Il Canale di Suez è uno stretto artificiale che si trova in Medio Oriente (Egitto) tra la Penisola del Sinis (Asia) e il Nord Africa.
Il Canale di Suez è stato inaugurto nel 1869 e lo scopo di questa infrastruttura è quello di accorciare il collegamento navale tra Oceano Indiano e Mediterraneo rispetto a quello offerto, naturalmente, dalla circumnavigazione dell’Africa, lungo la rotta di Capo di Buona Speranza.
I numeri del Canale di Suez
- lunghezza Canale di Suez, 193,30 km;
- larghezza Canale di Suez, 205-225 metri (ultimo allargamento, 2010);
- profondità Canale di Suez, 24 metri;
- pescaggio massimo per le navi che transitano nel Canale di Suez, 20,12 metri;
- transito medio nel Canale di Suez, nel 2020 sono transitate poco più di 50 navi al giorno.
Dal punto di vista geografico il Canale di Suez mette in collegamento Porto Said, il capolinea settentrionale che si affaccia sul mar Mediterraneo, con Port Tewfik, il capolinea meridionale nella città di Suez.
Storia del Canale di Suez
Il Canale di Suez è stato inaugurato il 17 novembre del 1869, ma la sua storia affonda nell’antichità dell’Egitto.
Nel 600 a.C. il primo tentativo
Il primo tentativo di mettere in comunicazione il mar Rosso con il mar Mediterraneo fu quello di “itercettare” il Nilo, dal Mar Rosso.
I persiani lo aprirono per la prima volta
Secondo quanto riportato dallo storico greco antico Erodoto, già nel 600 a.C. il faraone Necao II realizzò un primo tentativo di scavo nell’area, cercando di mettere in collegamento il Grande Lago Amaro con il Nilo. L’opera fu ultimata dai persiani, sotto Dario I.
I Romani e gli Arabi ne persero le tracce
Il canale da questo momento ebbe periodi di restauro e manutenzione (Tolomeo II nel 250 a.C. lo fece ripulire) e periodi di totale abbandono, distruzione e ricostruzione.
In epoca romana antica e imperiale quando rimase insabbiato e inutilizzabile. Addirittura in certi casi si persero le tracce di una sua precedente esistenza.
Il Canale di Suez, o meglio, la prima tratta costruita con successo dai persiani entrò in uno stato di oblio per oltre 1000 anni, anche durante il periodo di massimo splendore della civiltà araba nel Mediterraneo.
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I veneziani riproposero l’opera
In epoca moderna, i veneziani nel 1504 proposero ai mamelucchi d’Egitto di tagliare l’istmo di Suez per collegare il mar Rosso e il mar Mediterraneo.
Nel 1799 Napoleone Bonaparte nella spedizione in Egitto fece fare una valutazione tecnica sulla possibilità di fare gli scavi, ma questa stima dette valori sbagliati arrivando alla conclusione che tra i due mari ci fosse un dislivello di 10 metri e ciò avrebbe reso necessario realizzare delle costose chiuse.
I francesi non demordono, vogliono il Canale
I francesi tuttavia non si arresero e trent’annidopo – nel 1833 – fu presentato all’Egitto un nuovo progetto di apertura del Canale. La risposta dell’Egitto fu di disinteresse.
Nel 1846 un nuovo studio francese confermò che i dislivelli tra i due mari era trascurabile, al punto che non sarebbe stato necessario realizzare delle chiuse per aprire il Canale.
Luigi Negrelli
Dopo tante insistenze francesi, a metà dell’800 l’Egitto finalmente concesse la costruzione del canale e l’affitto dell’area per 99 anni alla società che avrebbe fatto l’opera.
Il 15 dicembre del 1858 nasce la Compagnie unverselle du canal maritime de Suez, diretta da Ferdinand de Lesseps, diplomatico e imprenditore francese.
Per costruire il Canale di Suez furono concepiti macchinari appositi e le stime di costo iniziali, a fine opera, furono superate del doppio.
Il Canale di Suez fu costruito in dieci anni, tra il 1859 e il 1869 e il progetto definitivo fu opera dell’ingegnere italiano Luigi Negrelli (Negrelli era cittadino tirolese, di Fiera di Primiero, che allora faceva parte dell’Impero austriaco).
Ferdinand de Lesseps
diplomatico e imprenditore francese
che realizzò il Canale di Suez
All’apertura il Canale di Suez fu per il 44% del governo egiziano e per il 56% di proprietà della Francia che vi partecipò attraverso 20 mila azionisti.
Sulla redditività dell’opera molte grandi potenze europee dell’epoca rimasero scettiche.
Il Canale di Suez fu inaugurato il 17 novembre 1869 ma la prima nave lo attraversò sperimentalmente il 17 febbraio 1867.
Prima nave ad attraversare
il Canale di Suez
17 febbraio 1867
Il progetto di Negrelli fu rivoluzionario per la prima realizzazione moderna del Canale di Suez, in quanto egli concepì l’alveo senza un sistema di chiuse, in modo che l’acqua del mare scorresse liberamente. In questo primo progetto il Canale fu ad una sola corsia.
Il Nuovo Canale di Suez
Nel 2014 l’Egitto, con il contributo di propri azionisti privati, ha finanziato e realizzato l’espansione del Canale di Suez. Questo nuovo canale è stato inaugurato nel 2015, è costato 59,4 miliardi di sterline egiziane (pari a 9 miliardi di dollari) e ha ampliato la portata del traffico da 49 a 97 navi al giorno.
Il canale laterale
Un ulteriore ingrandimento del Canale di Suez è stato fatto con l’apertura del canale laterale, sul lato nord orientale del canale principale.
Inagurazione del Canale di Suez
L’inaugurazione del Canale di Suez si svolse con una cerimonia alla presenza dell’imperatrice di Francia, Eugenia. Per l’occasione Johann Strauss compose la sua “Marcia egiziana” e la celebrazione avvenne con il transito di un convoglio reale e alto locato.
Il convoglio inaugurale del Canale di Suez fu così composto:
- il panfilo reale, l’Aigle con a bordo l’imprenditore realizzatore del canale, Ferdinand de Lesseps e l’imperatrice di Francia, Eugenia;
- la SMS Greif, il panfilo imperale austriaco con Francesco Giuseppe I d’Austria;
- il panfilo El Mahrousa del chedivé Isma’ il Pascià
- Varie altre imbarcazioni minori.
Giuseppe Verdi e il Canale di Suez
** Il chedivè chiese al compositore Giuseppe Verdi di creare una musica d’occasione. Il Verdi in un primo momento rifiutò l’idea dicendo di non voler fare un lungo viaggio per mare e di non essere interessato alla realizzazione di “musiche d’occasione”. Dopo varie insistenze e il coinvolgimento di vari intermediari Verdì accettò la proposta dietro compenso di 150.000 franchi e l’opera fu presentata a Parigi durante l’assedio prussiano della città francese.
Geopolitica del Canale di Suez
Conflitti e interessi
Nonostante lo scetticismo internazionale sulla reddittività del Canale di Suez al momento del concepimento in epoca moderna, questa importante infrastruttura per la storia del commercio internazionale, è stata più volte oggetto di interessi e conflitti.
Gli effetti sul commercio mondiale dell’apertura del Canale di Suez si ebbero subito sulla penetrazione degli europei in Africa orientale.
La Gran Bretagna subentra all’Egitto
A livello locale invece, il debito contratto dall’Egitto per sostenere una parte dell’azionariato necessario a realizzare il Canale di Suez, fu insostenibile per il paese africano e la quota fu venduta nel 1875 per 4 milioni di sterline al Regno Unito.
Con il controllo del Canale di Suez la Gran Bretagna ebbe una migliore via d’accesso alle Indie e ottimizzò la sua politica di sfruttamento della colonia.
Per 74 anni dal 1882 al 1956 il Canale di Suez fu controllato in gestione congiunta dall’Inghilterra e dalla Francia.
Le guerre per il Canale di Suez
L’occupazione britannica dell’Egitto
-
La guerra anglo-egiziana, 1882
A causa del debito che il chedivé Isma’ il Pascià dovette incorrere per sostenere parte dei lavori di realizzazione del Canale di Suez, i britannici, che acquistarono quel debito e si sostituirono all’Egitto nella proprietà del Canale, aumentarono vertiginosamente gli investimenti in Egitto creando un regime di ingerenza nella finanza del paese. Questo squilibrio fu una causa della rivolta di Aḥmad ʿOrābī, un ufficiale dell’esercito egiziano contrario all’invadenza europea (tra cui vi era anche quella francese).
Il 20 maggio 1882, navi da guerra inglesi e francesi si posizionarono al largo della costa di Alessandria per sostenere Isma’ il Pascià ma sopratutto per difendere la presenza britannica in Egitto. La risposta di Arabi Pasha fu il rifiuto dell’ultimatum e la conseguenza fu il bombardamento di Alessandria d’Egitto da parte delle navi britanniche (quelle francesi avevano abbandonato l’area e non presero parte alle ostilità).
Il confronto tra inglesi e ribelli di Aḥmad ʿOrābī, si concluse a settembre del 1882 con la presa del Cairo e l’inizio dell’occupazione britannica che rimase fino al febbraio del 1922 quando l’Egitto raggiunse l’indipendenza.
Il Canale zona franca militare
Con la convenzione di Costantinopoli del 29 ottobre 1888, il Canale di Suez, sotto protettorato inglese, dette il regime di libertà di transito a qualsiasi nave senza distinzione di bandiera e l’esclusione dell’area da qualsiasi teatro di guerra.
Gli Ottomani vogliono il Canale
Durante la Prima Guerra Mondiale gli Ottomani, aiutati dai tedeschi, tentarono di impossessari del Canale di Suez ma l’operazione non ebbe successo e le conseguenze furono collaterali alla caduta dell’Impero Ottomano con l’estensione del mandato britannico alla Palestina e alla Transgiordania.
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La Gran Bretagna cambia interesse per il Canale di Suez
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Gran Bretagna perde il controllo coloniale dell’India e non considera più il Canale di Suez fondamentale per lo sviluppo di quegli interessi propri interessi. Ma lo diventa fondamentale per il nuovo appetito verso il petrolio arabo.
Crisi di Suez
Il 26 luglio del 1956 l’Egitto alla guida del presidente di orientamento socialista sovietico Nasser annuncia unilateralmente la nazionalizzazione del Canale di Suez quando sull’area esisteva la gestione congiunta di Inghilterra e Francia.
Il Canale di Suez fu chiuso con la forza dall’Egitto. La Francia e l’Inghilterra risposero con un massiccio bombardamento dell’Egitto il 31 ottobre del 1956. Nel frattempo Israele aveva già la Penisola del Sinai sotto controllo.
La guerra si concluse nel 1956 quando l’Urss minacciò l’intervento al fianco dell’Egitto e gli Stati Uniti, temendo un allargamento del conflitto, imposero a Francia, Inghilterra e Israele il ritiro.
L’imbarazzo degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti si trovarono a condannare l’ingerenza britannica e francese in Egitto perchè nello stesso periodo avevano condannato la repressione sovietica a Praga (ottobre 1956). Pertanto, dovettero assumere una posizione “equilibrata” nei confronti di entrambe le situazioni – l’una a favore degli interessi sovietici e l’altra a favore degli interessi occidentali – per garantirsi una certa obiettività internazionale.
La Crisi di Suez del 1956 ebbe le seguenti conseguenze internazionali:
- la fine dell’Impero britannico
- l’inizio della fine dell’Impero francese
- la nascita di Stati Uniti e Unione Sovietica come nuove potenze globali