Cosa è un litorale
In geografia il “litorale” (dal latino “litoralis”, aggettivo di litus –tŏris, ovvero “lido”) è la “costa”, cioè quella fascia di territorio che si trova al confine tra il mare e il continente.
I litorali possono essere montuosi o piani e si sviluppano in profondità fino a quando si trovano le influenze dirette del mare sulla biologia delle piante e sulla morfologia del terreno.
Le piante della costa sarda
I fiori e le piante che nascono e vivono nei litorali del Mediterraneo e, più nello specifico, della Sardegna, differiscono a seconda degli elementi che condizionano la loro biologia. Questi elementi sono principalmente l’acqua dolce e l’acqua salmastra; il sole e il calore; il vento.
L’acqua
Le piante vicino al mare devono imparare a sopravvivere procurandosi l’acqua e impedire che evapori prima che una quantità sufficiente al loro sostentamento sia stata assorbita da tessuti.
A questo scopo, alcune piante hanno una fitta rete di virgulti che imprigionano l’acqua, mentre altre hanno le foglie rivestite da uno strato ceroso, altre ancora accartociano le foglie quando fa molto caldo e c’è molto sole.
** virgulto = pianta provvista di moltitudine di sottili ramoscelli.
Protezione solare
Alcune piante hanno le foglie coperte da una peluria che le ripara dal sole; altre hanno foglie piccolissime, oppure hanno spine al posto delle foglie, in modo da evitare che l’acqua evapori.
Protezione dal vento
Queste piante devono essere anche abbastanza robuste per resistere alla forza del vento. Devono avere radici profonde per far presa nel fango o tra le pietre.
I microambienti del litorale
I litorali, o le coste, presentano al loro interno, a seconda delle zone geografiche in cui specificamente vogliamo fotografare la situazione diversi microambienti, che sono:
- Le scogliere
- I litorali ciottolosi
- Le dune di sabbia
- Gli acquitrini salmastri
Le scogliere
La scogliera è un gruppo di scogli disposti in fila che si possono trovare a pelo d’acqua, affioranti o sommersi a poca profondità.
Nelle scogliere le piante devono combattere molto per poter crescere, perché il vento soffia quasi in continuazione e strappa le pianticelle che non hanno radici profonde.
L’acqua inoltre nelle scogliere scorre via rapidamente e ne resta pochissima per le piante. Inoltre è poca la terra necessaria a fornire loro il nutrimento. Qualche scogliera conserva un pò di terra sulla sommità e lì potrebbero trovare vita qualche pianta di terraferma.
Le piante in ogni caso devono spingere le loro radici in profondità nelle fessure della roccia per poter resistere alla forza distruttiva delle mareggiate e del vento.
Nelle scogliere
c’è poca acqua e poca terra
A volte le piante crescono sulle pareti della scogliera e vengono di frequente spruzzate dall’acqua salmastra del mare. Questo fenomeno provoca l’aumento delle concentrazioni di sale nella superficie della pianta e ciò può essere gestito metabolicamente solo da essenze specializzate in tale processo, ovvero quelle piante che sono tipiche appunto della scogliera e non di altri ambienti.
Sono piante specifche delle scogliere mediterranee:
- L’Armeria
- La Spergula
- Il Finocchio marittimo
- Il Silene marittimo
- Il Crembe marittimo
- La Violacciocca
I litorali ciottolosi
I litorali ciottolosi sono quei tratti di costa caratterizzati dalla ghiaia, ovvero da ciottoli che un tempo facevano parte di scogliere o di rocce. Esse sono state così logorate dalla pesante risacca del mare che poche piante in tale ambiente riescono a crescervi.
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Piante come il Papavero giallo delle sabbie e il Pisello marittimo affondano nella ghiaia radici profonde che fanno da ancora.
Sono piante specifiche dei litorali ciottolosi le seguenti specie:
- Il Papavero giallo delle sabbie
- Il Papavero rosso
- Il Pisello marittimo
- La Soldanella di mare
- La Sueda cespugliosa
- La Scilla bianca
Le dune di sabbia
La duna in geografia è l’accumulo di sabbia per effetto del vento. La duna è dunque un sedimento e come tale soggetto a continui mutamenti dipendenti appunto dalla direzione e dalla forza del vento.
Le dune ospitano specie vegetali a seconda dalla lontananza del mare, quindi, su quelle più vicine al mare troveremo piante più adatte a tollerare indici di salinità maggiori.
Un freno all’erosione
Alcune dune si mantengono in una determinata posizione anche grazie all’effetto aggrappante delle piante che ospitano. E’ il caso ad esempio del Ginepro, del Lentischio o dell’Ammophyla arenaria che, grazie al loro eccezionale sviluppo radicolare costituito da intrecci legnosi robusti, riescono a rimanere aggrappati alla duna trattenendo una grande quantità di sabbia fra le radici. Per contro la duna “sopravvvive” all’erosione e resiste alla forza distruttiva del vento.
Tra le piante che si possono trovare nelle dune dei litorali mediterranei vi sono:
- La Rucchetta di mare
- L’Erba viperina
- La Gramigna
- La Ginestrina
- La Ammophyla arenaria
- L’Erba colderina
- L’Eringio
- Il Trifoglio bianco
- Il Giglio di mare
- Il Convolvolo o vilucchio
Gli acquitrini salmastri
Gli acquitrini salmastri sono gli ambienti umidi con alte concentrazioni di acqua salata, sabbia e fango. Il terreno qui ha preso lentamente il sopravvento sul mare e il suolo è dunque salato.
Negli acquitrini vi sono diverse zone dove crescono specie diverse di piante, come ad esempio:
- La Piantaggine marittima
- L’Astro marino
- La Porcellana di mare
- La Littorella
- Il Limonio