I menhir sono dei megaliti costituiti da delle lunghe pietre di altezza variabile (anche 20 metri di altezza) come ad esempio il Grand Menhir di Locmariaquer nel Morbihan in Bretagna.
La forma dei menhir è generalmente squadrata e sono la testimonianza della cosiddetta cultura megalitica che nacque in Europa nel corso della preistoria (Età Neolitica).
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Menhir in Sardegna
In Sardegna i menhir prendono il nome di perdas fittas o pedras fittas, ovvero “pietre conficcate” e si trovano dislocate in particolare nelle zone centro-occidentali dell’isola.
I menhir spesso vengono confusi con i dolmen, altro monumento megalitico preistorico utilizzato come sepolcro o luogo di culto.
Significato del menhir
Le interpretazioni sul significato di queste testimonianze ruotano principalmente attorno al simbolo della fecondità femminile, alla Dea Madre, oppure al fallo maschile.
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Menhir in Sardegna
I siti della Sardegna dove è possibile ammirare, studiare e trovare i menhir sono i seguenti:
- Sarrabus – Goni – Complesso archeologico di Pranu Muttedu
- Sarrabus – Castiadas
- Sarcidano – Genna Arrele
- Sarcidano – Laconi – Nel territorio si trovano oltre 100 menhir sia di tipo protoantropomorfo che antropomorfo. In paese è stato aperto pure il Museo della Statuaria Preistorica in Sardegna (Palazzo Aymerich) dove sono presenti decine di menhir ritrovati in tutto il Sarcidano.
- Mandrolisai – Sorgono
- Arborea – Villa Sant’Antonio (il menhir più alto della Sardegna, 6 metri)
- Penisola del Sinis – Cabras, località “Sa Perda fitta“
- Sulcis-Iglesiente – Gonnosfanadiga
- Sant’Antioco – Su Para e Sa Mongia (il frate e la suora)
- Ogliastra – Tortolì e Barisardo. Quattro menhir dei quali uno distrutto dai vandali nel 1998