La Chiesa di Sant’Efisio a Nora, uno dei più antichi luoghi di culto cristiano della Sardegna, presenta elementi architettonici di stile protoromanico di influenza iberico-franca. L’edificio venne affidato nel 1089 ai monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia, per volontà del Giudice di Caralis, Costantino I Salusio II de Lacon-Gunale, segnando l’inizio di una lunga tradizione religiosa legata al culto del martire Sant’Efisio.
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Chiesa di Sant’Efisio a Nora
Scheda Storica
La Chiesa di Sant’Efisio a Nora è uno dei più antichi luoghi di culto cristiano della Sardegna.
Secondo la tradizione, qui venne martirizzato Sant’Efisio e in seguito sepolto.
L’edificio, di architettura romanica protoromanica, fu affidato ai monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia nel 1089 per volontà del Giudice di Caralis, Costantino I Salusio II.
Oggi rappresenta una delle mete più significative di fede, storia e turismo in Sardegna.
Epoca di costruzione | XI secolo (1089) |
Stile architettonico | Protoromanico – Romanico sardo |
Materiali | Conci in calcare e arenaria |
Pianta | Rettangolare a tre navate con archi a tutto sesto |
Elementi distintivi | Cripta con cupola emisferica, portico seicentesco, stele funeraria punica |
Funzione originaria | Santuario e luogo di sepoltura del martire Sant’Efisio |
Località | Nora, Pula (CA), Sardegna |
Il martirio di Sant’Efisio e la chiesa romanica
Secondo la tradizione, proprio a Nora venne martirizzato Sant’Efisio, che qui fu anche sepolto. La sua salma, trafugata dai Pisani nel 1098, venne restituita alla Sardegna soltanto nel 1886, rafforzando il legame devozionale verso il santo.
All’interno della cripta sono visibili i resti dell’antico santuario paleocristiano, mentre la chiesa sovrastante si presenta oggi come un esempio di architettura romanica: un edificio sobrio ed elegante, costruito con conci di calcare e arenaria, materiali tipici delle chiese medievali sarde.
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Architettura: esterni, interni e cripta
La Chiesa di Sant’Efisio a Nora si distingue per l’assenza quasi totale di ornamenti esterni, fatta eccezione per una stele funeraria punica collocata sul lato sud. La facciata, rivolta a occidente, è semplice e lineare, arricchita soltanto da un portico aggiunto tra il XVII e il XVIII secolo.
L’edificio presenta una pianta rettangolare a tre navate, con volte a botte e archi a tutto sesto sorretti da robusti pilastri, tipici dell’architettura romanica sarda.
Dal termine della navata destra, tramite una scala, si accede alla cripta, dove è inglobata una suggestiva cupola emisferica che testimonia le antiche stratificazioni del luogo di culto.
Il culto di Sant’Efisio e la festa di Cagliari
Il legame tra Nora e Sant’Efisio è indissolubile: secondo la tradizione, qui il martire subì la decapitazione e venne sepolto. Questo evento ha reso il sito una delle principali mete di devozione in Sardegna. Dal 1657, ogni 1° maggio, parte da Cagliari la celebre processione di Sant’Efisio, che accompagna il simulacro del santo fino alla chiesa di Nora, in un pellegrinaggio che richiama migliaia di fedeli e turisti. Questa tradizione, tra le più importanti manifestazioni religiose dell’isola, rafforza il ruolo del santuario come simbolo di fede, identità e memoria collettiva.

La Chiesa di Sant’Efisio a Nora come meta turistica
Oggi la Chiesa di Sant’Efisio a Nora rappresenta non solo un luogo di culto, ma anche una tappa di grande interesse per chi visita il Parco archeologico di Nora. Il sito permette di unire la scoperta delle antiche rovine fenicio-puniche e romane con l’esperienza spirituale legata al santo martire. La semplicità delle linee romaniche, la presenza della cripta e il panorama costiero rendono la visita particolarmente suggestiva. Grazie alla sua posizione, la chiesa è spesso inclusa negli itinerari turistici dedicati alla Sardegna storica e archeologica, diventando così un punto di incontro tra storia, arte e spiritualità.