La Necropoli s’Acqua Salida si trova nella regione storica della Trexenta, a nord del comune di Pimentel. Questa zona del Sud Sardegna è ricca di testimonianze preistoriche e nuragiche, ma la necropoli spicca per la sua antichità e per le sue caratteristiche costruttive. L’area, denominata Pranu Efis, si presenta leggermente rialzata rispetto alla campagna circostante, in una posizione che forse aveva anche valore simbolico.
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📖 Origine del nome “s’Acqua Salida”
Il nome s’Acqua Salida deriva probabilmente dalla parola “salida”, di origine spagnola, che indica l’acqua stagnante o residua. La denominazione si riferisce con ogni probabilità alla presenza di ristagni d’acqua nella necropoli, specialmente durante i mesi piovosi. Questo elemento ha contribuito alla percezione sacra del sito in epoca preistorica.

📋 Scheda informativa – Necropoli s’Acqua Salida
- 📍 Località: Pranu Efis, Pimentel (Sud Sardegna)
- 📅 Epoca: Tardo Neolitico – Bronzo Antico (IV–XVI sec. a.C.)
- 🏺 Tipologia: Necropoli con domus de janas multiple
- Materiale: Arenaria locale
- Numero loculi: Quattro tombe principali, a pozzetto e orizzontali
- 🔥 Area rituale: Presenza di focolare e incavi per riti
- 🏛️ Emergenze vicine: Cisterne, cava romana, necropoli Corongiu 1 e 2
⛏️ La Necropoli s’Acqua Salida: costruzione e materiale impiegato
Il sito funerario fu scavato nei banchi di arenaria locale durante il Tardo Neolitico (IV e III millennio a.C.) e utilizzata fino all’Età del Bronzo Antico (XVIII–XVI secolo a.C.). Le tombe presentano una struttura ipogeica articolata in diversi loculi. Alcune camere sono a pozzetto, mentre una in particolare è stata modificata nel tempo, assumendo una pianta più complessa con ambienti aggiuntivi.
Architettura funeraria della Necropoli s’Acqua Salida
Dal punto di vista architettonico, la Necropoli s’Acqua Salida si distingue per la varietà delle sue tombe. La tomba 2 mostra due pilastri che reggevano il soffitto, oggi parzialmente crollato, e presenta un pavimento modellato con vasca a coppelle. La tomba 4, invece, ha una pianta circolare che ricorda la forma delle capanne, dimostrando una probabile relazione simbolica tra la casa dei vivi e quella dei defunti.
L’area rituale
Un elemento particolarmente significativo del complesso funerario è la presenza di un’area rituale esterna. In questa zona, gli archeologi hanno identificato un focolare e diverse coppelle scavate nella roccia, segno probabile di riti funebri o pratiche di commemorazione. Questi elementi rafforzano l’ipotesi che la necropoli avesse anche una funzione sacra, oltre a quella sepolcrale.

🐂 Simbolismo e decorazioni della Necropoli s’Acqua Salida
Alcune tombe della sepoltura presentano incisioni e decorazioni simboliche. In particolare, nella tomba 2 sono visibili tracce di raffigurazioni di animali, come il toro, simbolo ricorrente nella cultura prenuragica. Anche nella tomba 4 si trovano segni decorativi scolpiti nella roccia, a dimostrazione di un’intenzionalità simbolica legata al culto dei defunti.
🏺 Le altre testimonianze vicine
Attorno alla Necropoli s’Acqua Salida sono state individuate altre importanti emergenze archeologiche: alcune cisterne e una cava di epoca romana, ma soprattutto le necropoli di Corongiu 1 e 2, che presentano simili caratteristiche strutturali. Questo conferma la continuità d’uso dell’area come sito funerario e rituale per millenni, dal Neolitico fino all’epoca romana.
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