cioè la particolarità di mantenere parte del fogliame tutto l’anno, compreso l’inverno. Le foglie sono piccole e si distribuiscono senza regolarità sui sarmenti. Hanno un colore verde scuro quando sono mature, con margine seghettato, di forma ellittica e punta acuminata. Superiormente la foglia è glabra, inferiormente è tomentosa: da questo lato la foglia presenta dei peli bianchi e un colore più chiaro.
I FIORI DEL ROVO
I fiori del rovo possono essere di colore rosa o bianco e la loro comparsa inizia tra maggio e giugno. Formati da cinque petali si sviluppano in una forma piramidale con dimensioni che raggiungono massimo i 15 millimetri di diametro.
Il miele di rovo di mora – Il fiore della mora è molto gradito alle api da cui estraggono un abbondante nettare, tanto che alcuni apicoltori si sono specializzati nella produzione di miele monoflorale di mora. Una specialità ancora rara, dal gusto intenso, usata sia in pasticceria che nell’alimentazione sana.
LA MATURAZIONE DEL FRUTTO
Il frutto della mora inizia a svilupparsi con una piccola drupa di colore marrone scuro, che poi diventa verde, quindi rosso e infine nero intenso, quando avviene la massima maturazione.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI
La raccolta delle more in Sardegna, fino alla metà degli anni ’90, avveniva a fine agosto e si protraeva a settembre. Oggi, con i cambiamenti climatici la maturazione di questo frutto è anticipata anche un mese, con la raccolta che è già possibile a metà luglio nei carichi più abbondanti.
LA CATEGORIA MERCEOLOGICA
Le more sono catalogate dal commercio come “frutti di bosco”. A questa categoria appartengono anche i lamponi, il ribes, le fragoline, i mirtilli e l’uva spina.