La Domus de Janas Borbore si trova nel territorio comunale di Nuoro, sul versante nord-orientale del Monte Ortobene. Per raggiungerla, è sufficiente partire dalla chiesa della Solitudine, alla periferia della città, e seguire un suggestivo sentiero naturalistico lungo circa due chilometri. L’area è immersa in una vegetazione tipica della media montagna sarda, con lecci, corbezzoli, lentischi e profumate erbe selvatiche.
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📜 Origine del nome di Borbore
Il termine “Domus de Janas” significa letteralmente “case delle fate” in lingua sarda. Era così che, nella tradizione popolare, venivano chiamate queste antiche tombe ipogeiche, scavate nella roccia e attribuite a creature magiche che abitavano mondi sotterranei. La Domus de Janas Borbore prende il nome dalla località in cui si trova, sul versante nord-orientale del Monte Ortobene, vicino a Nuoro. L’assonanza con “borbottio” o suoni profondi potrebbe aver contribuito a rafforzare l’aura misteriosa di questo luogo.
📌 Scheda informativa della Domus de Janas Borbore
🏛️ Nome del sito: Domus de Janas Borbore
📍 Dove si trova: Pendici nord-orientali del Monte Ortobene, Nuoro
📅 Epoca: Neolitico recente (III millennio a.C.)
🛠️ Tipologia: Tomba ipogeica a più vani, scavata nel granito
🌳 Ambiente circostante: Sentiero naturalistico tra macchia mediterranea e boscaglia di media montagna
🚶 Come arrivare: A piedi dalla Chiesa della Solitudine, percorrendo un sentiero di circa 2 km
Coordinate GPS: Apri su Google Maps
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Caratteristiche architettoniche della Domus de Janas Borbore
L’antico sepolcro si distingue per la presenza di un maestoso arco in granito che funge da ingresso principale. La volta della camera principale è parzialmente crollata, consentendo una rara visione tridimensionale degli spazi interni. Subito dopo il portello d’accesso, sulla destra si trova un vano quadrangolare, mentre frontalmente si apre una seconda cella di forma irregolare, destinata probabilmente a ospitare un altro defunto.
Perfettamente inserita nel paesaggio dell’Ortobene
Il paesaggio che circonda il sito funerario è di grande fascino: il Monte Ortobene, simbolo di Nuoro, regala un contesto naturale incontaminato, ricco di scorci panoramici e sentieri silenziosi. La posizione appartata e la bellezza del territorio rendono la visita un’esperienza che unisce escursionismo, spiritualità e archeologia.
La Sardegna prenuragica
Questa struttura appartiene alla fase del Neolitico recente (III millennio a.C.), epoca in cui la Sardegna era abitata da popolazioni tribali. Queste comunità seppellivano i morti in cavità artificiali scavate nella roccia, interpretate come vere e proprie “case delle fate”. Il culto dei defunti era legato a credenze magico-religiose, con l’idea della continuità della vita oltre la morte.
Significato simbolico della Domus de Janas Borbore
La sepoltura non era soltanto un luogo di sepoltura, ma anche un sito sacro dove si celebravano riti legati al ciclo vitale. Gli elementi architettonici scolpiti nella roccia, come portelli e vani, richiamano un linguaggio simbolico che imitava le abitazioni dei vivi. L’inumazione dei defunti, accompagnata da oggetti votivi, rafforzava il legame tra i viventi e l’aldilà.
Un sentiero archeologico nella natura
Visitare la il complesso funerario significa immergersi in un paesaggio selvaggio e suggestivo, a pochi passi dalla città di Nuoro. Il percorso che conduce al sito è adatto anche a escursionisti poco esperti e offre un’immersione profonda nella Sardegna più autentica. La visita è consigliata a chi ama l’archeologia, la storia antica e il contatto con la natura.


