La chiesa di Nostra Signora di Mesumundu, detta anche di Santa Maria di Bubalis (comune di Siligo in provincia di Sassari) è un tempio bizantino costruito alla fine del 500 sulle ceneri di un centro termale di epoca romana e fa parte dell’omonimo parco archeologico. L’impianto fu sottoposto a rifacimento nel XI secolo (età romanica) per poi essere definitivamente abbandonato nel XIX secolo dopo aver subito il dell’abside sud (ricostruita solo nel 1934).
LE TERME ROMANE
La valle alluvionale di altopiani basaltici che già aveva visto un’importante frequentazione umana in epoca protostorica, riprese vigore in epoca romana soprattutto grazie alla rinnovata importanza del Rio Mannu come via di comunicazione fluviale tra entro terra e Golfo dell’Asinara (Turris Libisionis). A Siligo i romani pensarono di costruire un nuovo centro termale, sulla scia di quelli già presenti in tutta la Sardegna. Le terme rimasero operative a lungo, e oggi è ancora possibile riconoscere alcuni frammenti dell’acquedotto che serviva a distribuire le acque dalla sorgente di s’Abba Uddi all’interno della struttura.
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I BIZANTINI NE FECERO UN BATTISTERO
Secondo alcuni ricercatori il tempio fu in uso pure in epoca bizantina come battistero, come afferma lo stesso glottologo Giulio Pauli, che interpreta la parola “mesumundu”. Un tempio dedicato dunque al culto e alle virtù dell’acqua ritenuta miracolosa per i malati che s’immergevano in una delle piscine.
I MONACI DALL’ABBAZIA DI MONTECASSINO
Nel 1063 Barisone giudice di Arborea e di Torres, fece arrivare direttamente dall’Abbazia di Montecassino, alcuni monaci benedettini a cui venne assegnata una vasta area del nord Sardegna, tra Logudoro e Mielogu, tra cui la chiesa dei santi Elia ed Enoc, a Monte Santu, e la chiesa di Nostra Signora di Mesumundu. La prima spedizione di 12 monaci, da Montecassino alla Sardegna tuttavia, non giunse mai a destinazione, il gruppo fu infatti catturato dai pisani all’Isola del Giglio e l’impresa fu ripetuta successivamente con altri monaci, solo grazie alla pressione che Barisone fece su Papa Alessandro II.
DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA
Il tempietto di Mesumundu è molto simile al battistero di Yalova che si trova in Turchia nel mar di Marmara. La sua struttura è molto semplice: è una costruzione a croce con cupola, di cui rimane originale il corpo centrale composto da una rotonda con grandi aperture a sesto ribassato e due bracci diversi tra loro ed entrambi absidati. Quello orientato ad ovest ha una volta a botte, il secondo, orientato a sud dispone di una grande finestra arcuata.
DOVE SI TROVA la Chiesa Santa Maria di Bubalis (o Meusmundu)